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Escursione al Lac de la Clarée, Lac Rond e Lac du Grand Ban

Escursione alle sorgenti ed ai tre laghi Clarée

L’escursione alle sorgenti della Clarée ed ai tre laghi (Lac de la Clarée, Lac Rond e Lac du Grand Ban) in Val Clarée è stata l’ultima che abbiamo effettuato durante le vacanze estive 2021 in Francia. Pur essendo un percorso nel complesso “facile”, ci ha dato molta soddisfazione perchè si svolge in scenari grandiosi. Ci siamo tenuti apposta questa meta per ultima per serbare un bel ricordo della Valle della Clarée prima del ritorno in Italia.

Dulcis in fundo: la giornata è stata fantastica anche dal punto di vista metereologico. A 2.500 metri l’aria era relativamente fresca ma il tepore dei raggi del sole ci ha comunque permesso di effettuare alcune soste per scattare delle foto. Perfino Daisy che che è piuttosto freddolosa non si è lamentata durante le pause.

Dopo aver fiancheggiato più e più volte il torrente della Clarée in queste vacanze mi era venuta voglia di scoprirne le sorgenti. Cercando così idee sulle escursioni da effettuare nella nostra seconda parte di vacanze a Montgenèvre e dintorni, mi ero imbattuta nel sito di un hotel de charme a Nèvache che consigliava questo itinerario dei tre laghi nell’alta Valle della Clarée. Dalla descrizione mi era sembrato perfetto per il mio scopo (vedere le sorgenti della Clarée) e soprattutto fattibile anche per il nostro cane, così me lo ero annotata sul taccuino.

Mappa Laval Lac Clarée
L’itinerario odierno: 1 Lac Clarée, 2 Lac Rond, 3 Lac du Grand Ban

L’escursione verso i tre laghi Lac de la Clarée, Lac Rond e Lac du Grand Ban si svolge nella parte più settentrionale della Val Clarée, a cavallo dei dipartimenti francesi delle Hautes-Alpes e della Savoia. In quella zona ci sono due laghi con il nome Rond: uno è vicino al Lac Long, quello che abbiamo invece scelto noi è posto tra il Lac Clarée ed il Lac du Grand Ban, ai piedi delle Aiguille Noire.

Pur alloggiando a Montgenèvre abbiamo impiegato un’ora per percorrere i 32km in auto ed arrivare al punto di partenza dell’escursione. Nonostante fossimo a fine agosto, complice forse il bel tempo e le temperature diurne abbastanza calde, c’erano ancora diversi turisti in Val Clarée. Al semaforo che regolamenta il passaggio veicolare dentro all’angusto abitato di Val-des-Près c’era coda e l’attesa è durata un po’. Inoltre sulla stretta D301T abbiamo dovuto rallentare spesso sia per la presenza di ciclisti che salivano a Laval che di alcuni veicoli in senso inverso. 

Itinerario Lac Clarée, Lac Rond de Rochilles e Lac du Grand Ban

Arriviamo poco prima delle 9 al parcheggio di Laval e, fortunatamente, riusciamo ancora a trovare un posticino in cui parcheggiare la Mini. Sinceramente non sono rimasti molti spazi, soprattutto in punti che non diano fastidio ad altri veicoli. Purtroppo, non essendo un parcheggio regolamentato, c’è chi parcheggia in maniera sconsiderata.

Arrivare presto al parcheggio di Laval in alta stagione è la miglior cosa, l’alternativa è usare la navetta (vedi Note più sotto).

Percorso verso sorgenti e lago Clarée
Panorama salendo verso il lago Clarée: una delle pozze intorbate e la cima Pointe des Blanchets

Oggi c’è una leggera brezza che soffia dal fondovalle verso di noi. Ci incamminiamo lungo lo sterrato che, uscendo dal parcheggio, punta verso il Refuge des Drayères ed i laghi Rond e Clarée. Al bivio successivo teniamo la destra anche se la palina mostra doppie indicazioni per il Refuge des Drayères. Andando verso sinistra si arriva al rifugio passando sulla riva destra (rive droite) del torrente Clarée. La nostra intenzione è però di percorrere quel sentiero al ritorno.

Lo sterrato sale in modo tranquillo verso il Refuge des Drayères fiancheggiando la riva sinistra del torrente, alcuni tratti sono più agevoli, altri invece pietrosi. Ci sono già alcune persone in cammino davanti a noi ed altre le vediamo in lontananza. Sulla sinistra si stagliano la Crête de Moutouze (2.862m), Pointe des Cerces (3.097m), Roches de Crépin (2.942m) ed il tipico triangolo del Pain de Sucre (2.645m). Il panorama è molto piacevole.

Alcune cime in alta Valle Clarée
Le 4 cime che si notano a sinistra poco dopo il parcheggio di Laval

Evitiamo la deviazione per il Lac des Beraudes e, successivamente, quella a destra per il Lac Long e proseguiamo sullo sterrato principale. C’è un po’ di gente che cammina ma nessuno in bicicletta e decidiamo di liberare Daisy in modo che possa annusare tranquillamente senza dover per forza stare attaccata a noi.

Qualcosa ad un certo punto le fa però accendere una lampadina nel cervello (forse l’istinto da segugio) ed inizia a camminare sempre più velocemente. La richiamiamo più volte ma, complice anche il vento contrario, non mi sente o forse finge di non sentire. Agito il contenitore con i suoi snack, lei  torna un attimo verso di noi ma improvvisamente si gira e prosegue decisa in direzione di un gruppetto di casupole a breve distanza dal rifugio senza mai più fermarsi o voltarsi verso di noi. In quel preciso istante mi sembra di avere un levriero anzichè un segugio tanto veloce sta galoppando.

Aumentiamo l’andatura anche perchè non è chiaro cosa la segugia abbia visto o deciso di combinare. Fortunatamente la vallata è molto aperta e riusciamo a scorgerla anche da lontano. Vicino ad una costruzione ci sono alcune persone ferme intente a fare uno spuntino o controllare il percorso mentre altre salgono su un sentiero a destra. La nostra paura è che, essendo un cane estremamente socievole, si accodi a qualche gruppo di persone od abbia visto qualche cane con cui giocare. Daisy ha il dispositivo localizzatore Tractive e possiamo monitorarla sul cellulare ma preferisco comunque non perderla di vista.

Escursione ai laghi Clarée, Rond, Grand Ban
Oltrepassato il parcheggio di Laval seguiamo il percorso a destra in direzione Refuge des Drayères

Dato che la segugia non accenna minimamente a ritornare verso di noi ma continua a gironzolare in quel punto ci fermiamo e proviamo la carta del tornare indietro sperando che lei si accorga di noi e ci raggiunga. Dopo oltre 10 minuti che sono sembrati un’eternità la segugia arriva da noi tutta trafelata. La leghiamo subito con il guinzaglio allungabile e basta avventure in solitaria per un po’.

Non siamo riusciti a capire cosa l’abbia spinta ad allontanarsi così velocemente e a non considerarci più.

Riprendiamo il cammino fino ad arrivare nelle vicinanze del Refuge des Drayères. Passiamo sul ponticello Pont de Pierre (2.067m) che sovrasta il torrente De Brune e, alla palina omonima, seguiamo il percorso a sinistra in direzione Lac de la Clarée. Tenendo invece la destra si sale al Col des Muandes ed al Monte Thabor. Il prossimo anno proveremo sicuramente quest’altro giro, sempre che sia fattibile con il cane. Quel giorno la maggior parte degli escursionisti si dirige verso quella direzione anzichè quella da noi intrapresa verso i laghi.

Passando vicino al Refuge des Drayères Daisy cerca di farci capire che preferirebbe andare verso il rifugio. A noi viene il dubbio che lei avesse sentito qualche profumo uscire dalla cucina del rifugio e che quindi si fosse lanciata in quella direzione per quel motivo. Dopo un po’ di tira e molla riusciamo a convincere Daisy che al rifugio ci fermeremo più tardi, prima dobbiamo raggiungere i tre laghi dell’alta Valle della Clarée.

Lo sterrato che continua a seguire la sinistra orografica del torrente Clarée diventa gradualmente una classica mulattiera di montagna ed inizia a salire in modo più deciso rispetto al primo pezzo. Man mano che saliamo il corso del torrente Clarée diventa sempre più piccolo.

Salita ai laghi Clarée, Rond e Grand Ban
Alcuni lastroni in pietra sostituiscono il classico sentiero

Ad un certo punto il sentiero lascia il posto ad una serie di lastroni in pietra, fortunatamente sono asciutti e non si scivola. Sulla sinistra si notano anche un paio di laghetti intorbati. Più avanti attraversiamo anche un’ampia zona umida ma c’è una sorta di guado con grosse pietre e non ci bagniamo.

Subito dopo il percorso si inerpica tra le rocce prendendo rapidamente quota. Ci sono un paio di punti in cui Andrea aiuta il cane a salire sulle pietre più alte prendendolo per la maniglia della pettorina. In questo punto preferiamo però liberarla di nuovo in modo che possa scegliere lei il percorso più agevole per salire.

Arrivando in prossimità del primo dei tre laghi sentiamo un gruppo di italiani ridere e parlare piuttosto forte e preferiamo legare nuovamente il cane, anche per evitare che gli vada incontro a spron battuto.

Daisy è molto buona sia con le persone che con tutti i cani ma vedersi arrivare addosso un segugio di oltre 30kg, anche se festante, potrebbe non essere gradito a tutti. Soprattutto in caso di sosta pranzo.

Lac Clarée
Il Lac Clarée da dove nasce l’omonimo torrente e che da il nome alla splendida vallata

Il Lac de la Clarée è situato in un bel contesto e da qui nasce il torrente omonimo. E’ circondato dalle cime delle Aiguille Noire e della Pointe des Blanchets (2.953m) che appartengono al Massif des Cerces. Quello della Clarée è il più piccolo dei tre laghi che visiteremo oggi ma ha un magnifico colore turchese. Sostiamo brevemente sulle sue sponde per abbeverare Daisy e per scattare alcune foto. In un paio di punti ci sono ancora tracce di neve.

Alle spalle del lago sullo sperone roccioso del Seuil de Rochilles si notano alcuni resti di fortificazioni che formano quasi un tutt’uno con la roccia. I fanti costretti a presidiare questi luoghi devono aver passato lunghi periodi di isolamento, oltre che costretti a sopportare temperature estreme. Il Lac de la Clarée è situato a 2.433 metri e quelle fortificazioni penso siano intorno ai 2.500m.

Dopo la pausa proseguiamo sul sentiero che s’inerpica brevemente sulle rocce. Incrociamo alcuni appassionati di MTB muscolare che stanno scendendo in sella alle bici e, visto che il sentiero non è largo e presenta alcuni salti, ci spostiamo su un lato e li lasciamo passare.

Lac Rond de Rochilles
Il lago Rond des Rochilles (2.455m): sullo sfondo le Crête des Muandes e des Gardioles, sulla destra si nota il sentiero che abbiamo percorso

Dopo pochi minuti raggiungiamo il secondo lago, il Lac Rond des Rochilles (2.455m). Oltre che molto più ampio del precedente, è situato in una vallata molto aperta. In realtà questo è il più vasto dei tre laghi che vedremo oggi. Da queste parti passava l’antico confine che separava il Regno di Sardegna da quello di Francia.

Proseguiamo sulla riva sinistra del lago. In alcuni tratti il percorso è caratterizzato da alcune pietre squadrate che, inizialmente, penso facciano parte di una vecchia strada militare magari legata alle fortificazioni viste poco prima. In realtà, la sera, leggendo alcune notizie su un sito francese, scopro che il lastricato in pietra è quello che rimane di un’antica strada romana che univa la Val Clarée alla Val Maurienne nella Savoia.

La presenza dei resti della strada di epoca romana e le roccaforti sul Col des Rochilles testimoniano come, già in passato, queste zone fossero percorse da persone anche se con scopi decisamente differenti da quelli degli attuali fruitori.

Anche al Lac Rond des Rochillles ne approfittiamo per fare una breve sosta e scattare alcune foto ricordo. Proseguiamo poi verso ovest lungo la mulattiera in falsopiano che conduce, dopo pochi minuti, al Lac de Grand Ban (2.470m).

Questo però è il lago che mi ha impressionato meno, complice anche il fatto che le acque si sono ritirate. Scattiamo una foto con Daisy vicino alla palina che riporta la quota di 2.470 metri, penso che questo sia stato il punto più alto di sempre raggiunto con il cane. Il mio suggerimento è di continuare ancora per circa 400 metri lungo il sentiero in lieve salita che giunge al Col des Rochilles (2.496m) dal quale si gode una bella vista panoramica sul lago e sulle montagne della zona.

Dal col de Rochilles si dipartono numerosi altri itinerari verso il rifugio incustodito du Camp des Rochilles e l’Auberge de Plan Lachat ma anche verso il Col des Cerces e l’omonimo lago. Quest’ultimo percorso non è però alla portata di tutti.

Lac du Grand Ban
Il lago di Grand Ban (2.470m)

Dopo una breve pausa sulle sponde del Lac du Grand Ban ritorniamo al Refuge des Drayères tramite lo stesso percorso dell’andata. Nell’ultimo tratto Daisy tira al guinzaglio facendoci capire che gradirebbe tanto fare una sosta al rifugio.

C’e un po’ di gente a pranzare nel dehor ma troviamo ancora un tavolo libero e riparato da un grosso ombrellone, posto ideale per il cane. Qui consumiamo un gustoso pranzo con pietanze tipiche delle Hautes-Alpes e l’immancabile fromage blanc avec framboises come dessert. Per fortuna avevo messo nello zaino uno snack per Daisy che l’ha tenuta impegnata a rosicchiare per un po’ di tempo. La passeggiata dal parcheggio di Laval fino al Refuge des Drayères è molto semplice ed in lieve salita e molte famiglie ne approfittano per venire a pranzare in questo rifugio e poi riposarsi sui prati attorno.

Il Rifugio Drayères è un buon punto di appoggio per raggiungere altri rifugi della zona come ad esempio il Refuge des Aiguilles d’Arves, il Refuge du Pic du Mas de la Grave ed il recente Refuge du Galibier. E’ aperto sia in estate che in inverno, sul sito trovate tutte le informazioni necessarie.

Dopo la sosta pranzo, poco sotto il Refuge des Drayères, imbocchiamo uno stretto sentiero sulla destra. Guadiamo il torrente Clarée che in quel punto è molto basso ed abbastanza stretto e poi proseguiamo lungo il sentierino che costeggia la destra orografica del torrente. Poco dopo Daisy ha modo di ritrovare un bell’esemplare di segugio italiano di Firenze che avevamo già incontrato al rifugio. Lasciamo che i due cani giochino un po’ sul prato.

Il percorso sulla riva destra della Clarée si svolge a mezzacosta e si snoda in alcuni saliscendi tra boschi di larici e pascoli. In un punto guadiamo nuovamente il torrente della Clarée (l’alternativa è passare sopra ad un paio di tronchi) e poi arriviamo alla palina Pont du Moutet (2.030m). Da qui raggiungiamo in breve il parcheggio di Laval. L’itinerario sulla riva destra del torrente Clarée è un po’ più lungo ma anche più caratteristico rispetto a quello effettuato al mattino sul lato opposto. Anche la nostra segugia lo ha apprezzato maggiormente.

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Dati tecnici dell’itinerario dei tre laghi

  • Partenza: parcheggio di Laval, 2.030m
  • Tappe intermedie: Lac de la Clarée, Lac Rond de le Rochilles, Lac du Grand Ban, Refuge Drayères
  • Arrivo: parcheggio di Laval, 2.030m
  • Tipologia escursione: giro ad anello
  • Lunghezza totale percorso: circa 14 km
  • Ascesa complessiva: 456m (altitudine cumulativa)
  • Tempo percorrenza: circa 5,5 ore
  • Difficoltà: E (escursionistico)
  • Segnavia: ci sono alcuni segni bianchi/rossi orizzontali sulle pietre, rispetto ad altri itinerari non abbiamo mai avuto difficoltà a seguire il percorso; le paline sono ben visibili e posizionate agli incroci principali
  • Carta/mappe: Carta topografica ed escursionistica IGN 3535OT (Névache – Mont Thabor), scala 1:25.000
  • Note: consiglio abbigliamento e calzature adeguati alle escursioni in montagna e di verificare le condizioni meteo prima di partire
  • Disclaimer: https://giringiro.eu/utility/disclaimer-dichiarazione-di-non-responsabilita/

Traccia GPX

Sul mio spazio Wikiloc potete visionare e/o scaricare la traccia GPX per orientarvi:

Escursione verso laghi Clarée
Lo sterrato che da Laval sale verso il Refuge des Drayères

Note

  • In estate una parte delle strade dipartimentali D994G e D301T nella Valle della Clarée vengono chiuse ai veicoli tra Roubion e Laval dalle ore 9 alle 16, ossia nel senso di salita verso il fondovalle. L’orario di chiusura varia leggermente di anno in anno, idem per il periodo. Solitamente cade nel periodo di maggior affluenza turistica tra la metà di luglio ed il 20 di agosto. Sul sito dell’Ufficio Turistico della Valle della Clarée è indicato annualmente il periodo di chiusura delle due strade.
    Arrivando dopo le 9 è possibile lasciare l’auto in un grande parcheggio libero a Roubion e da li proseguire verso l’alta valle Clarée con la navetta a pagamento. Gli autobus effettuano fermate a Névache Ville-Haute, Fontcouverte ed infine al parcheggio di Laval.
    La discesa dei veicoli a motore tra Laval e Roubion invece è sempre consentita e non subisce alcuna limitazione.
  • Durante il percorso oltre che nel torrente principale della Clarée e nei tre laghi è possibile abbeverare il cane in numerosi punti, sono numerosi i piccoli e rigogliosi ruscelli che si incrociano lungo il cammino. Noi come di consueto abbiamo comunque portato un litro d’acqua per Daisy ed una ciotola per abbeverarla. In alcuni punti il percorso potrebbe non essere adatto a cani di piccola taglia o comunque non allenati alle lunghe camminate su sentieri di montagna con ciotoli.
Escursione in Val Clarée
Camminando lungo il sentiero sulla riva destra della Clarée

Come arrivare a Laval dall’Italia

  • Percorrere l’autostrada A32 fino all’uscita 9 (Oulx Circonvallazione). Da qui raggiungere Bardonecchia e poi proseguire verso Melezet e poi verso il Colle della Scala (in francese Col de l’Échelle) posto a 1.762m. Dal colle scendere in direzione di Névache e raggiungere il parcheggio di Laval. Il Col de l’Échelle è percorribile solo da maggio a novembre (neve permettendo) con autovetture o piccoli furgoni.
  • In alternativa è possibile raggiungere Névache ed il parcheggio di Laval passando dal Colle di Monginevro. Da qui scendere in direzione di Briançon sulla strada nazionale N94 e seguire indicazioni per la Vallée de la Clarée (strade D994G e poi D301T).

In conclusione

L’itinerario che raggiunge le sorgenti della Clarée ed i tre laghi è molto piacevole e si snoda tra notevoli bellezze naturali ed in un ambiente alpino meraviglioso. Consiglio di tenerlo a mente per un’escursione in questa vallata.

Temo però che nelle settimane centrali di agosto quest’escursione possa essere piuttosto gettonata  perchè non particolarmente complessa.

Per le famiglie con bambini piccoli è più indicato effettuare il tranquillo percorso dal parcheggio fino al Refuge Drayères sulla strada sterrata in leggera pendenza. La strada sulla sinistra orografica della Clarée non è comunque adatta a passeggini o carrozzine, meglio optare per lo zaino portabimbi. Nel tratto successivo abbiamo trovato alcune famiglie con bambini al seguito.

Link utili

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright GIRINGIRO

2 commenti su “Escursione al Lac de la Clarée, Lac Rond e Lac du Grand Ban”

  1. Un articolo con tantissime indicazioni, da fare venire subiti voglia di andarci!

    Il dubbio su ciò che può essere accaduto alla segugia, lo avete poi chiarito?

    Ciao! Mimì

    1. Penso abbia fiutato la presenza di qualche cane ed abbia cercato di raggiungerlo, il fatto che il vento arrivasse in senso opposto a noi e che abbia mascherato le nostre voci ed i nostri richiami ha complicato le cose. Purtroppo con i segugi capita che vadano dietro al loro enorme naso, poi tornano. Il fatto è che il “poi” mi fa stare in ansia ed a volte può essere anche un tempo molto lungo

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