Durante il periodo di fioritura della lavanda, Sale San Giovanni, un piccolo paese del cuneese, si anima e riempie di un numero impressionante di turisti. Sale San Giovanni è un borgo piemontese di poco oltre 170 abitanti e posto a 615 metri di altitudine in provincia di Cuneo.
E’ diventato una meta molto gettonata tra gli instagrammer, i blogger e gli amanti delle fotografie per via delle numerose distese colorate di lavanda che si possono trovare nei campi che lo attorniano. Grazie alle numerose immagini che si vedono sui siti e social ma anche agli articoli dedicati da alcune testate, ogni anno Sale S. Giovanni viene visitato da un numero sempre maggiore di persone.
In talune giornate Sale S. Giovanni è così frequentato che si è reso necessario sia istituire un biglietto di ingresso dal costo minimo di 2 euro che aiuta a mantenere i percorsi che a regolamentare l’accesso al traffico privato ed ai pullman turistici. Inoltre negli ultimi anni la notorietà di Sale San Giovanni è aumentata anche perché è un’esperienza proposta da varie piattaforme turistiche online ed è presente in tour organizzati da alcune agenzie di viaggio.
Non è sempre stato così. Solo dalla metà degli anni 90 si è iniziato a seminare lavanda ed erbe officinali e aromatiche in alcuni campi di Sale S. Giovanni che erano incolti. Il paese si stava svuotando, era necessario fare qualcosa per cambiare tendenza.
Trovando un terreno ed un clima adatto, le piante e le erbe hanno iniziato a proliferare ed hanno così reso celebre questo piccolo paese del cuneese. E’ una sorta di fenice, l’uccello della mitologia greca ed egizia, universalmente identificata in un simbolo di rinascita e cambiamento.
Sale San Giovanni è facilmente raggiungibile dal Piemonte e dal suo capoluogo come pure da Milano e dalla Lombardia e dalla vicina Liguria. Dista circa 106km dal capoluogo piemontese, il doppio da quello lombardo ed un centinaio di chilometri da quello ligure.
Sale S. Giovanni: un borgo rinato con la lavanda
Talvolta viene definito la piccola Provenza del Piemonte ma, opinione del tutto personale, non amo particolarmente questi paragoni. D’altronde, come ho già scritto in altre occasioni, a me non piace definire Amsterdam come la Venezia del nord. La Provenza ha estensioni di campi di lavanda e panorami ben diversi da quelli di questo paese piemontese che comunque merita di essere visitato perchè è unico nel suo genere e per la sua storia di rinascita.
Sale San Giovanni è una zona rinomata non solo per i campi di lavanda ma anche per altre fioriture come ad esempio diverse specie di erbe aromatiche ed officinali. Le scoprirete effettuando i vari itinerari. Il bello di essere andate in settimana è stato proprio il fatto di aver potuto gustare al meglio la visita di questo territorio, c’erano alcuni visitatori ma sicuramente molti meno rispetto a quelli che avremmo trovato nei fine settimana. In alcuni tratti del percorso eravamo solo noi due.
Inoltre la zona è piacevole da visitare anche per i suoi paesaggi, la morbidezza delle sue colline e per degustare prelibatezze enogastronomiche. In alcune osterie e trattorie di quest’area del cuneese si possono assaporare i “capunet”, piatto povero della cucina contadina che consiste in gustosi involtini di verza con ripieno di carne macinata, uova, formaggio grattugiato, erbe aromatiche. Un gustoso formaggio della zona è la tuma di pecora delle Langhe o formaggio Murazzano D.O.P. che è anche Presidio Slow Food. E’ un formaggio grasso a base di latte di pecora oppure misto ovino-vaccino, è disponibile sia con breve che più lunga stagionatura. Ovviamente il sapore cambia in base al tempo di maturazione.
Non mancano i piatti tipici della tradizione piemontese e langarola che meritano di essere accompagnati dagli ottimi vini di queste terre sia rossi che bianchi.
In questa gita mi sono fatta accompagnare da mia madre, over 80 ma ancora appassionata di gite alla scoperta di nuovi luoghi da visitare e, soprattutto, di camminate. Ovviamente ha un passo meno spedito del mio ma comunque cammina ancora parecchio.
Siamo partite di casa abbastanza presto ed arrivate a metà mattinata a Sale San Giovanni percorrendo per lo più strade secondarie nelle Langhe ed a basso traffico per poter ammirare i panorami.
Nonostante il giorno infrasettimanale (martedi 20 giugno) e l’orario di arrivo, c’erano già alcuni veicoli parcheggiati nel campo sottostante la Pieve di San Giovanni Battista. A Sale San Giovanni ci sono due chiese dedicate a questo Santo: in centro vicino al castello c’è la chiesa parrocchiale del XVIII secolo mentre fuori dall’abitato si trova la piccola pieve del XI secolo.
Dal sito web dell’Ufficio Turistico avevo stampato la mappa degli itinerari che si snodano vicino ai campi di lavanda. Hanno differenti lunghezze e presentano salite brevi ma a tratti ripide, ovviamente è possibile percorrerne anche solo una parte se non si è abituati a camminare.
Nei fine settimana, quando è massiccia la presenza di visitatori, sono dislocati alcuni punti informativi e ci sono volontari che smistano il traffico veicolare e si occupano di accogliere i turisti e fargli individuare i vari percorsi tra la lavanda.
Gli itinerari tra lavanda ed erbe officinali
I quattro itinerari di Sale San Giovanni sono contraddistinti da colori diversi: verde, azzurro, marrone ed arancione. Tutti partono ed arrivano all’incrocio in prossimità della Pieve di S. Giovanni Battista. Qui è posizionata anche un’ampia mappa per poterli visionare nel complesso ed agevolare quindi nella scelta dell’itinerario più adatto. Sono percorribili solo a piedi o in bici, talvolta capita di incrociare auto dei residenti o mezzi autorizzati. Lungo gli itinerari vi sono chioschi in cui è possibile acquistare oli essenziali, mieli ed altri prodotti tipici del territorio. Quel giorno infrasettimanale solo un paio erano aperti al pubblico.
Noi abbiamo prima fatto una deviazione sulla strada costiera in direzione Costa-Luschetti per andare ad ammirare un paio di grossi campi di lavanda e poi, ritornate al punto di partenza, seguito le indicazioni e percorso l’itinerario verde in senso orario passando attraverso le località Giavellotto, Frati, Carretto, Gi e Vadda. Da quest’ultima siamo sbucate sulla provinciale SP149 e rientrate in paese.
Nel complesso ho trovato il percorso ben segnalato in modo da garantire una piacevole passeggiata lungo i campi di lavanda e di piante aromatiche.
Lungo il tragitto si trovano anche alcuni cartelli che forniscono delle informazioni sulla lavanda oppure le varie erbe presenti nelle vicinanze. Sono utili per meglio comprendere tutti i benefici e le proprietà di queste piante.
Ci siamo fermate in più punti per ammirare e fotografare le fioriture ma anche per sentire i diversi profumi che sprigionavano le piante. In certe zone erano molto persistenti. Il naturale sottofondo musicale era dato dall’incessante ronzio festoso delle numerose api che si stavano dando da fare nelle distese fiorite e dal frinire delle cicale.
Terminato il giro ci siamo concesse una breve sosta in un chiosco vicino alla Cappella di San Sebastiano per gustare un gelato e riposare un pochino al fresco degli alberi. Nel frattempo il tempo muta, il sole che ci aveva accompagnate fino a poco prima viene pian piano oscurato dalle nuvole.
Ad un certo punto il cielo è diventato decisamente scuro. Giusto il tempo di scattare un paio di foto alla campagna ed al temporale in arrivo, ritornare all’auto ed ecco che arriva un bello scroscio di pioggia a rinfrescare la giornata.
Itinerario verde
E’ il più corto ed agevole, viene infatti classificato come il più semplice anche se si sono comunque alcune salite e discese. Si svolge integralmente su strada asfaltata a tratti panoramica. E’ lungo circa 7,5km e lo si percorre in un paio d’ore circa. Si possono ammirare alcuni campi di lavanda e di erbe officinali. Noi abbiamo effettuato questo percorso.
Itinerario azzurro
Con i suoi 9,8km di lunghezza è il percorso più lungo. Ha un’elevazione complessiva di 260 metri e si percorre in circa 3 ore. E’ più impegnativo del precedente e si svolge sia su strade sfaltate che sterrate o sentieri.
Itinerario marrone
Breve percorso di 1,1km su sentiero che permette di raggiungere l’Arboreto Prandi.
Itinerario arancione
E’ il percorso più faticoso con i suoi 340m di dislivello cumulativo. E’ lungo 9km e si percorre in circa 4 ore di cammino. Si svolge su strade sterrate e sentieri, solo pochi tratti sono su strada asfaltata. A mio avviso è l’itinerario più completo.
Quando fiorisce la lavanda a Sale San Giovanni
La lavanda angustifolia è una pianta perenne e sempreverde tipica delle aree che si affacciano sul Mediterraneo.
Il periodo della piena fioritura della lavanda dipende un po’ da vari fattori come ad esempio la varietà delle piante, l’altitudine, l’umidità e la siccità del terreno ma anche le annate. Come succede per i tulipani nei Paesi Bassi o quelli del Castello di Pralormo, anche la lavanda fiorisce in un determinato periodo. Tuttavia il culmine della fioritura può variare anche di alcune settimane da un anno all’altro. Nel 2020 ad esempio intorno al 20 giugno ho assistito ad uno spettacolo magnifico. Quest’anno, vista anche la mitezza della stagione invernale, le varie fioriture sono tutte anticipate e quasi sicuramente anche la lavanda di Sale San Giovanni potrebbe fiorire in anticipo.
Il Comune di Sale San Giovanni e, in particolare, il suo Ufficio Turistico vengono comunque in aiuto per rispondere alla domanda “quando fiorisce la lavanda”. Sul sito dell’ente turistico (che trovate alla fine del post) viene infatti indicato lo stato della fioritura della lavanda in modo che i visitatori possano organizzarsi al meglio per ammirarla. Andate sul sito web Turismo Sale San Giovanni e cliccate sul link posto nella barra in alto “aggiornamento fioriture”, troverete scritto a che punto è la fioritura sia della lavanda che delle altre piante officinali.
Visto il notevole afflusso di persone, il mio consiglio è quello di scegliere possibilmente una giornata infrasettimanale. Considerate inoltre che il 24 giugno è festa patronale a Sale San Giovanni e quindi anche nel caso in cui cada in settimana c’è sempre molta affluenza.
Situazione delle fioriture 2024 a Sale San Giovanni
Alla data del 21 luglio 2024 la situazione delle fioriture a Sale San Giovanni è la seguente:
- lavanda: dal 16 luglio le aziende hanno iniziato a tagliare la lavanda nei campi. Arrivederci al prossimo anno!
- elicriso:
i fiori gialli di questo arbusto sono fioriti. Dal 16 luglio si inizia a tagliare l’elicriso! - issopo: è fiorito
- rosmarino: non è fiorito
- timo: è stato tagliato
- camomilla: non è fiorita (solitamente fiorisce tra 20/30 luglio e metà agosto)
- finocchio: non è fiorito (il periodo di fioritura è tra la metà e la fine di agosto)
- salvia officinale: sfiorita
Inoltre, nel weekend 29/30 giugno 2024 si svolgerà la XXIV edizione della fiera regionale “Non solo erbe” con degustazioni di prodotti locali, musiche occitane, banchetti con prodotti tipici … ecc.
Quando tagliano la lavanda a Sale San Giovanni
I fiori delle piante di lavanda vengono solitamente tagliati tra la prima decade e la metà di luglio. Tuttavia anche questa fase dipende dal periodo di fioritura di questo profumato arbusto.
Quali fioriture ammirare a Sale San Giovanni
Oltre alla lavanda, si possono vedere campi di salvia officinale, elicriso, issopo, rosmarino, melissa, finocchio, timo e camomilla.
E’ pressoché difficile vedere tutte queste piante fiorite contemporaneamente perchè ciascuna ha i propri tempi. Tuttavia, per ciascuna di queste piante o arbusti, viene riportato lo stato delle fioriture sul sito dell’ufficio turistico di Sale San Giovanni che è molto preciso.
Note
- Il mio consiglio è di indossare calzature comode, portarsi qualcosa da bere lungo il percorso, magari mettere un cappello per evitare insolazioni e, possibilmente, evitare le ore più calde. Quel giorno, nonostante gli oltre 600 metri di altitudine di Sale S. Giovanni, verso mezzogiorno faceva molto caldo. Probabilmente l’arrivo del temporale del primo pomeriggio aveva fatto aumentare il tasso di umidità nelle ore precedenti e, di conseguenza, la temperatura percepita. Inoltre il nostro percorso, a parte un breve tratto, era completamente al sole.
- I cani sono ammessi nei vari percorsi ma vanno tenuti al guinzaglio, considerate comunque di portare dell’acqua per abbeverare il vostro amico a 4 zampe. Abbiamo incrociato il Rio Canile ma era in secca e l’unica fontanella era in località Perontoni. Se è caldo per voi figuriamoci per chi cammina a 40 centimetri dall’asfalto! Subito mi è spiaciuto non aver portato con noi Daisy ma, dopo aver effettuato il giro, ho cambiato opinione perché l’itinerario verde di Sale San Giovanni era tutto su asfalto ed in pieno sole. A mio avviso sarebbe stato troppo sfiancante per il cane, anche se il nostro ha un buon allenamento.
- Free wi-fi: il comune di Sale San Giovanni aderisce all’iniziativa WiFi4EU cofinanziata dall’Unione Europea. Per accedere basta selezionare la rete WiFi4EU, cliccare sul tasto accedi, accettare le condizioni di utilizzo e poi si può navigare liberamente.
- nel caso in cui decidiate di mangiare a Sale San Giovanni o nelle sue vicinanze vi consiglio di prenotare con un certo anticipo. Vista la notevole affluenza di visitatori i tavoli si esauriscono in fretta.
- E’ vietato danneggiare le coltivazioni ed asportare i fiori, abbandonare rifiuti. Su un cartello all’inizio degli itinerari era scritto “Ogni filo d’erba, ogni spiga, ogni fiore, ogni insetto e animaletto che incontri fa parte del nostro patrimonio e della nostra biodiversità. Non toccarlo, non strapparlo, non raccoglierlo, non calpestarlo. Grazie”. Si può scattare foto e selfie tra le file di lavanda ma bisogna non calpestare gli arbusti e le piante officinali. Queste coltivazioni non sono solo per figura ma verranno usate per estrarne olii essenziali e per altre preparazioni per i settori alimentare, cosmetico ed erboristico
- nei weekend di maggiore affluenza (tra metà giugno ed inizio luglio) viene consigliato ai pullman di arrivare entro le ore 9:30 a Sale San Giovanni.
- nei fine settimana dal 18 giugno al 10 luglio viene istituito un senso unico, direzione nord, sulla strada provinciale SP149 che da Sale San Giovanni sale fino al bivio con la SP661.
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l’Ufficio Turistico di Sale San Giovanni è situato all’interno dell’antica Pieve di San Giovanni Battista, apre dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 12:30 e dalle ore 14:00 alle 17:30
Cos’altro fare in paese e nei dintorni
- visite guidate alla scoperta delle chiese locali, dei campi di erbe officinali e lavanda con guide autorizzate, esperti in botanica e naturopatia, trekking in zona: tramite l’Ufficio Turistico è possibile avere tutte le informazioni necessarie o mettersi in contatto con le varie guide abilitate.
- mercatini con stand vari in occasione della fiera “Non solo erbe” nell’ultimo fine settimana di giugno. Quella del 2019 (l’ultima che si è svolta prima della pandemia) è stata la XXII edizione.
- visitare antica Cappella di Santa Anastasia
- visitare l’Arboreto Prandi. L’arboreto venne creato nel corso del 1900 da Carlo Domenico Prandi, ferroviere, grande appassionato di botanica. Qui si trovano diverse specie arboreee ed arbustive, non solo autoctone ma anche esotiche.
- effettuare escursioni in bici od affittare e-bike, lungo l’itinerario ho visto cartelli con indicazioni di percorsi per quest’ultime
- visitare il paese di Murazzano che si trova una quindicina di chilometri più a nord. Oltre che per il Santuario della Madonna di Hal del 1600 e la bella Torre Medioevale del X secolo, il paese è rinomato anche per aver dato i natali all’omonimo e saporito formaggio DOP. Gradevole la visita del piccolo borgo.
- visitare, magari avendo più giorni a disposizione, i paesi di Dogliani e Clavesana con il suo Museo Storico Etnografico ed i bei calanchi, ammirare panorami da alcune Big Bench della zona e poi spingersi più a nord nel cuore delle Langhe. Le panchine giganti più vicine a Sale San Giovanni sono la n° 28 a Ceva e la n° 44 a Paroldo, sempre che non ne vengano costruite altre nei dintorni. La Big Bench di Paroldo permette anche alle persone con disabilità di poter godere del bel panorama grazie ad una rampa di accesso inclinata per le carrozzine. A Clavesana invece si trova la Panchina Gigante n° 1, la prima che è stata ideata e costruita dal suo ideatore Chris Bangle e che ha poi dato il via alla diffusione di tutte le altre. Ad inizio giugno 2023 se ne contano quasi 300 tra Italia ed alcuni paesi esteri.
Come raggiungere Sale San Giovanni
- in auto: il casello autostradale più vicino è quello di Ceva posto sull’autostrada A6 Torino/Savona e che dista circa 8km.
- in treno: la stazione ferroviaria più comoda è quella di Sale delle Langhe sulla linea ferroviaria Torino-Savona che dista circa 3km da Sale San Giovanni, occorre poi utilizzare un taxi oppure il bus di linea per arrivare nel paese della lavanda e delle erbe officinali. Il servizio di trasporto su gomma è gestito dalla società Bus Company, sul sito della compagnia potete verificare orari e tratte.
Link utili
- Comune di Sale San Giovanni: https://www.turismosalesangiovanni.it/
- Comune di Murazzano: https://www.comune.murazzano.cn.it/guidadettagli
- Comune di Dogliani: https://doglianiturismo.com/
- Comune di Clavesana: http://www.comune.clavesana.cn.it/Home/GuidaDettagli
In conclusione
Una gita a Sale San Giovanni nel cuneese è dunque un’immersione tra i colori violacei dei fiori di lavanda ed il giallo di quelli di elicriso ma anche tra profumi di piante aromatiche che appagano tutti i nostri sensi. Merita di essere tenuto in considerazione per una visita.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright GIRINGIRO
[Ultimo aggiornamento: 21/07/2024]
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Adoro Sale San Giovanni, ma fino a oggi ho avuto modo di percorrere solo l’itinerario verde. Leggere quest’articolo mi ha fatto venire una voglia pazzesca di tornarci allo scopo di poter percorrere anche i restanti tre così da poter scattare qualche foto all’Arboreto Prandi, di cui ho sentito tanto parlare!
Fin da piccola adoro la lavanda e mi ci perderei volentieri nel percorso verde! Credo che rimarrei inebriata dal profumo 😍
Sono stata a Sale San Giovanni qualche anno fa durante la fioritura della lavanda, ma è stata una visita tutto sommato breve e non ho avuto modo di percorrere i quattro sentieri colorati. E non conoscevo l’Arboreto Prandi. Sarà l’occasione per tornare e approfondire il territorio: nonostante io sia ligure, conosco coì poco il basso Piemonte!