La facile escursione odierna alla Malga Gruber parte dal sottostante paese di San Giovanni in Valle Aurina (St. Johann in Ahrntal) che può essere raggiunto sia tramite il comodo autobus che percorre l’intera vallata sia con auto propria.
Questa è stata la primissima escursione che abbiamo effettuato in Valle Aurina. Seppur breve e facile, il percorso che sale alla Gruberalm impone un minimo di allenamento a causa del dislivello. Lo definisco facile perché non ci sono tratti esposti o con corde e non è lungo ma, nel caso in cui non siate allenati, sarebbe meglio effettuare qualche camminata con un minor dislivello positivo prima di salire alla Gruber Alm.
Dati tecnici
- Partenza: San Giovanni in Valle Aurina (Bz), 1.017m slm
- Tappe intermedie: Malga Niederhofer (1.603m slm)
- Arrivo: Malga Gruber (1.840m s.l.m.)
- Lunghezza percorso: circa 6,8km (andata e ritorno)
- Dislivello: circa 823m (altitudine cumulativa)
- Tempo percorrenza: 3 ore e 45 minuti (esclusa sosta alla malga). Andata: 2 ore , ritorno: 1 ora e 45 min
- Difficoltà: F (facile)
- Segnavia: 6
- Carta/mappe: carta topografica per escursionisti della casa editrice Tabacco, scala 1:25.000, foglio 035 “Valle Aurina e Vedrette di Ries”
- Traccia GPS: ved. link più sotto
Descrizione dell’itinerario da S. Giovanni alla Gruberalm
Dall’Hotel Griesfeld, dove alloggiamo, raggiungiamo a piedi la piazza della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni del XVIII secolo e l’edificio della Grundschule (scuola elementare). Di fronte all’ingresso della scuola, in prossimità del ponte in legno che attraversa il torrente Aurino, c’è una palina con le indicazioni per la nostra destinazione odierna: la malga Gruber Alm.
Percorriamo la strada che prosegue oltre il ponte e sale fino all’abitato superiore di San Giovanni poi svoltiamo a destra sulla strada Gföllberg e pochi metri più avanti, fissati su un tronco di una pianta, troviamo un paio di cartelli che indicano sia la Gruber Alm che la Niederhofer Alm. Come ulteriore punto di riferimento, nelle vicinanze c’è una croce campestre in legno. Imbocchiamo la mulattiera che si addentra nel bosco.
I due cartelli non sono ben visibili dalla strada asfaltata ma, proseguendo nel cammino, ci renderemo conto che la scarsità di indicazioni è un po’ la caratteristica di questo percorso. Il tracciato comincia da subito a salire in maniera piuttosto ripida.
Alcune strisce di colore bianco/rosso sui tronchi delle piante o su un muretto diroccato aiutano un pochino ma in altri punti ci vuole un po’ di senso dell’orientamento perchè le segnalazioni non sono così numerose e precise. Dopo esserci districati nel sottobosco usciamo in una verde radura con una panchina in legno posta in posizione tattica per fermarsi a riprendere fiato ed ammirare il paesaggio circostante.
Il percorso attraversa un verde pascolo in forte pendenza, girandosi verso valle ci si rende conto di essere già saliti un bel po’. Si prende quota in fretta!
In tre punti incrociamo la strada forestale ma noi continuiamo a seguire il percorso che si svolge in parte nel bosco ed in parte sui pascoli e prati.
Troviamo poi un’altra palina in legno che riporta l’indicazione “Niederhoferalm 6” e proseguiamo in quella direzione tanto abbiamo visto che le due malghe sono abbastanza vicine.
Il cielo nel frattempo si è rannuvolato, ci addentriamo ancora una volta in un bosco ma il fondo è un po’ umido ed a tratti scivoloso. Poco dopo arriviamo sul pianoro dove sorge la Niederhoferalm ossia la malga Niederhofer (1.603m s.l.m.).
Sdraio, tavolini, ombrelloni e qualche gioco per bambini sono pronti sul prato ad attendere i turisti ma a quell’ora non c’è ancora nessuno. Passiamo oltre e seguendo la palina ci inerpichiamo sul sentiero che sale sul dosso di fronte all’ingresso della malga in direzione della “Gruberalm”.
Passiamo innanzi a un caratteristico maso con un abbeveratoio ricavato in un tronco e diversi attrezzi appesi sulla facciata. Facciamo una sosta per scattare una foto davanti a quella costruzione e, dopo un ultimo tratto in forte pendenza dentro al bosco, arriviamo in vista della Gruberalm.
Due piccoli e scatenati micetti attirano subito la mia attenzione, ci sediamo sulle panche sul davanti della malga e ordiniamo qualcosa da mangiare. Il mio piatto consiste in un paio di fette di buon formaggio da degustare con il solito panino senza glutine che porto nello zaino mentre quello di Andrea è un tagliere misto con formaggi e la tipica salsiccia affumicata, oltre a qualche fetta di profumato pane di segale. Uno dei due gattini usa per un po’ il mio cappello come tana poi i due furbi micetti si mettono a giocare fra di loro incuranti degli escursionisti che cominciano a arrivare.
Il cielo rimane grigio e la temperatura è piuttosto fresca ma per fortuna non scende una goccia di pioggia. Visto che il sole sembra essere intenzionato a non farsi più vedere, salutiamo i micetti e iniziamo la discesa a valle sullo stesso percorso dell’andata. Passando davanti alla Niederhoferalm notiamo che adesso c’è parecchia gente. A differenza della Gruberalm, questa malga può essere facilmente raggiunta con l’auto da San Giovanni tramite la strada forestale ed è quindi più frequentata rispetto alla Malga Gruber.
Traccia GPS
Collegandovi tramite questo link al mio spazio sul sito Wikiloc potete visualizzare e scaricare la mappa dell’itinerario (sola andata).
Altri percorsi dalla Malga Gruber
Dalla malga Gruber è possibile salire tramite il sentiero 6 al belvedere Faden (2.136m slm) oppure si può giungere fino al punto panoramico Steinerholm (2.367m slm) seguendo prima il segnavia 17 e poi il 6A.
Tramite il sentiero 33A si giunge in meno di due ore alla stazione a monte Klausberg (1.600m slm) da dove parte la funivia che scende poi a Cadipietra. Per ritornare a San Giovanni c’è il comodo servizio di autobus. Con il sentiero 17 si può anche scendere in direzione di Lutago.
Note
- il percorso è agevole ma non adatto a bambini troppo piccoli o sul passeggino, meglio optare per lo zaino portabimbi.
- il dislivello di oltre 800 metri richiede comunque un minimo di allenamento. Occorrono abbigliamento e calzature adeguati alle escursioni in montagna.
- la Gruberalm è aperta da metà maggio a metà ottobre circa.
- l’andata ed il ritorno si svolgono sullo stesso percorso.
- raccomando anche di verificare le condizioni meteo sia prima di partire che nell’arco della giornata
- In ultimo ma non per ultimo: ricordo che la valutazione della difficoltà di un percorso è soggettiva, per cui un tragitto facile per alcuni può non esserlo per altri e viceversa.
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Ho provato quest’escursione durante le recenti vacanze e mi è piaciuta molto, soprattutto la sosta mangereccia alla Gruberalm 😂
Ciao, quante coincidenze, anche noi a giugno andiamo al Griesfeld , mia moglie è celiaca e come prima uscita vorremmo andare proprio alle malghe Niederhofer e Gruber, andare alla stazione a monte Klausberg e scendere a Cadipietra per poi rientrare con il bus. Data la tua esperienza in celiachia, è difficile trovare da mangiare per celiaci nelle malghe o rifugi in quella valle? Grazie e complimenti per l’articolo.
Ciao Corrado, scusa il ritardo nel risponderti ma sono stata alcuni giorni in una zona con pochissima copertura e non mi è stato possibile collegarmi al server di posta elettronica. Per i pasti fuori casa si può anche chiedere al Griesfeld di preparare panini o qualche altra pietenza senza glutine da poter trasportare in un contenitore durante l’escursione. Alcune malghe nel menù segnalano chiaramente alcune portate con un simbolo di spiga barrata, è pur vero che spesso le cucine delle malghe sono molto piccole e talvolta scrivono anche che non possono garantire al 100% sul discorso “contaminazione”.
Una malga che ha ad esempio alcune opzioni senza glutine è la Malga Knutten sopra Riva di Tures.
Io porto sempre nello zaino del pane a fette oppure dei crackers monoporzione senza glutine, a volte anche un dolcino confezionato. Ho acquistato un contenitore piccolo e basso di plastica in cui riporre questi prodotti ed evitare che nello zaino mi si rompano in mille pezzi.
Nelle malghe, se non trovo un menù o opzioni senza glutine, solitamente mi faccio preparare un piatto di speck che è naturalmente senza glutine oppure delle fette di formaggio che accompagno con il pane e i crackers che mi sono portata dietro. Durante un’escursione al Rifugio Porro sopra il lago di Neves avevamo preso molto freddo, c’era nebbia in quota e la temperatura era bassa pur essendo metà luglio. Quel giorno avevo voglia di qualcosa di caldo da mettere sotto ai denti. Nel menù c’era il minestrone di verdure, ho chiesto se si trattava di sole verdure o per caso avessero messo anche orzo o pasta. La cameriera ha chiesto in cucina e mi ha assicurato che si trattava di un semplice minestrone con verdure a pezzi così quel giorno ho pranzato con il minestrone