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Val di Funes: guida per una vacanza estiva tra paesaggi fiabeschi

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Daisy in Val di Funes: sullo sfondo S. Pietro e le Odle

Com’è nato l’amore per la Val di Funes in Alto Adige: avete mai scelto una meta delle vacanze solo attirati da qualche foto vista sui social? Io non l’avevo mai fatto prima ma quest’anno, la scelta della meta delle nostre vacanze estive, è stata determinata da qualche bella foto che avevo notato durante il periodo di lockdown su Instagram e Pinterest.

E così, grazie ad alcune immagini della Chiesa di San Giovanni in Ranui con lo sfondo rosato delle Odle, abbiamo scoperto la Val di Funes.

Amiamo molto l’Alto Adige e siamo già stati, in anni diversi, in numerose vallate come la Val Gardena, Badia, Fassa, Pusteria ed Aurina ma la piccola Val di Funes ancora mancava all’appello.

Alcune ci sono piaciute di più e ci siamo ritornati più volte. Altre valli invece non ci hanno particolarmente colpito, forse perchè a causa del lavoro le avevamo frequentate nel caotico mese di agosto. Magari dovremmo concedergli una seconda chance.

La Val di Funes a noi è piaciuta perchè piccola, non esageratamente sfruttata e violentata con la costruzione di edifici che nulla hanno a che vedere con il paesaggio e la storia di questa vallata. E’ tranquilla come la Valle Aurina che noi amiamo molto, a misura di escursionisti ed amanti della natura e del relax.

Il maestoso Sass de Putia, non lontano dal Passo delle Erbe

Questa vallata è adatta ad una vacanza con i bambini ed alle persone che amano viaggiare con il proprio cane. Anche noi abbiamo portato la nostra amica a quattro zampe e ci siamo divertiti molto con lei.

Alzarsi ogni mattina e vedere le Odle dal terrazzo del nostro appartamento era altamente appagante. Qui ho trovato pace, relax nonostante ci fossero comunque un certo numero di turisti. Da pochi anni riusciamo finalmente a ritagliarci le ferie nei mesi di luglio e settembre e, rispetto ad altre annate, mi è sembrato che ci fossero più turisti in montagna, sicuramente un maggior numero di italiani.

Non a caso la Val di Funes fa parte della rete Alpine Pearls che raggruppa 21 località di montagna in Europa che promuovono la mobilità dolce e sostenibile per far si che l’impatto dei turisti su queste aree sia più in armonia con la natura ed il paesaggio. Queste località privilegiano l’uso dei mezzi pubblici, delle biciclette e delle e-bike per far si che i turisti lascino ferme le loro auto. Amare la montagna, non vuol solo dire inerpicarsi lungo i suoi versanti o raggiungere le cime ma inizia anche da questi piccoli gesti.

Tra le altre curiosità, la Val di Funes ha visto nascere il mito di Reinhold Messner, il famoso scalatore, che nacque a Bressanone ma trascorse molti anni della sua infanzia a Funes ed imparò a scalare proprio sulle cime di questa vallata. Uno dei cognomi più diffusi nella vallata è proprio Messner, la stessa famiglia che ci ha ospitati porta questo cognome.

Vista delle Odle dal sentiero n° 32 che da Zannes porta al Rifugio Genova

Ode alle Odle

Il gruppo dolomitico delle Odle è il simbolo della Val di Funes e la separa la valle dalla Val Gardena. Le colorazioni che assumono le Odle durante l’arco della giornata ed in particolari condizioni meteo ne fanno uno spettacolo naturale incantevole. Queste cime da molti vengono considerate fra i gruppi più belli delle Dolomiti, se non i più belli di tutti.

Le Odle appartengono al bel Parco Naturale Puez-Odle e dal 2009 sono inserite tra i beni del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.

Sono un bel diamante incastonato in un anello con smeraldi attorno. Il diamante rappresenta le Odle e lo smeraldo, per il suo colore verde, mi ricorda la vallata.

Un detto dei montanari locali dice che, per sapere come volgerà il meteo, basta guardare le Odle. Se le nuvole fanno da cappello a queste cime frastagliate vuol dire che la giornata sarà bella. Se invece le nuvole formano una cintura attorno alle cime, probabilmente il meteo peggiorerà.

Poco importa! Sono così belle che da ogni angolo prospettico sembrano sempre diverse e vien voglia di pigiare sul tasto della reflex digitale di continuo per immortalarle.

Il senso di libertà che la vista delle Odle suscita nel viaggiatore è impagabile. Provate e poi mi darete il vostro parere.

Patate con spek e uova: un piatto tipico delle malghe in Val di Funes
E dopo tanto camminare, perchè non gustare un piatto in una delle numerose malghe in Val di Funes?

Dove si trova la Val di Funes

Geograficamente parlando, fa parte della più ampia Valle Isarco (Eisacktal in tedesco) ed è situata a sud di Bressanone. La Val di Funes confina con la Val Gardena a sud, la Val Badia ad est ed un tratto dell’autostrada A22 ad ovest. I principali centri abitati della Val di Funes sono, da ovest verso est, Tiso, Pardell, San San Giacomo, San Pietro, Santa Maddalena.

Fa parte della Provincia autonoma di Bolzano ed ha una superficie di soli 81 chilometri quadrati. E’ molto piccola rispetto ad altre valli dell’Alto Adige.

In lingua tedesca viene chiamata Villnöss, mentre in ladino (l’idioma parlato in Alto Adige/Südtirol) si chiama Funes.

Come arrivare in Val di Funes

  • auto: uscita casello autostradale di Chiusa / Val Gardena (Bz) e da qui seguire le indicazioni per la Val di Funes.
  • autobus: da Chiusa tramite il bus 331 e da Bressanone tramite il bus 330 si può arrivare in Val di Funes
  • treno: la stazione ferroviaria più vicina è a Chiusa (Klausen). Da qui tramite autobus della società di trasporto SII è possibile raggiungere la Val di Funes.
  • aereo: l’aeroporto più vicino è il Valerio Catullo di Verona che dista circa 190km da San Pietro (il centro principale della Val di Funes). Dall’aeroporto è possibile raggiungere Chiusa o Bressanone in treno o autobus e da qui proseguire per la destinazione finale in valle con mezzi pubblici oppure noleggiare direttamente un’auto in aeroporto.

Alloggio

Per quanto riguarda l’alloggio abbiamo optato per l’affitto di un appartamento. Coniugare la presenza di una celiaca e di un grosso cane, potrebbe non essere semplice per trovare una sistemazione in hotel. Poi in casa abbiamo una libertà maggiore, tanto non è fondamentale cucinare cene gourmet, soprattutto dopo un’intera giornata passata a scarpinare.

Quest’anno però niente piattaforme come AIRBNB ma ho voluto tornare al vecchio sistema di mettermi direttamente in contatto con la struttura.

Nelle scorse settimane avevo così contattato Dolomitental Villnöss, ossia l’Ufficio Turistico della Val di Funes, chiedendo di fornirmi qualche nominativo di persone che affittavano case o appartamenti e che accettassero cani di grossa taglia. In questo modo ho potuto avere una lista di nominativi selezionati e perdere meno tempo. Ho contattato le strutture fornitemi e, nel giro di poche ore, ho subito ricevuto le risposte.

La scelta come prezzo e posizione è ricaduta sull’Agriturismo Kabishof a San Pietro. Non conoscevo la valle ma questo paese è comunque il principale e, soprattutto, posto in posizione centrale nella Val di Funes. Mi è sembrato dunque un buon punto di partenza per le escursioni e così è effettivamente stato.

Il paese consta praticamente di due parti: una in basso che segue l’andamento della strada principale che attraversa longitudinalmente la Val di Funes ed una più in alto arroccata vicino alla Chiesa Parrocchiale. L’agriturismo Kabishof è situato nella parte alta di San Pietro.

L’agriturismo Kabishof immortalato dalla carrozzabile di accesso

Ylenia la proprietaria mi aveva detto che, per il periodo da noi scelto, aveva ancora un appartamento disponibile con due grandi terrazzi. L’ideale per la nostra cagnolona. Così non mi sono lasciata sfuggiare l’occasione ed ho prenotato subito.

San Pietro in Funes è piccolo e dall’agriturismo si raggiungono rapidamente a piedi le principali attività commerciali come il mini market super fornito, la panetteria-pasticcera, il ristorante-pizzeria ma anche il comune e la chiesa. In paese non c’è la farmacia ma un dispensario farmaceutico.

La bella vista da uno dei due terrazzi del nostro appartamento

Nell’appartamento ci siamo trovati bene, con un supplemento potevamo fare colazione nella graziosa stanzetta al piano rialzato e si potevano richiedere varie pietanze tipiche per iniziare la giornata al meglio. Noi però abbiamo optato per fare colazione in appartamento in modo da non lasciare troppo sola la nostra segugia che al mattino è sempre piuttosto vivace. Invece la sera, dopo una giornata passata a camminare, Daisy chiudeva i contatti con il mondo e si addormentava beata sul suo grosso cuscino ed a volte ci rimaneva fino alle prime luci del mattino successivo. Inoltre per me, essendo celiaca, sarebbe stato più semplice gestire la dieta priva di glutine facendo colazione nell’appartamento.

Il nostro alloggio al primo piano era dotato di una comoda e spaziosa camera matrimoniale, un cucinino attrezzato del minimo necessario, un soggiorno con tavolo e divano che poteva trasformarsi in ulteriore letto, bagno con doccia e due ampi terrazzi, da uno dei quali si poteva godere una bella visuale sul paese e sulle Odle. Spesso, al rientro da una camminata ci siamo seduti in terrazza a riposarci e leggere, non siamo però mai riusciti a cenare perchè la sera la temperatura era sempre piuttosto fresca. Appartamento molto spazioso per due persone, confortevole e molto pulito.

Avevo letto che la struttura dispone anche di sauna ma non ne abbiamo mai usufruito.

Subito sotto la costruzione c’è la stalla con le mucche che destavano la curiosità della nostra cagnolona, soprattutto quando di sera la portavamo a fare una passeggiata e lei sentiva i rumori che provenivano dalla stalla ma non vedeva nessuno. Ogni mattina il titolare scendeva di buonora a mungere le mucche e quando portavo il cane a fare il primo giretto post dormita incrociavo sempre il camion di una nota marca di prodotti lattiero-caseari di Varna che andava di stalla in stalla a raccogliere il latte munto.

La giovane famiglia Messner è stata molto gentile e disponibile, Siegfried con Ylenia, i due piccoli gemellini Paul e Petra ed il cagnolino Duccio sono sempre pronti a rendere confortevole il soggiorno dei loro ospiti.

Mi ha colpito una frase che ho letto sul libro che spiega la storia del Kabishof “è essenziale un ritorno alle origini, per scoprire gli autentici valori di una terra e della sua gente“. Riportare in vita e trasmettere questi antichi valori ai loro ospiti è il compito che Ylenia e Siegfried stanno portando avanti con la loro attività. Chapeu!

AGRITURISMO KABISHOF
Famiglia Messner
Josefweg 2
39040 San Pietro in Val di Funes (Bz)
sito: https://www.agriturismokabishof.it/
FB: https://www.facebook.com/kabishof
email: kabishof@rolmail.net
telefono: +39 0472 840171 oppure +39 366 2098919

Pur avendo scelto a caso il paese in cui soggiornare, noi ci siamo trovati bene a San Pietro in Funes. Ci sono anche alcuni percorsi e semplici camminate che partono dal paese ma noi abbiamo preferito effettuare quelli vicino alle Odle e al Sass De Putia.

Daisy e Andrea in Val di Funes
In cammino su uno dei numerosi sentieri della Val di Funes

Attività in Val di Funes

  • estate: escursionismo, camminate, nordic walking, arrampicate, giri in bicicletta, MTB ed e-bike, parco avventura (per adulti e bambini)
  • inverno: ciaspolate, discese in slittino, sci di fondo, scialpinismo, sci e snowboard presso Santa Maddalena oppure presso comprensori sciistici di vallate vicine

La Val di Funes, nonostante sia piccola, si presta comunque a numerose attività sportive. Non è uno dei comprensori sciistici più grandi e gli appassionati di discese lungo i pendii innevati preferiranno altre zone ma la valle offre comunque diverse opportunità di divertimento anche nella stagione invernale. Il piccolo comprensorio sciistico “Filler” a Santa Maddalena è adatto ai principianti ed ai bambini che devono prendere confidenza con gli sci. C’è anche un Freestyle Park per gli adulti. Facendo base in Val di Funes si possono raggiungere le adiacenti vallate con numerose possibilità per chi ama lo sci e lo snowboard.

Noi, amanti delle camminate e delle escursioni a piedi, la preferiamo in estate. Malghe, rifugi, pacifiche mucche al pascolo, sentieri ben tenuti e con indicazioni precise, interconnessi in modo da creare percorsi più o meno lunghi, panorami da togliere il fiato ci hanno accompagnato durante questa piacevole settimana di vacanza. Anche chi ama l’arrampicata può trovare vie ferrate e numerose pareti con vari gradi di difficoltà.

In Val di Funes ci sono ovunque sentieri ma la zona di Zannes, raggiungibile anche con autobus di linea che percorre l’intera valle, è quella dalla quale partono i percorsi più affascinanti e numerosi. Un’altra ottima zona per escursioni è quella del Passo delle Erbe.

Se, a tutto questo, aggiungiamo anche i percorsi per le MTB (sia tradizionali che e-bike), in estate la Val di Funes è sicuramente una meta ideale per chi vuole immergersi nella natura e praticare attività motoria o sportiva.

Per gli amanti dei piaceri del palato non mancano malghe e rifugi lungo i sentieri che offrono gustose pietanze tipiche ma anche ristoranti ed altre strutture nei vari paesi della Val di Funes che abbinano sapientemente cucina e vini del territorio.

Buona parte delle strutture ricettive rilascia ai propri ospiti, sia in estate che in inverno, la DolomitiMobil Card che consente di avere sconti su alcuni mezzi di trasporto (es. funivie) ed attrazioni, l’utilizzo gratuito di tutti i mezzi pubblici di trasporto integrato, ingressi gratuiti o ridotti in alcuni musei sia nella Val di  Funes che nei dintorni. La carta vantaggi offre diverse opportunità per vivere al meglio la vacanza in Val di Funes.

Escursioni estive:

Di seguito trovate l’elenco delle escursioni che abbiamo effettuato in val di Funes durante la settimana di vacanza. Al momento solo il primo link funziona, poco per volta aggiungerò anche tutti gli altri man mano che posterò i relativi articoli e racconti.

Per orientarsi consiglio di avere con se le tradizionali carte topografiche o escursionistiche come la Carta 030 Tabacco “Bressanone / Val di Funes” scala 1:25.000 oppure la carta 627 “Villnösstal / Val di Funes” scala 1:25.000.

Di seguito trovate i percorsi da noi effettuati:

  • l’anello del Sasso de Putia
  • cammino lungo la Adolf Munkel Weg fino al Rifugio-Malga Brogles
  • il giro delle malghe sopra Zannes
  • camminata a portata di bambini al Sass de Putia
  • da Zannes al Rifugio Genova e alla Forcella del Pütia
  • il sentiero dei contadini a San Pietro
  • .

In Val di Funes con i bambini

Oltre ad alcuni percorsi agevoli anche per i più piccoli, alcuni o parte dei quali effettuabili anche con passeggino, come ad esempio la tranquilla passeggiata ad anello con minimo dislivello a San Pietro, per una vacanza con i bambini consiglio la visita al Museo dei minerali di Tiso, al Centro visite del Parco Naturale Puez-Odle ed il Parco avventura (Hochseilgarten), entrambi a Santa Maddalena.

Il Parco Avventura consiste di 12 diversi percorsi, ciascuno caratterizzato da un colore distinto, ad altezze variabili da 1 a 22 metri di altezza. Ai bambini sono consentiti i percorsi più bassi fino ad una massimo di 3 metri. Ci sarà da divertirsi lungo ponti sospesi, scale, pedane mobili ed altre tipologie di divertimenti ad alta quota nel mezzo della natura. Bambini e ragazzi sotto 1,4mt di altezza devono essere accompagnati da un adulto.

La passeggiata di San Pietro è un percorso per la maggior parte sterrato. Parte vicino alla fermata dei bus di San Pietro Alto, fiancheggia il perimetro della Scuola Elementare e scende fino ad un bel parco giochi lungo la Peterweg, da qui si prosegue lungo il sentiero ben indicato e si arriva sulla carrabile Valentinweg dove si può facilmente ritornare al punto di partenza chiudendo l’anello. Lungo il percorso belle viste sulle Odle e sul paese di San Pietro, la foto di copertina è stata scattata da questo sentiero.

Meritano una visita anche il Centro Visite del Parco Puez-Odle ed il Museo Mineralogico di Tiso. Nel primo vengono organizzati laboratori didattici per bambini e nei mesi di luglio ed agosto è aperto anche la domenica. Il centro visite consente di immergensi nella natura del parco e comprenderne appieno i vari aspetti. Il poter camminare su una gigantesca foto aerea del parco aiuta il visitatore ad esplorarlo da un punto di vista diverso, da quello degli uccelli che sorvolano il parco e a capire meglio la complessità di questa splendida area naturalistica.

Il Museo Mineralogico di Tiso è piccolo ma molto curato e ricco di reperti pur essendo praticamente una collezione privata del Sig. Paul Fishnaller, classe 1934, appassionato ricercatore e collezionista di geodi e cristalli. Un interessante video all’inizio della visita spiega l’origine delle Dolomiti e dei cristalli. Vale la pena visitarlo!

Link utili

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Per concludere, non posso che consigliarvi la Val di Funes per le vostre vacanze estive. Spero che possa piacere anche a voi tanto quanto l’abbiamo apprezzata noi.

Quando rientri a casa da un luogo e ne senti subito la mancanza, vuol dire che quel posto ha lasciato un segno in te.

[Foto di copertina: Daisy la nostra segugia Gascon, sullo sfondo a sinistra San Pietro e a destra le magnifiche Odle]

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright GIRINGIRO

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12 commenti su “Val di Funes: guida per una vacanza estiva tra paesaggi fiabeschi”

  1. Le montagne dell’Alto Adige mi ricordano tanto le mie vacanze da bambina, quando giravo con i miei genitori in camper ogni anno esplorando varie zone, però la Val di Funes non la ricordo quindi penso di non esserci mai stata. davvero paesaggi da sogno! oggi vivo in Australia e mi mancano i viaggi in montagna anche se qui la natura non manca!

  2. il tuo articolo capita proprio a fagiolo! Stavo proprio pensando a qualche giorno in Val di Funes a fine Settembre, c’ero stata alcuni anni fa e mi era piaciuta molto. Le Odle sono una vera meraviglia: che bello poterle vedere tutti i giorni dal terrazzo!

  3. Splendide queste montagne! Grazie per i tuoi consigli. A noi piacerebbe portare i nostri cani in montagna ma ultimamente non lo facciamo più perché Polly, che è tripode è un po’ vecchierella, fatica troppo.

  4. Che bello e che belle foto! Io proprio il weekend scorso sono stata a Sagron Mis, zona Fiera di Primiero. Non sono per niente esperta e sono pure pigra, ma qualche sentiero facile l’ho fatto. Tengo il tuo preziosissimo articolo per la prossima avventura 😅

  5. Sono contenta che la vostra vacanza in Val di Funes vi sia piaciuta! Sono stata anche io al Kabishof e i proprietari sono davvero adorabili. Consiglio questa piccola e preziosa valle a tutti, anche se ne sono molto gelosa!

    1. Ciao Silvia e grazie per aver lasciato un commento sul blog. L’Alto Adige è complessivamente molto bello ma ci sono alcune vallate che lasciano senza fiato, se solo abitassi un po’ più vicino mi piacerebbe poter tornare ogni tanto anche nei periodi meno “turistici” ma cinque ore d’auto per la sola andata mi frenano. Passerò a trovarti sul blog 🙂

  6. Non conoscevamo questa valle e, visto che il Trentino Alto Adige ci affascina ogni volta che lo visitiamo, non mancheremo di segnarci anche questo splendido luogo!

  7. E’ inutile dire “sono stata in Alto Adige” se si è vista una sola valle: ogni valle infatti ha i suoi profumi, i suoi luoghi, le sue viste. La Val di Funes mi manca e con questo articolo mi hai fatto venire voglia di partire alla sua volta!

  8. Premetto che il Trentino Alto Adige è una regione che conosco pochissimo, infatti ci andrò quest’anno per la prima volta. Avendo una bimba ho scelto la Val di Fiemme perché mi sembrava indicata per i più piccoli, ma mi piacerebbe visitare anche questa bellissima valle, da come l’hai descritta sembra quasi un posto incantato 😊

    1. Ciao Francesca e grazie della visita, la Val di Funes è molto bella ma in generale l’Alto Adige è entusiasmante e sempre pronto ad andare incontro alle necessità dei turisti. Ci sono percorsi alla portata di tutti, ho visto anche molta attenzione alle famiglie con bambini, addirittura anche a chi ha animali da compagnia. Si cerca di agevolare l’ospite il più possibile. Buona vacanza nella valle che hai scelto 🙂

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