Vai al contenuto
Sei in Home » Idee per viaggiare » Eventi » Giornate FAI d’Autunno 2020 in provincia di Alessandria

Giornate FAI d’Autunno 2020 in provincia di Alessandria

  • Eventi
Museo Paleontologico Ovada

In quest’annata particolare ritornano, seguendo le recenti disposizioni nazionali e regionali in materia di contenimento della diffusione Covid-19, le Giornate FAI d’Autunno nella provincia di Alessandria.

Questa edizione è dedicata a Giulia Maria Crespi, scomparsa a luglio di quest’anno. Nata in una ricca famiglia di industriali cotonieri lombardi, fu imprenditrice presso il Corriere della Sera, fondatrice del FAI (Fondo Ambiente Italiano), oltre che figura di spicco nel panorama culturale italiano. Fu inoltre attivamente impegnata nel promuovere e salvaguardare il paesaggio e le bellezze naturali ed artistiche del nostro paese.


Quali luoghi sarà possibile visitare il 16 e 17 ottobre 2021 durante le Giornate FAI d’Autunno in provincia di Alessandria?

Dai un’occhiata a questo post ->


Gli eventi dell’autunno 2020 raddoppieranno e si svolgeranno in ben due fine settimana, non più in uno solo, per garantire un miglior afflusso di persone in periodo di pandemia:

  • 17-18 ottobre 2020
  • 24-25 ottobre 2020

In totale, in provincia di Alessandria, saranno 20 i siti aperti grazie al contributo dei volontari FAI delle varie associazioni e gruppi FAI locali. Vorrei approfittarne per ringraziarli.

Sarà possibile visitare chiese, palazzi. musei, torri, infernot, teatri ed altri edifici, anche industriali, nelle seguenti undici città (in ordine alfabetico):

  • Alessandria
  • Castellazzo Bormida
  • Fubine
  • Masio
  • Montecastello
  • Ovada
  • Pontecurone
  • Quargnento
  • Quattordio
  • Rivarone
  • Sezzadio
  • Tortona

Le aperture previste nel paese di Masio sono state annullate un paio di giorni fa per cause di forza maggiore.

I beni FAI

Per poter verificare quali siano i luoghi FAI visitabili durante le Giornate FAI d’Autunno 2020 in provincia di Alessandria potete cliccare su questo link che porta direttamente al sito ufficiale del FAI.

Alcuni di essi saranno visitabili solo in uno dei due fine settimana, altri invece potranno essere visti in entrambi. Nel link sopra indicato sono comunque riportate tutte le informazioni per visitare i beni FAI nell’autunno 2020. Cliccando sulle foto compariranno le informazioni dettagliate per ciascun sito.

In alternativa è possibile chiamare il numero di telefono 02 467615399 nei seguenti orari per poter avere ulteriori informazioni:

  • dal lunedi al venerdi dalle ore 9 alle 18 (dal 6 al 10 ottobre)
  • dal lunedi alla domenica dalle ore 9 alle 18 (dal 12 al 25 ottobre)

I gruppi di persone saranno contenuti nei numeri, obbligatoria la prenotazione ai beni FAI tramite il sito ufficiale -> https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/. Nello spazio “cerca” inserite il nome della località che vorreste visitare, poi selezionate il luogo FAI cliccando sulla relativa foto. In alto nella relativa scheda c’è il tasto “dona e prenota” tramite il quale potete prenotarvi e/o lasciare una piccola donazione al FAI. Compilate i campi richiesti nel modulo di prenotazione e riceverete la conferma della prenotazione in brevissimo tempo tramite email.

Sulla conferma di prenotazione sono indicate tutte le norme e le raccomandazioni alle quali ci si deve attenere per visitare in sicurezza i luoghi FAI. E’ fondamentale arrivare puntuali agli appuntamenti e rispettare gli orari di visita per evitare assembramenti.

Il mio consiglio è, pur essendo disponibili presso le strutture, di portarsi comunque un piccolo liquido igienizzante per le mani ed una penna in modo da utilizzare la propria quando si firmeranno i fogli di presenza ed eventuali altri moduli per la votazione dei “Luoghi del cuore FAI”.

Cosa FAraI in queste quattro giornate? Scopri il patrimonio artistico e culturale italiano poco conosciuto partecipando alla Giornate FAI d’Autunno.

Cos’altro visitare in provincia nei due fine settimana:

Oltre che i beni FAI, ricordo che, per chi volesse approfondire la scoperta della provincia di Alessandria, saranno aperti al pubblico altri luoghi.

Per quanto riguarda la modalità di fruizione delle visite guidate (ove previste), gli orari di apertura o visita e le modalità di accesso, vi consiglio di verificare sui singoli siti.

Alcuni di essi potrebbero richiedere la prenotazione obbligatoria a causa delle ultime normative per il contenimento della diffusione del Covid-19. Verificate su ciascun sito!

Libarna: gli scavi archeologici dell’antica città romana saranno aperti nei due fine settimana. Tramite il link potete verificare il calendario aperture fino a fine 2020. Gli scavi sono situati sulla SP35 tra Serravalle Scrivia ed Arquata Scrivia. Il 25 ottobre si potrà partecipare a visite guidate accompagnati da personale della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo. Architetti, archeologi e restauratori accompagneranno i partecipanti a scoprire Libarna: un appuntamento da non perdere! Ho partecipato ad una visita guidata un paio di settimane fa ed è stato altamente istruttivo. Informazioni sul sito http://www.libarna.al.it/

Forte di Gavi: la bella ed imponente fortezza posta a guardia dell’antica strada consolare romana Via Postumia è visitabile nei giorni e nelle modalità indicate a questo link.

Museo della Pietra da Cantoni: il museo di Cella Monte nel Monferrato Casalese dopo il recentissimo restauro ha riaperto i battenti. Info a questo link.

Note:

Sabato scorso mi sono prenotata ed ho visitato il Museo Paleontologico Giulio Maini di Ovada. Ero tra l’altro l’unica visitatrice ed avevo il cicerone a disposizione. E’ stato davvero interessante. Il museo è piccolo ma ci sono numerosi reperti che ricordano al visitatore che “qui una volta c’era il mare“. L’Alto Monferrato non è solo vino, buon cibo, castelli e borghi ma ha anche una storia geologica di tutto rispetto, che merita di essere scoperta ed approfondita, meglio se con l’aiuto di un esperto.

Ho scritto di proposito la parola “scoperta” perchè molte persone che vengono in queste zone non se ne rendono conto. Il fatto che tutto questo sia “sommerso” è più difficile da tenere in considerazione perchè non chiaramente visibile (come invece lo sono i castelli o i borghi per esempio) ma sotto ai nostri piedi ci sono numerosi resti fossili (conchiglie, molluschi, vari tipi di vegetazione). Per meglio comprendere il presente, bisognerebbe dunque cominciare a conoscere il passato remoto di queste terre.

Link utili:

Foto di copertina:

Il Museo Paleontologico Giulio Maini ad Ovada (Al), ex Chiesa di Sant’Antonio del 1300.

[Ultimo aggiornamento: 16/10/2020]

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright GIRINGIRO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *