Ogni quarto sabato del mese, da giugno ad ottobre, l’Ufficio Turistico di Susa in collaborazione con l’ente Turismo Torino e Provincia organizza delle visite guidate alla scoperta di questa cittadina piemontese. Susa, bandiera arancione del TCI e posta quasi ai piedi del Rocciamelone (3.538m), é un centro di antiche origini che si perdono nella notte dei tempi.
Da sempre Susa e l’omonima valle sono terre di passaggi e di collegamento tra Italia e Francia vista anche la vicinanza ai colli di Monginevro e Moncenisio. Sono state percorse nei secoli da mercanti, eserciti sulla Via delle Gallie ma anche dai pellegrini attraverso la Via Francigena. Come tutte le terre di confine, ogni passaggio, ogni scambio commerciale ha lasciato la sua impronta nell’arte, nella cucina, nella lingua e nelle tradizioni.
Le visite guidate di Susa sono tenute da guide del gruppo Theatrum Sabaudiae ed il percorso si snoda attraverso la cittá ed i suoi principali monumenti. E’ sicuramente preferibile indossare calzature comode e, nelle giornate piú calde, il mio consiglio è di avere con sé dell’acqua da bere ed indossare un cappellino.
La partenza delle escursioni é presso la sede dell’Ufficio Turistico di Susa in Corso Inghilterra 39. Alle spalle c’é l’ampia piazza della Repubblica ove é possibile parcheggiare liberamente l’auto nel caso in cui raggiungiate la cittá con questo mezzo.
Il Welcome Tour di Susa per scoprire la città
Il mese scorso sono stata invitata a partecipare ad un Welcome Tour di Susa da Silvia Badriotto dell’Ufficio Turistico di Susa. Approfittando del fatto che mi trovavo a Montgenèvre, a pochi chilometri di distanza, per una breve vacanza ho accettato l’invito anche per poter finalmente conoscere un po’ meglio Susa. Ogni volta che vado in montagna sul colle di Monginevro ci passo praticamente vicino con l’autostrada o la statale ma fino ad ora avevo solo fatto qualche rapida sosta, limitando la mia visita all’Arco di Augusto ed alla zona degli scavi di epoca romana.
La sera del 23 luglio si sarebbe anche svolto il tradizionale Torneo Storico dei Borghi di Susa con la rievocazione storica dell’incontro tra Matilde di Canossa ed Adelaide di Susa. Sarebbe stato piacevole potersi fermare ma per un precedente impegno ho potuto solo effettuare il tour guidato di Susa nel pomeriggio. Cercherò di partecipare il prossimo anno.
La passeggiata con la guida attraverso la città di Susa è un buon sistema per avere una panoramica dei principali monumenti ed edifici storici di questo antico centro posto a circa 50km ad ovest di Torino. La guida inoltre ci ha raccontato aneddoti e curiosità ed è stata molto disponibile a rispondere alle nostre domande rendendo così la visita ancor più piacevole ed interessante.
L’appuntamento è fissato per le ore 14:30 presso l’Ufficio Turistico di Susa. Non appena il gruppo è riunito la nostra guida Luisa Boscolo ci accompagna a visitare il nucleo centrale di Susa. Siamo circa una dozzina di persone e ci sono altri travel blogger di Torino e dintorni.
Susa Welcome Tour 2023
Ecco le date dei prossimi Susa Welcome Tour, per ogni informazione circa le visite od altri chiarimenti mettevi in contatto direttamente con l’Ufficio Turistico di Susa.
Il percorso di visita nel centro storico di Susa
Percorriamo la centrale via Roma fiancheggiata da negozi ed attività varie fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Maria del Ponte ed contiguo Centro Culturale e Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa in cui sono custodite varie opere di epoche diverse che ne fanno il museo più importante della Valle di Susa e zone limitrofe. Tra queste si annovera un prezioso ex voto, il famoso trittico in bronzo dorato, che venne originariamente posto sulla cima del Rocciamelone da Bonifacio Rotario nel 1358. Impresa a dir poco ardita vista l’altitudine del monte (3.538m) e l’anno in cui venne scalato. La chiesa, di origine medievale è stata poi rimaneggiata in epoche successive, nel suo interno si trovano opere pregevoli.
Nelle vicinanze scorre la Dora Riparia che solitamente gorgoglia allegramente ma oggi è poco gonfia d’acqua a causa della siccitosa estate 2022. Oltrepassato il ponte sul fiume raggiungiamo i caratteristici portici di via Palazzo di Città.
All’angolo con Piazza Trento la guida ci fa notare un antico edificio gotico, la Casa de Bartolomei, che ha inglobato i resti di una delle torri cilindriche laterali della Porta di Piemonte o Mercenarium. Questa è una delle tre porte romane ancora visibili a Susa e risalenti ai secoli III-IV. I resti della torre romana fungono da basamento della torre civica di Susa che con il suo orologio scandisce il tempo in città. L’edificio gotico avrebbe bisogno di un rapido intervento di recupero ma sono ancora riconoscibili tratti di un glorioso passato.
Alcuni portici denotano l’impronta medievale sia nei pilastri che nelle arcate e presentano una particolare soffittatura lignea. In una curva Luisa ci fa alzare lo sguardo per ammirare i resti di un affresco di autore ignoto che raffigura l’esposizione della sacra Sindone e che risale al secolo XVII. La posizione di quell’affresco è curiosa, percorrendo i portici frettolosamente non si noterebbe.
Oltre i portici, sul lato opposto della via si intravede, a fianco del Palazzo Municipale, la facciata barocca della Chiesa di San Carlo che purtroppo è spesso chiusa e non visitabile.
Alla fine del porticato la guida si ferma per farci notare l’edificio del Tribunale sulla cui facciata spiccano vari stemmi di casati in un punto in cui l’intonaco postumo è stato rimosso.
Svoltiamo in Via Martiri della Libertà e ci fermiamo un attimo ad ammirare il Campanile di Santa Maria Maggiore che svetta sulla sommità di alcuni edifici e ad ascoltare la curiosa storia di questa antica pieve. Poi raggiungiamo e visitiamo la Cattedrale di San Giusto il cui esterno è chiaramente romanico. Fiancheggiata da un campanile del XI secolo con varie tipologie di aperture (dalle monofore in basso fino alle quadrifore in alto) per alleggerire la struttura. Il fianco della chiesa che si affaccia sull’omonima piazza presenta varie decorazioni ed affreschi nei punti in cui è stato rimosso l’intonaco. Si distinguono una Crocifissione di Gesù e l’entrata di Cristo a Gerusalemme. L’interno è molto buio e cupo, vicino alla porta laterale spicca una statua che secondo la tradizione raffigurerebbe la Marchesa Adelaide. Sotto al bel coro ligneo è stata avviata di ricente una campagna di scavo che ha portato alla luce i resti di una cripta dell’edificio di culto dell’anno mille ed edificato prima della Cattedrale.
Oltrepassiamo la Porta Savoia che è quella meglio conservata delle tre rimaste e saliamo verso i resti dell’Acquedotto Romano e l’Arco di Ottaviano Augusto. L’arco adesso è spoglio ma in passato era riccamente decorato con marmi. La presenza dell’arco denota l’importanza che Susa ricopriva in epoca romana quando era chiamata Segusium. E’ sempre stata zona di passaggio ma anche presidio di un certo rilievo.
Salendo verso l’arco sulla sinistra si vede il Castello della Contessa Adelaide e l’annesso Museo Civico che ospita reperti che partono dall’età del ferro ed arrivano fino al medioevo. Tra le piante si individua anche la facciata della Chiesa di Santa Maria Maggiore che è stata poi inclusa in altri edifici. Le sale del castello sono aperte e visitabili solo in alcune occasioni.
Vicino ai resti imponenti dell’acquedotto, sulla sommità di alcune rocce affioranti, Luisa ci fa notare degli incavi nelle rocce o “coppelle” collegate tra di loro da piccoli canali. Probabilmente nell’area si svolgevano sacrifici.
Ci spostiamo a questo punto nell’area dell’anfiteatro in cui si stanno allestendo i preparativi per il Torneo Storico dei Borghi di Susa che si svolgerà in serata. Purtroppo non riuscirò a fermarmi ed assistere a questo evento . Passiamo in prossimità della piccola Chiesa di Santa Maria delle Grazie del XVIII secolo ed arriviamo all’arena.
L’anfiteatro del II-III secolo dopo Cristo ospitò combattimenti tra gladiatori e venne costruito sfruttando un naturale avvallamento del terreno. Nel corso dei secoli ha subito notevoli danni a causa dello straripamento di un vicino torrente ed è stato anche completamente ricoperto di terra. Solo a metà del 1900 è stato riportato alla luce ma è anche stato necessario ricostruire le parti che si erano danneggiate dalle continue piene. Sono ancora visibili alcuni locali in cui sostavano gladiatori ed animali prima dei combattimenti ed una sorta di infermeria, un corridoio voltato e tre ordini di gradinate. Queste ultime però sono frutto di ricostruzione. Le dimensioni sono ridotte, misura circa 53×60 metri e questo ne fa uno degli anfiteatri più piccoli di epoca romana.
Ritorniamo nuovamente verso il centro passando in prossimità della Chiesa di S. Francesco del XIII secolo che è chiusa ma è possibile richiedere al vicino Hotel di poter entrare e visitare il bel chiostro. Sulla fiancata esterna della chiesa spiccano i resti di un affresco con animali.
Passiamo nella stretta Via Rosaz e tramite la via principale rientriamo verso l’Ufficio Turistico dove Silvia e le sue colleghe sono a disposizione per fornire spunti ed idee per approfondire la conoscenza di Susa e del suo territorio ricco di storia e di gustosi prodotti tipici ma anche dare suggerimenti per effettuare escursioni ed immergersi nella natura.
E’ stata una piacevole esperienza questo Welcome Tour, vi consiglio di partecipare ad uno dei prossimi eventi per esplorare Susa accompagnati da una guida esperta.
#invited #incollaborazionecon
Welcome Tour Susa: come prenotare
Per il Welcome Tour di Susa è necessario prenotarsi online a questo link https://www.turismotorino.org/it/esperienze/eventi/welcome-tour-susa
Invece, per qualunque altra informazione sulle attività a Susa e dintorni rivolgetevi direttamente all’Ufficio Turistico in Corso Inghilterra 39, telefono 0122-622447 oppure email info.susa@turismotorino.org
Enogastronomia: prodotti tipici di Susa e dintorni
Nel caso in cui vogliate fare acquisti di prodotti tipici o assaggiare qualche prelibatezza locale eccovi alcune indicazioni su cosa offre il territorio.
Tra i formaggi spiccano alcune tipologie di tome piemontesi, la toma del “lait brusc” prodotta nel periodo estivo con latte vaccino in Val di Susa ed in altre valli limitrofe da tempi molto antichi. Ci sono poi il Seirass la gustosa ricotta d’alpeggio piemontese e molti altri tipi di formaggi sia freschi che stagionati, anche erborinati.
Un prodotto tipico da forno di Susa è la prelibata focaccia dolce. Purtroppo da quando sono celiaca non ho più potuto mangiarla ma l’avevo assaggiata alcuni anni fa e ne serbo un ottimo ricordo. E’ piuttosto spessa e morbida, ricorda una sorta di panfocaccia di pasta lievitata ma è dolce e ricoperta di zucchero semolato e caratterizzata dai classici “occhi” della focaccia. Gli ingredienti sono semplici: farina, zucchero, burro, latte, uova e lievito di birra, uva passa (quella che avevo mangiato io l’aveva).
Un’altra specialità tipica sono i Gofri, cialde che vengono cotte su piastre in ghisa e poi farcite a piacere sia con ingreduenti dolci che salati.
Tra i vini della zona ci sono l’Avanà (rosso) ed il Baratuciàt (bianco). Tra i digestivi è ottimo il Genepy preparato con erbe di montagna.
Essendo una zona di confine, la cucina strizza l’occhio alle tradizioni di montagna, alle preparazioni piemontesi, francesi ed occitane. Non resta che provarla, magari proprio dopo un Welcome Tour!
Cos’altro fare o vedere nei dintorni di Susa
Se dovesse avanzare un po’ di tempo, vi lascio qualche spunto di visita poco fuori Susa:
- Forte di Exilles: raggiungibile in auto (15 minuti) oppure bus di linea o bici. E’ uno dei più importanti e spettacolari impianti di difesa del Piemonte. Le prime notizie di una roccaforte risalgono al VII secolo anche se quello che vediamo adesso è frutto di ampliamenti nei secoli successivi.
- Abbazia della Novalesa ed annesso museo: l’abbazia fondata nel 726 dista una decina di minuti d’auto da Susa.
- Castello di San Giorio a San Giorio di Susa
- Riserva Naturale dell’orrido di Foresto a Bussoleno ed Orrido di Chianocco nell’omonimo paese
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright GIRINGIRO
[Ultimo aggiornamento: 21/03/2023]
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Articolo molto interessante, anche perchè personalmente non conoscevo questa città molto bella. Me la segno tra le città da visitare.
Non sapevo che venisse organizzato un welcome tour con cadenza mensile a Susa! Non sono mai stata in questa zona del Piemonte e mi sembra che abbia tanto da offrire: palazzi storici, scorci e luoghi che sembrano perfetti per un’amate della storia come me! La terrò in considerazione, grazie della dritta!
I Welcome Tour sono davvero escursioni perfette per scoprire una destinazione! Peccato essere lontana, sennò avrei partecipato volentieri!