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Anello escursionistico tra Mornese e Casaleggio Boiro (Al)

Anello di Casaleggio Boiro

Oggi vi parlo di una gradevole escursione a piedi attraverso i boschi ed i sentieri che circondano il Castello di Casaleggio Boiro e che parte dal comune di Mornese. Siamo nell’Alessandrino e, più precisamente, nelle terre dell’Alto Monferrato Ovadese. Zona di castelli, colline (quasi  montagne), boschi, vigneti, vini rossi e bianchi e buon cibo.

L’escursione tra Mornese e Casaleggio Boiro effettua una sorta di giro ad anello attorno al Bricco Grosso, a cavallo tra i territori dei due comuni sopra indicati. Non è un itinerario molto lungo e con dislivelli importanti ma a noi è piaciuto molto.

Aggiornamento del 27/02/2021

Ho ripercorso questo sentiero nei giorni scorsi e, purtroppo, sia a causa delle forti e continue piogge che delle abbondanti nevicate dell’autunno ed inverno 2020/21, ci sono diverse piante abbattute sul sentiero. Inoltre anche il fondo ne ha risentito perchè è stato in alcuni punti scavato, quasi fosse diventato un ruscello. Vi raccomando di prestare attenzione!

 

Dati tecnici:

  • Partenza ed arrivo: parcheggio presso Scuole Medie di Mornese (Al)
  • Tappe intermedie: punto panoramico del Bricco Grosso, borgo antico e Castello di Casaleggio Boiro
  • Lunghezza percorso: circa 7,4 km
  • Tempo percorrenza: 2 ore circa
  • Dislivello (altitudine cumulativa): 237m
  • Difficoltà: F
  • Segnavia: nessuno
  • Carta/mappa: Carta “Il parco naturale delle Capanne di Marcarolo”, scala 1:25.000, Studio Cartografico Italiano
Castello Innominato di Casaleggio Biro
Il Castello di Casaleggio Boiro ed il suo borgo antico, in alto a destra si intravede il punto panoramico

La zona:

Silenzioso e solitario, arroccato su uno sperone a dominare l’angusta e selvaggia valle sottostante ed alcune minute costruzioni. Di cosa sto parlando? Del Castello di Casaleggio Boiro ovviamente. Così scenografico apparve questo maniero agli occhi del regista Sandro Bolchi che ne fece il luogo dove far rivivere il Castello dell’Innominato nella mini serie televisiva “I Promessi Sposi” a metà degli anni 60. Rileggetevi la descrizione del Castello nel romanzo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, non è forse il Castello di Casaleggio?

Nonostante i molti anni trascorsi da quello sceneggiato, ancora oggi dalle mie parti questo maniero ben conservato viene chiamato “Il Castello dell’Innominato“.

Qualche giorno fa, complici le belle anche se fredde giornate tra Natale e l’Epifania, abbiamo deciso di effettuare un giro ad anello in questa zona.

Il percorso effettuato è complessivamente facile anche se privo di segnavia. Però, poco dopo aver raggiunto la terrazza panoramica, vi sono un paio di deviazioni non facilmente individuabili ed il fondo diventa piuttosto dissestato ed anche scivoloso. In quel tratto avrei preferito avere con me i bastoncini telescopici ma quel giorno li avevo scordati.

Abbiamo comunque tracciato il tragitto con il dispositivo portatile GPS ed a fondo pagina c’è il link per visualizzare e scaricare la traccia GPX.

Il resto del sentiero invece è agevole, vi sono un paio di piante che cadendo hanno ostruito il passaggio ma si scavalcano agevolmente.

Escursione:

Parcheggiamo l’auto nell’ampio parcheggio di fronte alle Scuole Medie di Mornese in Piazza Gustavo Doria ed imbocchiamo la strada provinciale SP170 in direzione Mazzarelli/Bosio/Gavi. Dopo circa 100 metri svoltiamo a destra su Via San Carlo Borromeo che inizia pian piano a salire. Tralasciamo un paio di deviazioni prima a sinistra e poi a destra e proseguiamo sulla strada asfaltata principale che prende poi il nome di Strada Comunale Mezza Montà.

In breve giungiamo in un piccolo piazzale con una cappelletta dedicata a San Carlo ed affiancata da una bacheca informativa sulle Aree Protette dell’Appennino Piemontese. Imbocchiamo la strada forestale che sale dolcemente nel bosco a destra della cappelletta.

Questo primo tratto il percorso che segue la costa del monte è estremamente facile, trattandosi di strada sterrata piuttosto larga ed in buone condizioni. In alcuni punti sono presenti cartelli ed attrezzature di un tracciato del Percorso Verde Attrezzato ed alcune panchine per poter sostare o ammirare il panorama.

Anello di Casaleggio Boiro

Il bosco rado permette di avere viste su entrambi i versanti. Sulla sinistra si nota la cima del Monte Tobbio con la sua chiesetta. Sulla destra invece lo sguardo spazia sui paesi  vicini abbarbicati sui colli. Più in lontananza si scorge la Pianura Padana e sullo sfondo le Alpi. In inverno, durante le giornate limpide come questa, si vede bene il Monviso con la sua caratteristica forma a punta.

Anello di Casaleggio Boiro

Proseguiamo sulla strada forestale in leggera salita fino a passare (sulla sinistra) in prossimità di una casa di colore azzurrino e di recente costruzione. Al bivio successivo, posto una cinquantina di metri dopo la casa, proseguiamo dritti sulla forestale.

Anello di Casaleggio Boiro

La strada continua in leggera salita e, dopo circa 800m, giungiamo ad un secondo bivio. Imbocchiamo il sentiero sulla destra che si addentra nel bosco. In molti punti si respira un buon profumo di resina e pino. In breve raggiungiamo i 460m che è la quota più alta dell’escursione odierna. 

Anello di Casaleggio Boiro

Il bel sentiero continua poi agevolmente nel bosco e prosegue in falsopiano. Vediamo diverse piante abbattute dal vento ed altre che sono state probabilmente tagliate dai forestali. Alcuni anni fa il bosco era molto più fitto ed era stata costruita in queste zone una graziosa baita in legno che penso fosse adibita a ricovero incustodito ma è poi andata completamente distrutta durante un incendio che ha anche seriamente danneggiato la pineta nel 2010. Purtroppo queste zone ed anche alcune nel vicino Parco Naturalistico delle Capanne di Marcarolo ogni tanto vengono prese di mira dai piromani.

Anello di Casaleggio Boiro

In alcuni tratti si comincia a scorgere in basso la massiccia struttura del Castello di Casaleggio Boiro, eretto nel X secolo e poi rimaneggiato nei secoli successivi. Rispetto ad altri manieri della zona che hanno forme più aeree e leggiadre, questo castello è piuttosto squadrato ed ha un aspetto poco movimentato. Se fosse una persona, lo definirei “corpulento”. Tuttavia attirò l’attenzione del famoso architetto portoghese Alfredo Cesar Reis Freire De Andrade.

Anello di Casaleggio Boiro
Uno dei tratti in cui il sentiero si perde tra la vegetazione ed occorre orientarsi a naso

 

Arriviamo ad un belvedere dal quale si gode un bel panorama ma non ci fermiamo a fare le foto perchè c’è una persona con due cani grossi, uno dei quali (probabilmente femmina) abbaia e ringhia alla nostra che è al guinzaglio. Con un po’ di fatica e dopo un paio di tentativi infruttuosi poichè mancano le indicazioni, individuiamo sulla sinistra lo stretto sentiero che scende dal belvedere verso il fondovalle. A dire il vero, più che un sentiero sembra quasi un solco scavato dalle acque durante le intense piogge. La prima parte di questa lunga discesa ha il fondo sconnesso e si svolge su un terreno brullo; le incessanti piogge del mese di novembre 2018 hanno scavato e rovinato il sentiero rendendolo anche un po’ scivoloso. Ci sono comunque alcuni segni di pneumatici di MTB: sicuramente il percorso è divertente per chi ama la pratica del downhill. Dopo circa 400m il sentiero torna ad essere piacevole da percorrere anche se sempre in discesa e ci si addentra nuovamente nel bosco.

Anello di Casaleggio Boiro

Transitiamo attraverso il sonnolento borgo di case ai piedi del Castello di Casaleggio e poi svoltiamo a destra sulla strada che sale al maniero. All’inizio di questa strada è posto un cartello con il divieto di accesso e la scritta “proprietà privata”, ne percorriamo solo un brevissimo tratto di alcuni metri e poi, tenendo la destra, imbocchiamo un sentiero che si inerpica nel fitto bosco fiancheggiando il Castello.

Anello di Casaleggio Boiro
Il borgo antico ed il Castello di Casaleggio Boiro

 

Tra gli edifici del borgo merita una menzione la vecchia parrocchiale di San Leone che si trova subito fuori le mura del castello, nel suo interno è custodito un altare in legno del XVIII secolo.

Anello di Casaleggio Boiro

Ad un certo punto uno scoiattolo rosso nostrano attraversa la strada, destando la curiosità della nostra segugia. L’animaletto è scaltro e la nostra cagnolona non può fare altro che accontentarsi di vederlo arrampicare velocemente su una pianta. 1-0 per lo scoiattolo: palla al centro.

Sempre proseguendo in leggera salita sbuchiamo, dopo oltre 2km, sulla strada forestale che avevamo percorso all’andata, in prossimità della casa azzurrina. Nel frattempo comincia ad imbrunire ma abbiamo con noi un paio di torce per renderci visibili soprattutto nella strada asfaltata.

Da qui ritorniamo facilmente al parcheggio.

Il percorso è panoramico e permette di effettuare un giro attorno al cima detta Bricco Grosso, spaziando con lo sguardo su tutti i versanti nelle giornate limpide.

La primavera e l’autunno sono sicuramente i periodi più indicati per effettuare questa escursione ma anche l’inverno può essere una buona scelta, a patto che non ci sia neve, nebbia o ghiaccio e che non si parta troppo tardi. Il percorso si compie agevolmente in un paio di ore abbondanti (incluse eventuali soste per le foto) ma bisogna tener presente che nei mesi invernali la visibilità cala rapidamente nel primo pomeriggio. Anche la nebbia che spesso fa capolino nei mesi più freddi dopo le ore centrali della giornata può creare qualche problema ad orientarsi.
Escluderei invece l’estate per l’eccessivo caldo degli ultimi anni.

In ultimo ma non per ultimo: ricordo che la valutazione della difficoltà di un percorso è soggettiva, per cui un tragitto facile per alcuni può non esserlo per altri e viceversa.

Traccia GPX:

https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/anello-di-casaleggio-boiro-32857763 (tramite il link si accede al mio spazio su Wikiloc dove è possibile visualizzare e scaricare la traccia GPX oltre a vedere l’altimetria ed i waypoint)

Da vedere nei dintorni:

  • l’antico borgo di Mornese con il suo Castello Doria
  • i luoghi di Santa Maria Domenica Mazzarello, fondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice: casa natale, collegio, santuario
  • Big Bench (Panchina Gigante) n° 54 di Mornese: effettuando il giro ad anello si incontrano i cartelli per salire alla Big Bench inaugurata ad agosto 2020, si allunga leggermente il percorso ma non di molto. Nelle giornate terse gran bel panorama sia sul retrostante Parco Naturale Capanne di Marcarolo con il Monte Tobbio che, sul davanti, verso i paesi dei dintorni fino alla Pianura Padana e le Alpi sullo sfondo

Link utili:

Note:

Il castello è privato e non è visitabile. Il percorso ad anello è piuttosto agevole, ci sono però un paio di tratti scoscesi che richiedono un minimo di allenamento e l’uso di bastoncini telescopici. In ogni caso occorrono abbigliamento e calzature adeguati alle escursioni in montagna. Fondamentale anche verificare le condizioni meteo sia prima di partire che nell’arco della giornata.

 

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