Briançon, la romana Brigantio, è una città francese posta ai piedi di due alti valichi nelle Hautes Alpes: il colle di Monginevro (1.860m) e quello dell’Izoard (2.361m).
E’ conosciuta anche con il nome di Cité Vauban dal cognome del marchese, militare e soprattutto ingegnere Sébastien Le Prestre de Vauban che la trasformò in città fortificata durante il regno del Re Sole.
Questa cittadina è situata a poco più di 12km dal confine Italo/Francese e quindi da Montgenèvre della quale vi avevo già parlato qualche mese fa in questo post.
E’ costituita da una città alta (la parte più antica e caratteristica oltre che fortificata) ed una città bassa moderna e con diversi insediamenti commerciali ed industriali.
A Briançon si riuniscono i 4 principali elementi (aria, acqua, terra e fuoco):
- aria: a causa della sua particolare posizione geografica gode di un particolare microclima secco che la rende una perfetta stazione climatica per le patologie respiratorie
- acqua: l’acqua è un elemento caratterizzante della città, numerosissime sono le fontane, la stessa via principale Grande Rue che dalla Porta de Pignerol scende fino alla Porta d’Enbrun è attraversata da un canale scoperto in cui scorre un rigagnolo d’acqua. Già ai tempi dei Romani queste zone erano rinomate per la presenza d’acqua ma anche di sorgenti naturalmente calde e ricche di proprietà benefiche come quelle di Monêtier-les-Bains, non lontano da Briançon
- terra: Briançon è situata all’incrocio di cinque diverse vallate francesi ed ai piedi di due alti colli
- fuoco: grazie alla presenza dei numerosi forti, la potenza di fuoco dei suoi cannoni ha contribuito alla difesa di queste zone di confine tra la Francia e l’Italia
La città vecchia di Briançon, racchiusa entro la cinta muraria e con le sue caratteristiche stradine strette e ripide, le numerose meridiane e fontane, le facciate delle case dipinte in vivaci colori come il giallo e l’azzurro attira sempre molti turisti. E’ piacevole da visitare sia nella stagione invernale che in quella estiva grazie anche alla presenza di numerose botteghe e molti locali in cui assaporare la cucina francese e locale. Nella stagione estiva è famosa per essere una città piuttosto calda nonostante i suoi 1300 metri di altitudine.
Briançon nella storia
Fin dai tempi dei Romani queste zone erano sfruttate per la massiccia presenza d’acque, risale probabilmente a quel periodo la costruzione di un avamposto militare o di un piccolo fortilizio sul colle. In epoca medievale venne poi ampliato e trasformato in un classico castello. Nel 1343 con la stipula della Grande Charte da parte della popolazione locale con Umberto II delfino del Viennois, Briançon divenne capitale della Repubblica degli Escartons ottenendo diversi privilegi come ad esempio la ridistribuzione delle tasse e la possibilità di autogovernarsi. Questo importante atto generò un certo benessere tra gli abitanti di Briançon. In realtà più che di una Repubblica nel senso moderno del termine si trattava di una sorta di federazione. Quest’ultima comprendeva cinque territori: Briançon, Queyras, Oulx, Château Dauphin (attuale Casteldelfino) e Valcluson (attuale Val Chisone).
La città di Briançon divenne sede di importanti fiere e venne visitata da personaggi famosi della storia francese come il cardinale Richelieu, Luigi XIII di Borbone (padre del più famoso “Re Sole”), il marchese di Vauban.
Nel 1713 con il Trattato di Utrecht la Repubblica degli Escartons venne parzialmente smembrata: Briançon, Queyras rimasero nella federazione mentre gli altri tre territori vennero annessi al Ducato dei Savoia. La rivoluzione Francese del 1789 decretò la fine della Repubblica degli Escartons ma la città di Briançon continuò comunque a mantenere una certa importanza.
Grazie allo sfruttamento delle acque termali della zona venne dato un impulso allo sviluppo delle prime industrie per la lavorazione dei metalli, delle filature e concerie nel corso del 1800. Le prime industrie di queste zone sfruttavano infatti la forza dell’acqua per muovere i macchinari e non l’elettricità. Inoltre nelle miniere dei dintorni si estraeva l’antracite, il più antico tra i numerosi tipi di carbon fossile. L’estrazione mineraria perdurò fino alla metà del 1900. La zona godette quindi di un discreto benessere economico.
Tutto questo spiega anche la presenza di edifici di un certo pregio nella città di Briançon.
Tuttavia la città, per la sua particolare posizione, ricoprì da sempre un ruolo fondamentale per il transito delle merci e delle persone. Questo portò alla creazione dei numerosi forti sia in città che nei suoi dintorni a partire dal periodo del Re Sole con le fortezze progettate e fatte erigere dal Marchese Vauban che in epoche più recenti. Durante la prima e seconda guerra mondiale vennero eretti o ampliate costruzioni già esistenti come i forti dello Janus (2.540m) oppure quello terribile dell’Infernet sulla cima omonima a 2.380 metri di altitudine. Già solo il nome fa battere i denti
Briançon città fortificata
Dal 2008 la città francese di Briançon è inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco grazie alle fortificazioni fatte erigere da Sébastien Le Prestre de Vauban. In particolare a Briançon sono ben 7 i luoghi di Vauban inseriti tra i beni Unesco:
- il Forte des Têtes (spesso chiamato anche Forte des Troi Têtes), il forte delle tre teste
- il Forte des Salettes
- il Forte du Randouillet
- il Forte Dauphin
- il ponte d’Asfeld
- la cinta muraria che avvolge e protegge la città vecchia
- le opere di comunicazione e collegamento
Oltre che a Briançon, le fortificazioni di Vauban sono presenti in altre 11 località francesi e fanno tutte parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Sébastien Vauban è riconosciuto come il più grande ingegnere militare francese.
Vauban seppe sempre adattarsi alla conformazione del terreno ed ai dislivelli per la progettazione e realizzazione di queste fortezze. Secondo il suo pensiero era la costruzione a doversi adattare al terreno e non viceversa. Era un perfezionista e studiò sempre con estrema cura la disposizione di ciascuna fortezza prendendo in considerazione tutti gli eventuali rischi dovuti anche a fenomeni naturali come piene o frane, oltre che curare in modo maniacale l’aspetto prettamente difensivo. D’altronde Vauban aveva maturato esperienza anche come militare.
I Forti di Briançon sono ad esempio costruiti su quattro livelli differenti. Vauban progettò queste fortezze ma non ne vide la realizzazione perchè morì nel 1707 e la costruzione dei forti di Briançon venne iniziata solo nel 1713 sotto il suo successore.
Da vedere a Briançon
- Collegiata di Notre Dame (1703)
- Antica chiesa dei Cordeliers de Briançon con i suoi murales (fine XIV secolo)
- Centro d’arte contemporanea
- Maison du Parc national des Ecrins du Briançonnais
- Parco de la Schappe
- la città alta, i vari forti
Nei dintorni Briançon: cosa visitare
- Valle della Clarée (6 km)
- Casa-museo Faure-Vincent Dubois a Cervières (11 km)
- Museo d’arte sacra a Le Monêtier-les-Bains ( 14,5 km)
- Le miniere d’argento di L’Argentière-la-Bessée (16 km)
Curiosità
Maginot
Pietre a doppia faccia giglio e …. vicino a Rochilles