Ogni anno, a fine stagione, cerco di definire quella che è stata a mio modesto avviso la più bella escursione dell’estate. Quest’anno, complice anche il fatto che abbiamo spezzato la vacanza in montagna in Francia in due parti (una a luglio e l’altra ad agosto), mi è stato difficile selezionare la più bella ed almeno tre mi sono rimaste nel cuore.
L’escursione da Névache al Refuge Buffère rientra tra quelle che mi hanno maggiormente entusiasmata. Non è stata particolarmente lunga ed impegnativa, a parte alcuni tratti della salita verso il bivio per il Lac du Cristol ma l’ho gradita molto per i bei panorami, alcune fioriture di rododendri ancora visibili e la varietà del percorso.
Avevo già notato le indicazioni per il Refuge Buffère in occasione di altre escursioni in zona ed il suo nome mi aveva sempre attirato, finalmente quest’estate sono riuscita ad andare a vederlo. Il panorama sia lungo l’tinerario di andata sul sentiero Côte Rouge che una volta arrivati al Rifugio è spettacolare. Da lassù si gode una magnifica visuale sulle principali cime che chiudono l’Alta Valle della Clarée: Aiguille Noire, Pointe de la Rochachille, Rochers du Lau, Pointe de Nevache e molte altre. Sono tutte cime sopra i 2.700 metri che separano il dipartimento delle Hautes Alpes da quello della Savoia.
Névache e Buffère: entrambi i nomi li trovo poetici e musicali allo stesso tempo. L’anello escursionistico non ha fatto altro che confermare questa sensazione, siamo transitati in solitari ambienti naturali pieni di poesia lasciandoci guidare dalla musica dei ruscelli minori e della Clarée.
Descrizione dell’itinerario
Abbiamo provato questo itinerario il 21 agosto, quindi il primo giorno in cui si poteva nuovamente arrivare a Névache Ville Haute con l’auto. Partendo relativamente presto dalla casa di Montgenèvre siamo riusciti a trovare ancora alcuni posti liberi nel parcheggio di Névache che è situato vicino all’Ufficio del Turismo. Pensavo che dopo ferragosto molti turisti se ne sarebbero andati ma nella settimana dal 21 al 28 agosto ne abbiamo trovati parecchi e di varie nazionalità.
Anche quest’anno la montagna francese ha riscosso parecchio successo tra i vacanzieri.
Attraversiamo il grazioso borgo di Nevache che a quell’ora non è ancora stato preso d’assalto dai turisti e, vicino alla facciata dell’antica Chiesa di Saint Marcellin, imbocchiamo la Rue de l’Outre. Proseguiamo sull’omonimo ponte che sovrasta il torrente Clarée e, subito dopo, teniamo la destra e seguiamo le indicazioni per Lac de Cristol e Refuge de Buffère.
Percorsi circa 300 metri troviamo un’altra palina (Chirouzes) che ci indica la nuova direzione da seguire per arrivare al Refuge de Buffère par Côte Rouge. Il percorso che si snoda nel Vallon du Cristol inizia a salire dapprima in modo graduale poi via via più ripidamente nel bosco. Diversi tornanti tra la vegetazione ci fanno prendere celermente quota e dopo circa 2 chilometri in salita arriviamo alla palina successiva “Passerelle de Cristol”. Il tratto nel bosco è bello ed abbastanza ombreggiato ma quel giorno c’è afa perchè il tasso di umidità è piuttosto elevato. I punti più freschi sono quelli in cui il sentiero passa in prossimità del torrente Cristol.
Daisy, come di consueto, ogni volta che il sentiero arriva vicino al torrente ne approfitta per bere. Beve poco ma assaggia l’acqua in più punti, è una sua caratteristica.
Dal Pont de l’Outre fino alla palina denominata “Passerelle de Cristol” situata a 2.092 metri è il tratto più faticoso dell’intero giro perchè in soli 2,4 km si sale fin quasi alla quota massima dell’escursione. Noi abbiamo preferito percorrere questo anello in senso orario per poter effettuare il tratto più ripido all’andata; nulla vieta di percorrerlo in senso antiorario e salire al rifugio in maniera più graduale.
In prossimità del ruscello Cristol, alla quota di 2.092 metri, troviamo la palina “Passerelle de Cristol”. Nelle sue vicinanze c’è un ponticello in legno che oltrepassa il torrente. Ne approfittiamo per fare una breve sosta ed abbeverare il cane presso il ruscello. Daisy adora bere l’acqua fresca dei ruscelli di montagna ma si guarda bene dal finirci dentro, sta molto attenta anche solo a bagnarsi i piedi.
Ritorniamo alla palina e seguiamo le indicazioni per il Refuge de Buffère par Côte Rouge. Da qui inizia la parte dell’itinerario che mi ha notevolmente entusiasmata e costretta a fermarmi più volte per scattare delle fotografie e contemplare il panorama.
Il sentiero “Côte Rouge” è più stretto di quello percorso in precedenza e si snoda in falsopiano per circa 2,5km. In realtà è un continuo saliscendi tra la bassa vegetazione ed alcuni tratti pietrosi ma le salite e le discese sono brevi e poco pendenti. Gli scorci sulle montagne della zona e sul fondovalle che si godono dal sentiero sono impagabili, sembra più una balconata con affaccio verso il fondovalle e le cime della zona. Passiamo in mezzo a numerosi cespugli di rododendri, alcuni dei quali sono ancora parzialmente fioriti. Non oso immaginare lo spettacolo nel periodo di maggiore fioritura di questi arbusti.
A parte un gruppo di quattro giovani che hanno un passo decisamente più rapido del nostro ed una famiglia con due ragazzini, non troviamo altre persone in quel tratto e questo contribuisce ad aumentare il piacere di ritrovarsi immersi in una natura incontaminata e spettacolare. La Valle della Clarée mi piace proprio per questo e per la notevole varietà di percorsi.
In alcuni tratti sulle pietre non è facile individuare il percorso ma, fortunatamente, si intravedono degli ometti di pietra che aiutano nell’orientamento.
Alla palina successiva (Chalets de Buffère) svoltiamo a sinistra e, dopo una breve salita, arriviamo all’incantevole Refuge Buffère. Il rifugio è situato in magnifica posizione nell’omonimo vallone. E’ una calda giornata di sole, ci accomodiamo in un tavolo nella terrazza e consumiamo un buon pasto sotto il vigile sguardo della nostra segugia. Daisy è un po’ stanca ma fintanto che ci vede mangiare ci tiene d’occhio, sia mai che non caschi qualcosa di buono per terra!
Terminato il pasto ci godiamo un po’ la tranquillità del posto e la bellezza del panorama sdraiandoci sul prato in prossimità della chiesetta di Saint Ignace alle spalle del Refuge Buffère. Daisy ne approfitta allora per schiacciare un pisolino.
Il Refuge de Buffère non è solo un punto di arrivo ma anche di partenza per numerose altre escursioni, dietro alla chiesetta ci sono alcune indicazioni. Si può andare per esempio al Col de Buffère (2.427m), al Lac de Privé (2.304m) dove è facile vedere marmotte e camosci. Al rifugio potete ricevere le informazioni necessarie per effettuare altre escursioni.
Nel primo pomeriggio, cambiamo l’acqua nella bottiglia di Daisy presso la fontana del rifugio e poi scendiamo a valle seguendo le indicazioni per Pont du Rately / Névache. La strada bianca Les Granges scende dolcemente nel Vallone de Buffère poi, all’altezza di un paio di costruzioni (Le Serre), si addentra nel bosco scendendo più ripidamente rispetto al primo tratto. Alla palina “La Gardiole” a 1.850 metri svoltiamo a destra e seguiamo le indicazioni per il paese di Névache.
In breve ci ritroviamo sull’itinerario che abbiamo già percorso varie volte che fiancheggia la sponda destra del torrente della Clarée e che collega Fontcouverte a Névache. Passiamo nelle vicinanze della Cascata de Débaret che è meno famosa di quella di Fontcouverte ma comunque bella da vedere. Proseguendo sul sentiero ritorniamo a Névache, chiudendo così l’anello. Questo ultimo pezzo di sentiero è piuttosto frequentato, incontriamo diverse famiglie con bambini ma anche alcuni appassionati di MTB.
Al pomeriggio Névache è decisamente più movimentata di quando l’avevamo vista in mattinata. Nei dehor dei locali non c’è più un posto libero ed anche nelle vie del paese c’è molta gente che gira.
D’altronde il paese è molto grazioso con le sue antiche case, i fienili, i locali ricavati in edifici pittoreschi. Il fatto di aver mantenuto nel tempo l’integrità del borgo antico è sicuramente un valore aggiunto non indifferente.
Annotazioni
- In estate nel periodo di alta stagione la strada D301T che da Névache risale l’Alta Valle della Clarée fino a Laval viene chiusa nel senso di salita a Roubion per limitare i rumori e l’inquinamento. Quest’estate la carrozzabile è stata chiusa dal 12 luglio al 20 agosto dalle 8 alle 16. Solamente i residenti e gli aventi diritto non rientrano in questo blocco del traffico. A Roubion viene allestito un checkpoint e le auto dei turisti vengono dirottate in un’enorme parcheggio gratuito allestito in un campo. Da lì partono le navette a pagamento che fermano a Névache V.H., Fontcouverte e Laval. Nell’arco della giornata si effettuano molte corse ma negli orari di punta si creano lunghe code per accedere alla navetta in partenza. Il costo del biglietto per ogni singola corsa è di 4 euro per adulto e 2,5 euro per i bambini da 6 a 11 anni, sotto i 6 anni non si paga. Il giornaliero per adulti costa 6 euro e 3,5 euro quello per i bambini 6-11 anni. Ci sono sconti ed agevolazioni per l’acquisto di biglietti di andata e ritorno, carnet da 10 corse oppure per le famiglie. I biglietti sono acquistabili presso la cassa in prossimità del parcheggio. I cani sono ammessi sulla navetta purchè tenuti al guinzaglio e dotati di museruola. L’alternativa alla navetta è incamminarsi a piedi sul sentiero che passa nel camping e poi fiancheggia il torrente Clarée ed arriva a Névache Ville Basse e Ville Haute.
In tutto il periodo di vacanza siamo andati diverse volte a Névache ma non abbiamo mai preso la navetta ed abbiamo preferito allungare leggermente il percorso ma effettuarlo a piedi. - Il Refuge Buffère apre in estate tra metà giugno e metà settembre. E’ aperto anche nella stagione invernale tra il 27 dicembre e la metà di aprile. In inverno può essere raggiunto con le racchette da neve oppure con gli sci da alpinismo. Tuttavia il percorso estivo che vi ho appena descritto non può essere effettuato in inverno perchè il tratto denominato Côte Rouge è chiuso ed il sentiero che fiancheggia la Clarée è a rischio frane e valanghe. Nella stagione invernale da Névache occorre dunque arrivare al Pont du Rately tramite la strada asfaltata carrozzabile e da qui salire al Refuge Buffère con gli sci o le ciaspole, consiglio di contattare preventivamente il rifugio per telefono prima di avventurarsi lassù.
Percorso del Refuge Buffère con i bambini
L’anello non è adatto ad essere effettuato con il passeggino, per i bambini piccoli è necessario optare per uno zaino portabimbi. Per quanto riguarda quelli più grandi, ne abbiamo incontrati alcuni soprattutto nel tratto meno ripido ossia quello che abbiamo percorso dopo la sosta al rifugio.
Itinerario da Névache al Refuge Buffère con il cane
Daisy non ha avuto problemi ad effettuarlo, anche nei tratti con le pietre non ha fatto fatica e non è stato necessario aiutarla. All’andata dalla palina “Chirouzes” fino a “Chalets de Buffère” l’abbiamo lasciata libera perchè abbiamo incrociato ben poche persone e nessun cane. Al rientro invece c’erano delle MTB ma anche più persone e qualche cane ed abbiamo preferito tenerla al guinzaglio.
Non è assolutamente aggressiva né con le femmine né con i maschi anche nel caso in cui le abbaino, è molto socievole ma anche un po’ esuberante e quando ci sono le bici ho paura che possa farsi male o far cadere qualcuno.
Durante tutto l’itinerario è stato facile reperire acqua per abbeverarla. Avevamo comunque portato la solita bottiglia da 1,5lt con noi ma non l’abbiamo usata perché Daisy ha bevuto più volte nel ruscello Cristol, alla fontana del rifugio e poi nella Clarée. Per riuscire a pranzare in santa pace avevo portato nello zaino il solito snack che la tiene impegnata per almeno mezz’ora. Come da consuetudine è comunque riuscita lo stesso ad impietosire Andrea e a farsi dare un paio di bocconi.
Dati tecnici dell’itinerario
- Partenza: Névache, 1.607m
- Tappe intermedie: Refuge de Buffère, 2.076m
- Arrivo: Névache, 1.607m
- Tipologia escursione: giro ad anello
- Lunghezza totale percorso: circa 10 km
- Ascesa complessiva: 628m (altitudine cumulativa)
- Tempo percorrenza: circa 4,5 ore
- Difficoltà: E (escursionistico)
- Segnavia: ogni tanto si nota qualche segno bianco/rosso orizzontale ma ce ne sono pochi tuttavia in alcuni punti sono stati posizionati gli ometti di pietra che aiutano nell’orientamento; le paline sono invece ben visibili ma poste solo nelle intersezioni
- Carta/mappe: Carta topografica ed escursionistica IGN 3535OT, scala 1:25.000
- Note: consiglio abbigliamento e calzature adeguati alle escursioni in montagna e di verificare le condizioni meteo prima di partire, le racchette telescopiche possono essere d’aiuto
- Disclaimer: https://giringiro.eu/utility/disclaimer-dichiarazione-di-non-responsabilita/
Traccia GPS
Sul mio spazio Wikiloc ho caricato la traccia del percorso che potete visualizzare e/o scaricare liberamente tramite questo link
Link utili
- Ufficio Turismo Névache e Valle della Clarée: https://www.claree-tourisme.fr/
- Meteo France: https://meteofrance.com/previsions-meteo-france/montgenevre/05100
- Meteo France (montagna): https://meteofrance.com/meteo-montagne
- Refuge Buffère: https://www.facebook.com/RefugeBuffere/
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Che bel resoconto dettagliato dell’escursione che hai fatto in Francia! Ho particolarmente apprezzato il cenno a se portare o no i bimbi piccoli con il passeggino o zaino, molte volte non è specificato ed è veramente difficile capire se è un’escursione adatta o meno anche ai piccolini!
Che bella idea fare un resoconto dei viaggi fatti , in effetti è un bellissimo itinerario che permette uno stretto contatto con la natura e panorami mozzafiato