L’escursione al Monte Antola partendo dalle Capanne di Carrega è un classico e piacevole itinerario che si sviluppa in una zona a cavallo tra Piemonte e Liguria, durante il percorso abbiamo camminato più volte un po’ in una regione ed un po’ nell’altra.
La partenza del percorso che vi consiglio è in Piemonte perché le Capanne di Carrega fanno parte del comune di Carrega Ligure nell’alessandrino mentre l’arrivo è sulla cima del Monte Antola che invece è in Liguria. E’ uno dei tanti itinerari nelle terre di confine.
Il percorso dalle Capanne di Carrega al Monte Antola non è affatto complicato, ci sono diversi saliscendi ma il dislivello non è esagerato. E’ comunque un itinerario escursionistico a tutti gli effetti e va affrontato con calzature adeguate con suola scolpita ed un minimo di allenamento. Durante l’escursione al Monte Antola ci ha ovviamente accompagnati la nostra segugia Daisy.
Andata e ritorno li abbiamo effettuati sullo stesso itinerario. L’Antola con i suoi 1.597 metri è uno dei monti per eccellenza dell’Appennino Ligure e di Genova e non a caso viene spesso definito “la montagna dei genovesi”.
Fin dai tempi più remoti fu solcato da mulattiere che mettevano in comunicazione Genova e la Liguria con il Piemonte e la Lombardia per scambi commerciali, in queste zone transitava anche una delle numerose vie del sale che scavalcava l’Appennino Ligure. Successivamente, con l’abbandono di queste vie commerciali, le persone cominciarono a riutilizzare alcuni dei vecchi percorsi per scopi puramente ricreativi.
La passione degli escursionisti genovesi verso questa cima è testimoniata anche dal fatto che già alla fine del 1800 venne costruito il primo rifugio sul Monte Antola ossia il Rifugio Musante. Negli anni successivi se ne aggiunsero altri due ma purtroppo finirono poi tutti per essere abbandonati, danneggiati nella seconda Guerra Mondiale fino a trasformarsi in ruderi. Nel 2005 iniziò la costruzione di un nuovo e moderno rifugio che è attualmente operativo e gestito da una giovane coppia appassionata di montagna.
A differenza del pietroso Tobbio, di cui vi ho parlato poche settimane fa, il Monte Antola è un enorme panettone verde con ampi spazi erbosi per sostare e godere del panorama o riposare dopo l’escursione.
Nelle giornate limpide il panorama che si gode dalla sommità del Monte Antola spazia a 360 gradi e regala emozioni.
Descrizione dell’itinerario Capanne di Carrega – Monte Antola
Parcheggiamo l’auto in uno slargo sulla SP147 in località Gorreto, poco lontano dall’ agriturismo Capanne di Carrega. Il valico di Gorreto segna il confine tra Piemonte e Liguria.
E’ un giorno infrasettimanale di metà settembre, fa ancora caldo ma non c’è più l’afa opprimente delle settimane precedenti.
In questa zona ci sono una mappa del Parco Naturale Regionale dell’Antola con evidenziati tutti i percorsi della zona ed una palina con l’indicazione per il Monte Antola. Il sentiero da seguire è il numero 200 ed il tempo indicato è di 1 ora e 55 minuti di cammino. Chissà se con Daisy che annusa ogni singolo filo d’erba riusciremo a restare entro queste tempistiche.
Non importa, non abbiamo record ba battere, l’importante è trascorrere una piacevole giornata tutti insieme e scoprire una nuova cima dell’Appennino Ligure. Ad inizio escursione il cielo è azzurro e la giornata è magnifica.
Il sentiero 200 (Anello Borbera-Spinti) della Provincia di Alessandria è un itinerario a lunga percorrenza lungo complessivamente quasi 100km ma che per praticità è stato suddiviso in 5 tappe. Quello che percorreremo noi oggi è solo una piccola porzione della terza tappa.
La mulattiera inizia lentamente a salire nel bosco di faggi poi la vegetazione scompare e sbuchiamo in un pascolo. Questa sarà la caratteristica di tutto il percorso: una continua alternanza tra tratti boschivi ed altri aperti su ampi pascoli.
Dopo una decina di minuti di cammino arriviamo in località in località Pian dell’Aia a quota 1.443m come segnalato su una palina. Qui incrociamo il sentiero che giunge da Casa del Romano, noi teniamo la destra e continuiamo in direzione Passo Tre Croci / Monte Antola.
Il percorso tra lievi saliscendi entra di nuovo in un bosco e poi esce su prati e zone aperte che regalano belle visuali nonostante all’orizzonte ci sia un po’ di foschia.
Alcune mucche si stanno riposando sotto a dei maggiociondoli ed una sembra incuriosita dalla nostra segugia dalle lunghe orecchie, Andrea esce dal sentiero in modo da far passare il cane più lontano dalla mucca per non infastidirla.
Lungo l’itinerario sono presenti sia i due bolli gialli pieni sui sassi e sulle cortecce delle piante che alcune targhette bianco/rosse con il numero 200; il percorso è ben segnalato e facile da individuare.
In un punto c’è anche un grosso tavolo con panca sotto ad alcune piante dove poter consumare il picnic. Un cartello ricorda di “rispettare la bellezza di questo ambiente la cui pulizia è affidata alla nostra educazione” peccato che qualcuno abbia pensato di incidere disegni ed iniziali varie sulle cortecce degli alberi.
Dopo circa 1 ora di cammino arriviamo al Passo Tre Croci a quota 1.494 metri, indicato da una palina. Il cartello indica la direzione per il sentiero 240 verso Vegni ed i Monti Propiano e Carmetto ma noi proseguiamo sul sentiero 200 in direzione Monte Antola.
Oltrepassiamo l’ultimo tratto semiombreggiato nel bosco camminando su alcune lastre di pietra e poi sbuchiamo su una zona aperta con pascoli. Purtroppo la foschia presente nelle zone più basse non permette di scattare foto nitide ma si intuisce che nella giornate limpide il panorama da quassù è particolarmente apprezzabile.
Arriviamo ad una ulteriore palina posta ad un bivio sulla Sella Est dell’Antola a 1.553 metri di altitudine. Purtroppo un cartello che indica il sentiero 245 per Vegni / Croso / Sella Banchiera si è staccato e lo riposizioniamo come meglio possiamo. Manca ormai poco alla vetta, in lontananza riusciamo a scorgere l’ultimo tratto di sentiero che si arrampica sul fianco del Monte Antola ed in una manciata di minuti arriviamo in vetta a 1.597 metri. Sulla sua sommità spiccano un’alta croce bianca ed un monumento in ricordo dei partigiani caduti.
Daisy ha conquistato anche questa cima dell’Appennino Ligure!
Essendo un giorno infrasettimanale siamo in pochi sulla cima. Dopo aver scattato alcune foto di rito proseguiamo oltre e scendiamo verso la chiesetta ed i ruderi di uno dei vecchi rifugi sulla cui facciata spicca una meridiana. Dopo pochi minuti arriviamo al nuovo Rifugio del Monte Antola che è situato nel bosco a circa 1.460 metri sul livello del mare; dalla sua terrazza si gode una bella visuale sul lago del Brugneto.
Prima di entrare chiedo se sia possibile far entrare anche Daisy ma quel giorno ci siamo solo noi e la nostra segugia può tranquillamente entrare e mettersi sotto il nostro tavolo. Facciamo una sosta mangereccia e poi rientriamo sullo stesso percorso dell’andata. Nel frattempo il cielo si è rannuvolato, le foto del primo pomeriggio sono a tratti cupe ma man mano che ci avviciniamo al parcheggio esce di nuovo il sole.
Il Monte Antola con i bambini
Il percorso non è adatto ai passeggini, è necessario dotarsi di zaino portabimbi.
E’ fattibile con i bambini perché il dislivello non è eccessivo ed il fondo del sentiero non presenta criticità o tratti esposti, tuttavia, vista la lunghezza totale è importante che siano abituati a camminare su queste distanze.
Il Parco Naturale Regionale del Monte Antola organizza escursioni guidate per famiglie, attività di orienteering ed altre esperienze a misura di bambini. Sul sito ufficiale del Parco potete trovare tutte le informazioni.
Altri punti di partenza per il Monte Antola
- Casa del Romano (1.406m slm): da questa località, posta sulla SP16 a circa 600metri a sud del punto in cui abbiamo parcheggiato, si può salire al Monte Antola. Ai lati della strada ci sono alcuni slarghi ove è possibile parcheggiare l’auto. In località Casa del Romano, oltre ad un albergo-ristorante, c’è l’Osservatorio Astronomico Regionale Parco Antola. L’Ente Parco organizza visite guidate alla struttura e turni di osservazione al potente telescopio sia al pomeriggio che in serata; per maggiori info consultare il sito del Parco.
- Torriglia (764m slm): il sentiero, contraddistinto da due bolli gialli pieni, inizia in centro di Torriglia, vicino al capolinea degli autobus. Il percorso completo A/R è lungo circa 16km ed il dislivello complessivo è di circa 1.000 metri.
- Vegni (1.044m slm): il sentiero n° 240 parte dal borgo di Vegni in Val Borbera e, passando per il Passo Tre Croci (1.494m) arriva fin sulla vetta dell’Antola. L’itinerario è lungo circa 15km A/R ed ha un dislivello complessivo di circa 650m.
Dati tecnici
- Partenza: slargo in località Gorreto sulla SP147, altitudine 1.415m s.l.m., coordinate 44°35’53.7″N 9°12’16.7″E
- Arrivo: monte Antola, altitudine 1.597m s.l.m.
- Tipologia escursione: andata e ritorno si effettuano sullo stesso percorso
- Lunghezza totale percorso: circa 14km, andata e ritorno
- Dislivello positivo: 485m
- Tempo percorrenza: circa 3 ore e 1/2, escluse soste
- Difficoltà: E (escursionistico)
- Sentiero: n° 200
- Segnavia: due bolli gialli pieni
- Carta/mappe: carta escursionista del Parco Naturale Regionale dell’Antola, scala 1:30.000, anno 2020, ISBN 978-88945248-0-2
- Periodi consigliati: primavera ed autunno, talvolta anche inizio estate. In piena estate (luglio ed agosto) le temperature sono troppo alte ed in inverno c’è il rischio di trovare ghiaccio e talvolta molta neve.
- Copertura cellulare: con gli operatori Fastweb, CoopVoce, HO ed Iliad in alcuni punti la copertura era assente
- Note: consiglio di verificare le condizioni meteo prima di partire. Il percorso non è adatto a bambini piccoli o ai passeggini, è necessario dotarsi di zaino portabimbi. Suggerisco abbigliamento e calzature adeguati alle escursioni in montagna, racchette telescopiche da Nordic Walking, cappellino, occhiali da sole, crema solare con protezione alta, giacca antivento e antipioggia leggera, scorta acqua o bevande
- Disclaimer: https://giringiro.eu/utility/disclaimer-dichiarazione-di-non-responsabilita/ (leggere in particolare gli articoli 3-4-6-8-10)
Curiosità sul Monte Antola
- processione con fiaccolata durante Festa San Pietro a fine giugno
- fioritura narcisi: nel mese di maggio le distese erbose sono coperte da una moltitudine di narcisi
Traccia GPS
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Raggiungere le Capanne di Carrega
- dalla Liguria: il percorso più rapido da Genova è quello che prevede il transito sulla strada strada statale SS45 della Val Trebbia (Genova-Piacenza) che fiancheggia per un lungo tratto il corso dell’omonimo fiume. Lasciata la SS45 all’altezza di Torriglia, si segue prima la SP62 poi poco più avanti la SP15 in direzione Caffarena-Bavastrelli-Propata-Carrega-Cabella. Il percorso inizia salire e diventa stretto e tortuoso, dopo alcuni km sulla destra si nota il lago artificiale del Brugneto. Si transita in località Casa del Romano e, dopo circa 600 metri sulla sinistra, si trova l’area in località Gorreto dalla quale noi siamo partiti. Indicativamente sono 53 i km da Genova su questo itinerario, lungo la strada si notano alcuni ruderi di antichi castelli sulle sommità delle cime.
- dal Piemonte: occorre purtroppo fare un lungo giro per aggirare la grossa frana che è caduta lungo la strada provinciale SP147 tra Cabella Ligure e Carrega Ligure il 1 maggio 2022 e che non è ancora stata sistemata. Tramite l’autostrada dei Giovi A7 si esce al casello autostradale di Busalla e da qui, passando per Isorelle-Avosso-Montoggio si giunge in località Laccio tramite la strada SP226. Poi con la provinciale SS45 si arriva a Torriglia e da qui si seguono le indicazioni date al punto precedente fino ad arrivare alla località di Gorreto. Dal casello di Busalla sono circa 49 i km da percorrere per arrivare al punto di partenza dell’escursione.
- dalla Lombardia: tramite l’autostrada A7 si esce a Busalla, poi idem c.s.
Link utili
- Sentiero 200 o Anello Borbera-Spinti: https://int.provincia.alessandria.it/sentieri/index.php?whattodo=sentierilunghi&id=1
- Parco Regionale Naturale dell’Antola: http://www.parcoantola.it/
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