Abitualmente tra l’inizio e la metà del mese di novembre decido le mete da vedere durante la mini vacanza che ci concediamo in Germania a dicembre. Quest’anno sarebbe stata la volta di Bamberg, anche se ci avrebbe fatto deviare di molto dal nostro abituale percorso. Tuttavia la pandemia ha deciso per noi ed il viaggio è finito nel cassetto con l’etichetta “stand-by”.
In questi giorni novembrini, anzichè fare programmi, ne approfitto così per scrivere il post sui Mercatini di Natale in Germania e le relative città che avevamo visitato lo scorso anno in questa sequenza: Monschau, Trier e Baden Baden.
L’itinerario completo da Monschau a Baden Baden, che potete vedere nella mappa qui sotto, è lungo 382km. Scendendo nei dettagli: il tratto da Monschau a Treviri è lungo 137km e 245km quello successivo da Trier a Baden Baden.
Giorno 1
Partiamo di buonora da Voorhout nei Paesi Bassi verso Monschau in Germania. Il tempo è discreto anche se lungo il percorso troveremo un pochino di pioggia. A parte la noia mortale a percorrere l’autostrada A2 olandese che, nonostante abbia 5 corsie per senso di marcia e sia illuminata a giorno, ha il limite massimo di 100km orari, arriviamo a destinazione in leggero ritardo rispetto a quanto preventivato per via di alcuni cantieri in Germania.
Il mercatino natalizio di Monschau attira sempre numerosi turisti, inoltre, essendo domenica e bel tempo c’è ancora più folla. I parcheggi sono tutti occupati e sostiamo in uno stallo lungo la via in discesa che conduce all’hotel anche se si trova in zona a traffico limitato. Incrociamo le dita e speriamo che, avendo l’auto con targa olandese, la multa non ci arrivi. Lasciamo a bordo i bagagli e ci incamminiamo verso il centro.
Il paese storico di Monschau è situato nella parte occidentale della Germania, nel Länder Nordrhein-Westfalen (Renania Settentrionale Vestfalia) vicinissimo al confine con il Belgio.
E’ posto sul fondovalle, in una zona racchiusa tra le pendici montuose di due parchi e scavata dal fiume Roer. Ad ovest c’è il Parc Naturel Hautes Fagnes-Eifel belga e ad est il Nationalpark Eifel tedesco. Il Roer è un affluente destro della Mosa, è lungo quasi 165km e nasce nella parte belga del parco Eifel poi entra in territorio tedesco ed infine sfocia nella Mosa all’altezza di Roermond nei Paesi Bassi.
L’Eifel è un altopiano tedesco e qui si trova il parco naturale omonimo, paradiso degli escursionisti ma anche delle famiglie vista la presenza di diverse specie floreali e vari animali selvatici, taluni protetti. Questa zona è molto adatta anche a chi ama effettuare escursioni nella natura in bicicletta od e-bike.
Non a caso viene spesso definito “piccola perla dell’Eifel” per la sua bellezza. Il primo documento che attesta l’esistenza di questo villaggio, chiamato Mons Loci, è datato 1198.
Nel corso dei secoli il nome venne poi modificato e scritto in vari modi, uno degli ultimi è stato Montjoie. Nel 1918 venne cambiato in quello attuale su decreto dell’Imperatore Guglielmo II di Germania.
Per le sue antiche case a graticcio del XVII-XVIII secolo, il romantico fiume Roer che l’attraversa, i tetti in lastre di ardesia, le vie strette ed acciottolate, Monschau è considerato tra i più bei paesi della Renania.
Solo a vedere i numerosi parcheggi a pagamento, locali ed hotel si comprende quanto il luogo sia amato dai turisti sia in inverno che nella bella stagione. Inoltre in estate si svolge un festival di musica che richiama molti appassionati.
Arriviamo nella zona centrale ed iniziamo a girare per il paese, in taluni tratti siamo quasi costretti a seguire il flusso delle persone perchè c’è tanta folla.
Nelle varie piazzette e nelle vie più larghe sono sistemate le bancarelle del Monschauer Weihnachtsmarkt (il Mercatino di Natale di Monschau). Qui si vendono oggetti o giocattoli artigianali in legno, articoli in pellame, candele, cappelli, guanti e sciarpe di lana. Non mancano i chioschi con ipercaloriche specialità locali, il bollente Glühwein e quelli dove si spilla la birra tedesca. Il profumo che aleggia nell’aria è indescrivibile: un mix di spezie, vino, luppolo, zucchero caramellato. Anche tutti gli altri esercizi commerciali del paese partecipano e vengono coinvolti in questo clima dell’Avvento.
Tra i negozi cito il Weihnachtshaus, uno spettacolare negozio su tre piani gestito dalla Famiglia Lambertz dove si vende qualunque tipologia di decorazione natalizia.
In sottofondo si sentono le musiche natalizie, inoltre le ghirlande e le decorazioni luminose attorno ai fusti delle piante e fuori dalle case contribuiscono a creare un’immagine fiabesca e magica.
Per riscaldarci, poichè la temperatura a Monschau è piuttosto fredda, acquistiamo e condividiamo una tazza fumante di Vin Brulé. Dietro pagamento di una cauzione, viene servito in una tazza in ceramica particolare. Rinunciamo alla cauzione di 3 euro e conserviamo la tazza per incrementare la nostra collezione.
Nonostante la folla, rimango colpita dalla bellezza di questo paese con i suoi edifici storici a graticcio, ho letto su una guida che sono oltre 300 quelli considerati come veri e propri monumenti.
Pian piano che la luce del giorno inizia ad affievolirsi si accendono le luci nei chioschi e le varie luminarie, il paese visto dall’alto sembra così un presepe. Il mercatino è gradevole perchè si svolge in varie zone di Monschau e non è concentrato in un’unica piazza.
Tra l’altro, cenando e pernottando a Monschau, potremo goderci il paese anche in momenti in cui buona parte dei turisti saranno ormai rientrati a casa.
Vista la folla, appena arriviati a Monschau prenoto in uno dei due ristoranti che avevo selezionato perchè suggeriti in un gruppo FB di celiaci tedeschi. Senza prenotazione sarebbe stato impossibile trovare un posto libero per quella serata. In uno dei due locali ci viene detto che potremo cenare alle 17 ma che il tavolo dovrà essere liberato entro le 18 perchè hanno già altre prenotazioni. Sinceramente mi sembra un po’ troppo presto come orario e poi abbiamo entrambi voglia di goderci un po’ la visita di Monschau. Decidiamo così di optare per l’altro ristorante perchè ha ancora un tavolo per due persone alle 19.
In realtà ci rendiamo conto che qui la gente mangia ad ogni ora, alle 16 c’è già chi si gusta stinchi ed altre prelibatezze regionali. Provo a chiedermi se a quell’ora si tratti di un pranzo andato per le lunghe o una cena anticipata ma forse è meglio soprassedere.
Girovaghiamo in lungo ed in largo per Monschau salendo fino al punto panoramico vicino ai resti della torre per ammirare il paese dall’alto, poi recuperiamo i trolley in auto e ci presentiamo in hotel.
L’Hotel Graf Rolshausen è un tre stelle ricavato in un antico edificio di 400 anni fa e situato in una strada secondaria (Kirchstrasse) tranquilla ma comunque vicina al centro. Il proprietario ci mostra la bella ed antica cantina con pietra a vista in cui è stato ricavato il ristorante, purtroppo però quella sera non è aperto. La camera è confortevole ed il bagno relativamente piccolo ma dotato di tutto il necessario, entrambi puliti ed ordinati. Ci siamo trovati molto bene.
Con una breve camminata raggiungiamo il Ristorante Rur-Café che è il locale più antico della città (circa 1770). In origine qui c’era una panetteria-pasticceria al piano terra dove, secondo la tradizione, venne inventato il “Monschauer Dütchen”, tipico dolce locale biscottoso a forma di cono che viene farcito con crema o gelato. Il ristorante sorse 150 anni più tardi al piano superiore. Caratteristiche le varie sale da pranzo con antichi pannelli in legno intarsiati alle pareti e sul soffitto.
Il locale propone cucina tipica regionale e tedesca, il menù cambia a seconda della stagionalità. Servizio un pochino lento ma il locale è pieno di gente.
Gustiamo una gustosa e lauta cena dove, facendo presente alla titolare Brigitte che sono celiaca, riesco ad assaporare degli ottimi medaglioni di maiale con contorni vari e pure un dessert. Usciti dal ristorante facciamo un ultimo giro per vedere Monschau di sera. Le bancarelle ed i chioschi del Mercatino di Natale hanno ormai chiuso ma ci sono ancora alcune persone che chiacchierano e sorseggiano birra nei dehor mentre le luminarie accese e lampeggianti creano un’atmosfera magica.
Dopo il pernottamento e la ricca prima colazione in hotel servita in un bel servizio di fine porcellana decorata, salutiamo Monschau ed i suoi chioschi che sono ancora chiusi, riprendiamo l’auto e ci mettiamo alla guida verso la prossima destinazione: Trier. Fa un certo effetto percorrere la via quasi deserta mentre fino a qualche ora prima era affollatissima.
Volete sapere com’è finita con il nostro parcheggio selvaggio? Ovviamente la multa è arrivata a casa a Voorhout nei Paesi Bassi a gennaio: importo di 10 euro. Considerando che lasciare l’auto in uno dei parcheggi a pagamento sarebbe costata circa 7 euro per l’intera giornata, forse non è stato così terribile prendere la multa ma avere l’auto a cento metri dall’hotel.
Monschau: cosa vedere
- Rotes Haus: la Casa Rossa, edificata nel 1760, è un museo. In passato fu sia la residenza che la sede degli uffici del potente industriale tessile J.H. Scheibler. Questi fece di Monschau un famoso centro di produzione di pregiati tessuti. Visitandola si comprende il tenore di vita dell’alta borghesia tedesca, molto belli gli arredi in stile Rococò, Luigi XVI ed Impero e lo scalone interno in legno.
- la passerella in ferro che passa sopra al Roer e sbuca di fronte alla Evangelische Stadtkirche Monschau. Dal ponte si godono belle viste sul paese, le case a graticcio ed i resti della Haller Ruine. E’ uno dei punti più fotografati ed instagrammabili di Monschau.
- Evangelische Stadkirche: chiesa evangelica costruita nel 1787/89, l’interno molto luminoso è decorato con vari stucchi. Sulla sommità del campanile svetta un cigno anzichè la tradizionale banderuola.
- Tuchmacherbrunnen: nella bella piazza del mercato (Marktplatz), vicino al Cafe Kaulard si trova la fontana in bronzo del fabbricante di tessuti del 1982. Mostra tre diverse persone che svolgono le attività tipiche della produzione dei tessuti: il tessitore che trasforma i fili di lana in tessuto, il tintore che tinge ed il tosatore che taglia tutte le fibre che sporgono dal tessuto. L’opera è dello scultore Bonifatius Stirnberg (1933 – vivente), lo stesso che ha creato le fontane di Aquisgrana.
- Haus Troistorff: bell’edificio residenziale forse progettato dall’architetto J.J. Couven attivo durante il periodo barocco nella zona di Aquisgrana ma anche nei Paesi Bassi ed in Belgio
- Burg Monschau: costruito presumibilmente nel XIII secolo ed ampliato a più riprese, sovrasta l’abitato di Monschau. E’ un bell’esempio di fortezza con merlature e torrioni, purtroppo subì gravi danni perchè i proprietari squattrinati fecero smontare il tetto per non pagare le tasse sull’edificio nel 1836. Sotto il castello ci sono delle grotte all’interno delle quali si estraeva l’ardesia e nelle quali si rifugiarono gli abitanti di Monschau nella seconda guerra mondiale. E’ un ostello ed in estate si svolge il Monschau Festival di musica con artisti ed orchestre di fama internazionale.
- Haller Ruine: un’antica torre di guardia in rovina. Sono scarse le informazioni su questa costruzione, non si sa se fosse un avamposto del castello oppure facesse parte di un edificio preesistente. Bel punto panoramico
- Felsenkeller Brauerei Museum: museo della birra ricavato in un antico birrificio del 1847
- Glashütte: museo del vetro con possibilità di effettuare acquisti e visite guidate durante le quali i soffiatori del vetro mostrano come creare sfere ed altri oggetti
- Senfmüle: antico mulino del 1882 per la macinatura della senape con punto vendita, si organizzano visite guidate a gruppi.
- Kaffeerösterei Wilhem Maassen: storica torrefazione di caffè del 1862 con annesso punto vendita. Qui si macina il caffè secondo un’antica tradizione di famiglia usando un vetusto macchinario a tamburo.
In conclusione
Il paese è grazioso e piacevole da girare per scoprirne gli angoli caratteristici, il centro è praticamente interdetto alle auto. Circolano solo quelle dei residenti, dei mezzi di servizio e dei turisti per raggiungere gli hotel e scaricare i bagagli ma che devono poi spostarle nei parcheggi esterni. Quanto tempo occorre per visitare Monschau? Una giornata è sufficiente.
Monschau è delizioso da vedere durante il periodo del Mercatino di Natale quando una spruzzata di neve si posa sui tetti delle case e sulle bancarelle ed i tipici canti di Natale fanno da sottofondo musicale. Non è la città tedesca più famosa per i mercatini ma è sicuramente una delle più caratteristiche.
Vale però la pena visitare Monschau anche in primavera od estate con i balconi fioriti e le piazzette invase dai dehor dei ristoranti e delle caffetterie.
Monschau: visitare i dintorni
Oltre Naturalpark Eifel, suggerisco di visitare il Burg Eltz (Castello Eltz) di origine medievale. Questo castello, come aspetto esteriore, non ha nulla da invidiare al famoso castello bavarese di Neuschwanstein. Purtroppo il Castello di Eltz è chiuso in inverno e riapre in primavera. Per poterlo visitare dovremo quindi ritornare da queste parti in un altro periodo. Magari approfitteremo per fare anche un giro nel parco Eifel a vedere i gatti selvatici, i cervi rossi, i martin pescatore e tante altre specie animali e vegetali. Ci sono regole molto ferree per pubblicare le foto di questo castello sui social o altre pagine web, date un’occhiata sul sito del Burg Eltz.
Mercatino di Natale 2024 di Monschau
Nel 2024 il romantico Mercatino di Natale di Monschau sarà visitabile dal 29 novembre al 22 dicembre 2024. Il mercatino non si svolge durante la settimana ma è aperto solo il venerdi ed il sabato dalle 11 alle 21 e la domenica dalle 11 alle 20.
Nel 2020 e 2021 il Mercatino natalizio di Monschau non si era svolto a causa della pandemia ma erano state solamente allestite le luminarie ed appese delle ghirlande.
Come raggiungere Monschau
L’automobile è il mezzo più pratico per raggiungere Monschau oppure il treno più il bus. Non c’è la stazione ferroviaria e gli aeroporti più vicini sono quelli di Maastricht-Aachen (78,5 km) nei Paesi Bassi e quello di Köln-Bonn in Germania che dista poco oltre 110 chilometri.
La città tedesca più grande nelle vicinanze e dotata di stazione è Aachen (Aquisgrana) situata a circa 33km da Monschau. Le due città sono collegate con servizio di bus della compagnia regionale BVR: linea 66 oppure linea SB66 (autobus espresso).
Link utili
- Monschau Touristik (Ufficio Informazioni Turistiche) > https://it-it.facebook.com/MonschauTouristik
- Nationalpark Eifel > https://www.nationalpark-eifel.de/
- Burg Eltz > https://burg-eltz.de/it/
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Prossima tappa
Dopo aver letto questa prima giornata tra i Mercatini di Natale in Germania, vuoi sapere cosa abbiamo visitato nella seconda giornata del nostro mini viaggio? Dai un’occhiata a questo link in cui parlo della bella Treviri, l’antica città di origine romana.
[Ultimo aggiornamento: 18/09/2024]
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Da grande amante dei mercatini natalizi e dei borghi fiabeschi, non posso che dire “Wowww”! Non conoscevo Monschau ma l’ho già segnato sulla mia lista dei luoghi da visitare un giorno. Mi ricorda un po’ l’Alsazia, un po’ i paesini della Foresta Nera come Triberg… sarà per le incantevoli case a graticcio o per il fiume che lo attraversa, trasportandone tutte le suggestioni. Grazie mille per i preziosi consigli, ne farò tesoro quando tornerò in Germania! 😊
Hai colto nel segno Francesca, è un mix di due stili e culture: francese e tedesca
Monschau è nella mia “to do list” da tanti anni, più o meno da quando l’avevo visto sulla copertina della Rough guide della Germania, solo che è una zona della Germania piuttosto lontana e che alla fine non abbiamo mai esplorato come si dovrebbe. Adoro i paesi medievali tedeschi, sembra di vivere in una fiaba e durante il periodo natalizio sarà sicuramente ancora più pittoresco. Assolutamente da combinare insieme ad Aquisgrana!
Al Burg Eltz siamo stati, invece, spettacolare, per lo meno da fuori… peccato che una volta arrivati al portone lo stavano chiudendo! Troppo tardi. Un altro posto dove tornare!
Mi piacciono tanto questi peasini tedeschi e i mercatini natalizi!! Io vado spesso a Dusseldorf e anche li i mercatini di Natale sono davvero deliziosi. Quest’anno purtroppo neanche li lo faranno, quindi niente vino caldo e biscotto al burro per me!
Che peccato che quest’anno non potremo vederne neanche uno! Io adoro ogni tipo di Christmas market, anche se quelli tedeschi non li ho mai visti. Ho mancato per una settimana quelli di Colonia 5 anni fa
Ciao Raffaella! Anch’io ogni anno faccio un giro in Germania per mercatini di Natale, di solito in Baviera. Non conoscevo Monschau, una scoperta per me! In ogni caso, appena si potrà, non perderti Bamberg, merita! Io ci sono stata sia in inverno che d’estate.
PS: ho votato il tuo articolo su Travel365. 😉
Grazie Sara, gentilissima 🙂 🙂 :-*
E’ davvero un peccato che in molte località quest’anno non ci saranno i mercatini natalizi, fanno parte del fascino di molte città, in particolare del Sud della Germania. In ogni caso, Virus permettendo, sono sicura che anche se non ci saranno le città inventeranno modi diversi per far godere al visitatore la visita delle città, anche senza mercatini.