Da qualche settimana Daisy, la mia dirompente segugia Gascon Saintongeois, mi stava mandando messaggi subliminali del tipo “perchè diavolo non scrivi qualcosa sul blog a proposito di vacanze a sei zampe?”, “perchè non dai qualche idea su dove trascorrere le ferie con il cane“?
Non avendo un così grande numero di esperienze vacanziere con lei da condividere sul blog e per non far aumentare il suo smisurato ego parlando esclusivamente delle nostre gite, ho pensato bene di chiedere aiuto alle TBI.
Chi sono le TBI? Le Travel Blogger Italiane, la community al femminile fondata da Paola Bertoni che riunisce un gran numero di travel blogger italiane.
Ne ho così parlato sul gruppo a fine settembre. Annalisa Spinosa, Stefania Ferri e Teresa Torsello si sono fatte avanti per mandarmi i loro contributi sul viaggiare felici con il proprio amico a quattro zampe. Così è nato questo articolo su tre diverse esperienze di vacanza a 6 o più zampe:
- Annalisa e Whisky del blog Tre Valigie ci racconteranno della loro vacanza presso le meravigliose Cascate delle Marmore in Umbria
- Stefania e Giotto del blog Travelife, invece, ci delizieranno con le loro esperienze escursionistiche in Trentino
- infine Teresa e la dolce Ashanti del blog Nonni Avventura narreranno la loro vacanza in tenda in Bretagna e Normandia
Tre diverse mete ed esperienze, accumunate dalla passione per i viaggi e le avventure e dall’amore verso i propri amici a quattro zampe.
In fondo al post, Daisy la mia segugia prezzemolina, vi racconterà qualcosa della nostra estate a 10 zampe (le sue, le mie ed ho aggiunto anche quelle del marito).
La Cascata delle Marmore con gli amici a quattro zampe
Contributo di: Annalisa del blog Tre Valigie
Una delle esperienze più divertenti fatte in viaggio con il nostro cane Whisky è stata la visita alle Cascate delle Marmore, durante un road trip in Umbria.
Le Cascate delle Marmore sono tra le più suggestive e famose cascate d’Italia. Situate nella Valnerina, a poca distanza da Terni e Spoleto , sono considerate tra le più alte d’Europa e sono da considerare uno dei siti naturali più coinvolgenti da poter visitare con il tuo cucciolo. Puoi infatti portarlo nel parco, ma condotto al guinzaglio e con museruola al seguito, non necessariamente indossata se il cane non ha problemi di socializzazione. Obbligatoria è anche la paletta e il sacchetto per raccogliere eventuali deiezioni.
E’ davvero molto suggestivo passeggiare con il cane tra i sentieri delle Cascate delle Marmore. Tra deliziose piante profumate e zampilli d’acqua ghiacciata si raggiungono straordinari belvedere, dove con un po di fortuna è possibile assistere a strabilianti arcobaleni. Il parco si estende su un area di 2000 ettari e i sentieri escursionistici sono immersi nella natura umbra, che si manifesta in tutto il suo splendore.
Si può accedere alle Cascate delle Marmore sia dal Belvedere Inferiore che dal Belvedere Superiore. Noi siamo entrati dal Belvedere Superiore, in modo tale da fare il percorso in discesa. Avendo una bimba di 5 anni ed un cucciolo di cane è stata la scelta migliore e meno faticosa. Ma mi sarebbe piaciuto anche aspettare l’apertura dei getti delle cascate al belvedere inferiore, e poi stancare Whisky in salita. Le cascate infatti non sono in continuo scorrimento, ma hanno orari ben precisi di accensione.
Consigli utili
Prima di inoltrarti tra i sentieri delle Cascate delle Marmore, organizzati per passare l’intera giornata all’aperto. Ti consiglio di indossare un impermeabile, e di metterne uno anche al tuo cane. Lungo il percorso spesso ci si bagna. Porta una bella scorta d’acqua sia per te che per lui, con eventuale ciotola da viaggio. Organizzati per un pranzo al sacco, e con qualche snack per il tuo amico a quattro zampe. I bar sono solo alle due entrate, con rispettivi wc. Quindi ricordati di fare pipì prima di cominciare il percorso. Porta con te delle salviette umide per pulire le zampe al tuo cucciolo appena terminata l’escursione. Saranno sicuramente molto sporche di fango. Porta anche per te un paio di calzini e di scarpe di ricambio.
Il costo del biglietto è di 10,00 euro a persona. Per i bambini è ridotto a 7.00 euro. Il tuo cane entra gratis!
In vacanza in Trentino con il cane Giotto
Contributo di Stefania del blog Travelife
Il mio cagnolino, un meticcio di 7 anni, di nome Giotto, ama il mare. Nato in Abruzzo, fin da piccolo è abituato a scorribande invernali sulle spiagge, in cerca di resti di cibo, di nuovi amici e di una bella boccata sana di iodio.
Quando ho deciso di organizzare una vacanza per lui e con lui in Trentino non sapevo che sarebbe stato il regalo più grande che potessi fare ad entrambi. Ed è per questo che ormai da 2 anni in estate siamo ospiti delle Dolomiti, dei laghi di montagna, dei boschi e siamo i protagonisti di trekking emozionanti immersi nella natura.
Io e mio marito ci siamo promessi che cercheremo ogni anno di passare un periodo in Trentino o comunque in montagna con il nostro Giotto. Sono esperienze che vogliamo vivere il più possibile, quasi estatiche e lo sono proprio per tutta la famiglia al completo.
Immersi nel verde, respirando aria pura, con un cane che saltella di felicità dimostrando ad ogni passo la sua gioia, gratitudine e riconoscenza, sono per noi esperienze commoventi e di grandissimo valore. Ci fanno capire meglio le necessità del nostro cane e ci riconnettono anche noi stessi e con le nostre esigenze più autentiche e più vere.
Fondersi nella natura con Giotto è la cosa più vicina alla magia ed alla beatitudine che conosco e scusatemi se sembro esagerare, ma credo sia un’emozione comune a molte persone che condividono il viaggio con il proprio amico a 4 zampe.
Si sviluppa un’empatia ancora più profonda da entrambe le parti e si riesce ad instaurare un dialogo ancora più intenso ed amorevole.
Trentino: sentirsi benvenuti con il cane
Il Trentino è una regione molto dog friendly ed ammetto che ho riscontrato davvero pochissimi inconvenienti o ostacoli nel mio viaggio.
In quasi tutti i ristoranti i cani sono accettati ed hanno anche un trattamento molto apprezzabile, alcuni all’arrivo si preoccupano di portare la ciotola dell’acqua per il cane.
Praticamente in tutti i sentieri i cani sono ammessi ed anche nella maggior parte dei laghi, anche le persone che si incontrano in queste zone (turisti come noi) sono molto amichevoli con i cani.
Nell’unica funivia che ho preso i cani erano ammessi e non è stato nemmeno necessario far indossare la museruola al cane (che comunque è normalmente obbligatoria)
Nei rifugi, nei bar ed hotel Giotto è stato sempre ammesso senza alcuna limitazione o regola particolare, a parte il buon senso, di cui per fortuna è dotata l’intera famiglia.
Unico piccolo ostacolo nella vacanza in Trentino è stata al lago di Molveno in cui in una zona verde non era ammessa la presenza dei cani. Però, a pochi passi di distanza, era disponibile una spiaggia per cani ben curata e perfetta per un po’ di svago nel lago, giochi acquatici e per un pomeriggio di relax.
In sintesi posso affermare con soddisfazione che il Trentino è stato davvero molto ospitale e gentile con noi ed il nostro amico Giotto, sono disponibili, accoglienti ed anche molto ben attrezzati.
Ci vediamo presto Trentino, al prossimo anno!
Vacanza in Bretagna e Normandia con la nostra Boston Terrier
Contributo di Teresa di Nonni Avventura
Noi Nonni Avventura viaggiamo spesso fuori Europa, di conseguenza i viaggi a sei zampe con Ashanti, il nostro animale da compagnia, non sono stati molti. Ma le due o tre volte che siamo riusciti a portare con noi è la nostra piccola Boston Terrier è stata una esperienza entusiasmante.
Ricordo soprattutto il viaggio che abbiamo fatto in Bretagna e Normandia; è stato un viaggio molto speciale perchè, per una volta, ci siamo organizzati con la tenda e abbiamo soggiornato in campeggio.
Ashanti era piccolina, aveva un anno soltanto, ma si è goduta questa gita alla grande. Per una settimana abbiamo vissuto in completa simbiosi. Dormivamo tutti insieme nella tenda, mangiavamo le stesse cose e non ci dividevamo neanche per un momento.
Quando abbiamo visitato i Castelli della Loira, l’accesso ai cani era vietato, così la portavamo in braccio per tutto il tempo per evitare che potesse fare qualche danno. Per lei questo era il top della gioi: in braccio a mamma o papà per tutto il tempo!
Ci sono state solo due cose che non le sono piaciute: la prima era lo smontaggio della tenda al mattino, quando dovevamo lasciare un campeggio per spostarci altrove. Visto che dormiva con noi, Ashanti considerava la tenda come la sua cuccia, e per lei era uno choc vedere che Gianni la smontava. Piagnucolava tutto il tempo e ci guardava con l’aria di chi dice: “Perchè fate questo? Perchè distruggete la nostra cuccia?”.
L’altro aspetto negativo, sempre dal punto di vista di Ashanti, erano le lunghe e sabbiose spiagge sulla costa dell’Atlantico. Dovete sapere che la piccola quadrupede non aveva mai visto il mare prima, quindi all’inizio si è lanciata in sfrenate corse; ha familiarizzato con un Golden Retriever e, inseguendolo, è finita in acqua. Orrore!
L’impatto con l’acqua fredda deve averla traumatizzata perchè, dopo quella volta, si è sempre rifiutata di entrare in acqua; e non solo, alla vista di una spiaggia si rifiutava persino di scendere dalla macchina!
#affiliazioni
Un cane in vacanza nei Paesi Bassi ed in Alto Adige
Noi abbiamo cominciato lo scorso anno a portare Daisy, la nostra segugia Gascon, in vacanza con noi. In precedenza, con il pastore tedesco Meggy non avevamo mai provato.
Per carità la portavamo sempre con noi durante le attività escursionistiche ma solo per gite di un giorno. Era comunque un cane più impegnativo, per niente socievole con altri cani. Non l’avevamo presa da cucciola e niente sapevamo del suo passato, con noi era buonissima ma diventava anche molto protettiva. Purtroppo è pure vissuta poco.
Daisy la segugia, invece, è una pagliaccia. Già solo a guardarla con quelle lunghe orecchie, lo sguardo languido ti intenerisce e fa venire voglia di stropicciarla. Poi è buona con tutti: persone, bambini, animali ….. tranne che con i gatti perchè cerca di rincorrerli. Dimenticavo: anche le mucche e soprattutto i vitellini curiosi non li sopporta. Quando cercano di avvicinarsi a lei scappa o si fa piccola, piccola.
L’anno scorso è stata la nostra prima esperienza di vacanza con il cane e ci siamo limitati a pochi giorni di ferie in Valle Maira in Piemonte perchè Andrea non aveva più tempo a disposizione.
Quest’estate invece abbiamo affrontato due viaggi più lunghi con la segugia. Ad inizio luglio eravamo andati una settimana nei Paesi Bassi con Daisy per dare un’occhiata che nella casa olandese fosse tutto a posto dopo oltre due mesi che non ci mettevamo piede causa pandemia. A metà luglio siamo invece andati una settimana in ferie in Val di Funes in Alto Adige.
Entrambi i viaggi li abbiamo effettuati in auto e quello tra Italia e Paesi Bassi è lungo. Dalla casa italiana in basso Piemonte fino a Voorhout ci sono poco oltre 1.300km. Questo è stato il viaggio più lungo affrontato con il cane in auto. Ogni tanto viaggiamo in auto tra Italia e Paesi Bassi anzichè in aereo soprattutto quando vogliamo portare un po’ di souvenir enogastronomici d’Italia. Quella però era la prima volta che portavamo il cane.
Normalmente ci alterniamo alla guida ogni 300km, intanto ne approfittiamo per fare una breve sosta o sgranchire le gambe. Questa volta abbiamo leggermente aumentato le soste e, ad ogni fermata, abbiamo fatto fare una breve passeggiata al cane nelle aree di sosta e l’abbiamo fatta bere.
Avevo preparato dei panini per noi in modo da limitare al massimo il doverci fermare nelle aree di servizio a causa del Covid. Il meteo è stato anche abbastanza clemente consentendoci di pranzare all’aria aperta con il cane al nostro fianco.
Sono stata favorevolmente colpita sia dall’autogrill in Svizzera che da quello in Germania. In entrambi c’erano aree recintate di sgambamento per cani e quella in Germania era pure grande. Decisamente comode per far sgroppare il cane liberamente e dargli modo di scaricare un po’ di stress da viaggio.
Per chi non volesse liberare il cane in queste aree apposite, nelle aree di sosta sulle autostrade tedesche A3, A5, A61 ed A67 dove solitamente transitiamo c’è sempre così molto spazio verde ove poter far passeggiare il cane al guinzaglio.
Daisy, forse perchè la portiamo spesso in auto con noi, è stata molto brava. Ha dormicchiato per buona parte del viaggio che comunque è durato circa 13 ore. In compenso la prima notte nella nuova (per lei) casa nei Paesi Bassi ci ha fatto ammattire perchè, avendo dormito tutto il giorno, non ne voleva sapere di quietare. Invece noi eravamo piuttosto stanchini ed avremmo voluto dormire.
A parte la prima notte, in casa si è abituata da subito al nuovo ambiente, nonostante la casa olandese sia a più piani e con scale molto ripide. Sembrava che ci fosse sempre stata. Non ha gradito molto il meteo olandese perchè durante la settimana è stato pessimo ed ha piovuto spesso, inoltre c’erano una quindicina di gradi in meno rispetto all’Italia. Peccato perchè avrei voluto portarla un po’ sulle splendide dune del Mare del Nord a scorazzare ma non ci sono riuscita. Magari ritenteremo il prossimo anno!
Per farla stare a suo agio avevamo portato alcuni suoi oggetti per farle ritrovare odori familiari: un corno da rosicchiare, le ciotole, la coperta, il cuscino e pure il suo “letto” in plastica a forma di cesta. Praticamente in auto avevamo più roba per lei che per noi.
Anche il viaggio di rientro è andato benone, è stato solo un pochino più lungo perchè c’era più traffico rispetto all’andata e molti rallentamenti in Germania.
Per portarla nei Paesi Bassi le avevo fatto fare la vaccinazione antirabbica e, passati i 21 giorni, avevo richiesto al servizio veterinario dell’ASL il rilascio del “passaporto europeo” per il cane. Il microchip invece le era già stato applicato al rifugio per cani prima che la adottassi.
Inoltre, pochi giorni prima della partenza, avevo fatto visitare Daisy dal veterinario di fiducia che aveva poi segnalato sul passaporto lo stato di buona salute. Era stato il veterinario a consigliarmi di farla vedere e mettere questa annotazione sul libretto, intanto ne avevo approfittato per farmi dare qualche indicazione su eventuali medicinali di emergenza per Daisy che avrei fatto meglio a portare con noi.
Prima di intraprendere un viaggio, sia in Italia che soprattutto all’estero, verificate con un certo anticipo quali siano siano le eventuali restrizioni ed obblighi per il trasporto degli animali da compagnia.
La vacanza in Val di Funes, con soli 420km di percorso sarebbe stata una passeggiata in confronto ma siamo rimasti a lungo bloccati in coda sull’autostrada A22 del Brennero. L’attesa è stata spossante per tutti e tre. Però, una volta arrivati a destinazione, abbiamo potuto fare una bella camminata per rilassarci tutti. Per la vacanza in montagna abbiamo affittato un appartamento, sia per la nostra che la sua tranquillità.
Il nostro cane ama viaggiare in auto, forse perchè ci siamo noi e lei, da buon cane da caccia, adora stare in gruppo ed in compagnia o forse perchè è nata “viaggiatrice“. Comunque sia è davvero piacevole condividere la vacanza o anche la semplice gita di un giorno con il proprio amico a quattro zampe.
Ci sono magari ancora dei posti dove non è possibile accedere con il cane ma adesso anche in Italia la situazione è un po’ cambiata. L’Alto Adige si è comunque dimostrato molto avanzato sotto questo aspetto. Tanti alloggi indicavano chiaramente che erano ammessi animali e nei rifugi, nelle malghe ed anche quando una sera siamo andati in pizzeria ci è stato permesso di portare con noi la nostra cagnolona che con i suoi 35kg ha una bella stazza.
Vederla trotterellare felice al nostro fianco lungo i sentieri ci ha riempito di gioia ed ha arricchito maggiormente le nostre vacanze. Lei ha potuto conoscere molti cani, farsi accarezzare da diverse persone, annusare tanti profumi ed odori così diversi dal solito. La cosa che ha gradito di più della vacanza in Val di Funes sono state le soste nelle malghe, ci ha messo ben poco a capire che nelle malghe c’è da mangiare. Uno degli ultimi giorni ha tirato e cercato di fermarsi in una malga anche se noi stavamo proseguendo lungo il sentiero. Sicuramente il suo nasone aveva fiutato qualche buon profumino uscire dalla cucina della malga.
Escursioni varie a misura di cane
Nel blog ci sono un po’ di escursioni che ho effettuato con il cane o dove, pur non avendo il nostro, ne abbiamo incontrato diversi. Tramite il link “itinerari con il cane” potete visionarle.
In conclusione
A questo punto non mi resta che ringraziare di cuore Annalisa, Stefania e Teresa, oltre che i loro simpaticissimi amici a 4 zampe, per i preziosi contributi forniti per questo post a tema canino sulle vacanze a sei zampe. E’ stato molto piacevole leggere le avventure scodinzolanti dei vostri quattro zampe e scoprire che anche altre travel blogger amino condividere le vacanze con il proprio cane e che lo considerino un membro della famiglia a tutti gli effetti.
E voi siete mai andati in vacanza con il vostro cane?
Raccontatemi le vostre esperienze nei commenti, chissà che non ne esca una seconda puntata. Non sarebbe male avere anche il parere di un felino viaggiatore.
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Bellissimo questo tu post sui viaggi a sei zampe! La scorsa estate anche noi abbiamo portato in viaggio la nostra barboncina Sissi, facendo tappa tra l’altro proprio alle Cascate delle Marmore. Da quel momento poi ha partecipato anche ad altri viaggi, vicini e lontani, brevi e lunghi… Pensa che l’abbiamo portata persino in Sicilia partendo da Bergamo in macchina?!
Da Bergamo alla Sicilia è quasi come andare dall’alessandrino nei Paesi Bassi in auto, c’è poca differenza di km. Abbiamo due cagnoline amanti dei lunghi viaggi in auto :-)))))))
È bellissimo condividere vacanze e weekend con i nostri amici a quattro zampe e appena posso mi porto dietro i miei due chihuahua. Purtroppo amo i viaggi a lunga tratta e spesso sono costretta a lasciarli a casa (in buone mani) per evitare lo stress dei viaggi. Però viaggiare con gli animali è possibile e può essere divertente. Sempre più strutture li accettano e, anzi, li coccolano. Bellissimo articolo a più mani e tante zampe.
Un post molto ricco e soprattutto interessante, ricco di spunti che sicuramente terrò a mente. Ho due cani (Charlie è un cucciolo mentre Leo è un po’ vecchietto, ma ancora molto in gamba) e appena posso li porto in viaggio con me. Anche loro amano le gite in mezzo alla natura.
Ho fatto parecchie vacanze in montagna con il mio fido cagnolone Jack, fino all’anno prima che ci lasciasse: per lui era sempre una gioia poter correre libero tra i prati e tuffarsi nei gelidi torrenti!
Mi spiace Eliana, lasciano un grande vuoto quando ci lasciano.
Che bello vedere le foto della mia Ashanti nel tuo articolo; e che bello leggere le esperienze di altre viaggiatrici cinofile in giro per il mondo ❤️
Ciao Teresa, grazie a te. So che Ashanti non è più con voi purtroppo ma io credo che continuino a vivere nel nostro cuore. Sono esseri speciali