Quella al Rifugio Brigata Tridentina è una delle classiche escursioni medio/lunghe che si possono effettuare nella splendida Valle Aurina.
Il Rifugio alpino Brigata Tridentina a 2.441m di altitudine può essere considerato sia un punto di arrivo, come nel caso della nostra escursione, sia un valido punto di appoggio per intraprendere ascese più impegnative verso la Forcella del Picco (2.665m), il Picco dei Tre Signori (3.498m) e la cima della Vetta d’Italia (2.911m).
La sua posizione molto panoramica, su una cima rocciosa in prossimità della Forcella del Picco, ne fa una delle mete preferite dagli amanti dell’escursionismo. Dagli oltre 2.400m del rifugio si gode un magnifico spettacolo sulle montagne circostanti ma anche verso l’intera Valle Aurina
L’escursione di cui vi parlo oggi parte da Casere (Kasern) a circa 1.610m di quota ed arriva fino al Rifugio Brigata Tridentina a 2.441m. E’ un gran bel percorso, a tratti faticoso, con un dislivello di oltre 830m ma molto appagante. Si svolge nell’amena Valle Aurina e, più precisamente, nel Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina in Alto Adige.
Casere può essere raggiunta dagli altri paesi della Valle Aurina sia tramite il comodo bus di linea che percorre l’intera vallata sia con l’auto propria. Quest’ultima può essere lasciata nel parcheggio incustodito a pagamento all’uscita del paese, vicino al piccolo museo del Parco delle Vedrette di Ries-Aurina e Centro informazioni.
Dati tecnici del nostro itinerario Casere-Tridentina
- Partenza/arrivo: parcheggio di Casere (1.605m s.l.m.)
- Tappe intermedie: malghe Adler e Kehrer, Rifugio Brigata Tridentina
- Tipologia escursione: andata e ritorno si svolgono sullo stesso itinerario
- Lunghezza totale percorso: circa 16km (andata e ritorno)
- Ascesa complessiva: 836m (altitudine cumulativa)
- Tempo percorrenza: circa 5 ore esclusa l’eventuale sosta al rifugio. Andata: 2 ore e 40 minuti, ritorno: 2 ore e 20 minuti
- Difficoltà: E (escursionistico), ci sono comunque un paio di salite di tutto rispetto che non sono adatte ad escursionisti non allenati o sprovvisti di calzature adeguate
- Segnavia: 13
- Carta/mappe: carta topografica per escursionisti della casa editrice Tabacco, scala 1:25.000, foglio 035 “Valle Aurina e Vedrette di Ries”
- Traccia GPS: ved. più sotto
- Note: consiglio abbigliamento e calzature adeguati alle escursioni in montagna e di verificare sempre l’effettiva praticabilità e le condizioni del percorso ma anche le previsioni metereologiche prima di effettuare l’escursione. I bastoncini telescopici possono essere d’aiuto. Il Rifugio Brigata Tridentina è aperto da fine giugno a metà ottobre circa, meteo permettendo. Infine desidero ricordare che la valutazione della difficoltà del percorso è soggettiva, per cui un percorso facile per alcuni può non esserlo per altri e viceversa.
- Copertura cellulare:
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Bambini al seguito
La strada dal parcheggio di Casere fino alla Malghe Adler e Kehrer può essere percorsa tranquillamente da famiglie con bambini poichè la pendenza è minima e il fondo è in buono stato anche se per la maggior parte sterrato. Questa parte è adatta anche ai passeggini da trekking. Giusto per avere un’idea delle distanze, il tratto da Casere alla Malga Adler è lungo 2,6km mentre quello fino alla malga Kehrer è 5km.
Invece il tratto successivo dalla malga Kehrer fino al Rif. Brigata Tridentina cambia radicalmente ed è adatto a escursionisti con un discreto allenamento e dotati di scarponi da trekking adeguati.
Descrisione del percorso da Casere al Tridentina
Parcheggiamo l’auto a Casere e ci prepariamo per l’escursione. Arrivando prima delle 9 sarebbe possibile proseguire ancora per un breve tratto fino alla località Prastmann ma noi , anche se la sbarra è ancora alzata, preferiamo sostare al parcheggio e iniziare la camminata da li.
Imbocchiamo la stretta strada asfaltata che, dopo poche decine di metri, raggiunge la piccola località Prastmann dove c’è un punto di ristoro.
Passiamo accanto a verdeggianti pascoli con gli Schwedna le caratteristiche strutture per far asciugare il fieno evitando il contatto con la terra umida, alla nostra destra scorre in lontananza l’Aurino. Alzando lo sguardo verso le montagne intravediamo un’altro percorso oltre il torrente.
Il cielo è leggermente velato e la temperatura piacevole, la camminata sarà lunga ma sicuramente lo spettacolo delle montagne appagherà ogni fatica.
Poco dopo arriviamo in prossimità di un piccolo bivio con una palina in legno che riporta una serie di indicazioni, proseguiamo diritti seguendo le indicazioni per il sentiero n° 13 con destinazione il Rifugio Brigata Tridentina o Birnlücken Hütte.
Deviazione: da qui si può raggiungere e visitare la tardogotica Chiesa di Santo Spirito (Heilig Geist) consacrata nel 1455.
Fortunatamente da questo punto la strada non è più asfaltata ma diventa una bella strada bianca in falsopiano e costeggia il percorso dell’Aurino. Passiamo in prossimità delle Malghe Adler (1680m slm, punto di ristoro) e Jäger e proseguiamo lungo la strada sterrata che in alcuni punti comincia a salire leggermente tra pascoli rigogliosi e tipici masi di montagna.
Passiamo nei pressi di piccoli stagni e corsi d’acqua, dove è possibile fermarsi per una breve sosta. In alcuni tratti il torrente è più impetuoso e si formano delle piccole cascate, inoltre in diversi punti la strada è sbarrata da cancelli in legno per evitare di far scappare gli animali al pascolo (appositi cartelli ricordano ai turisti di chiuderli dopo il passaggio).
A poco a poco cominciamo a intravedere il fondovalle sbarrato da una cascata e, in poco meno di un’ora dalla partenza, raggiungiamo la Kehrer Alm (1842m s.l.m.), ex dogana dismessa da diverso tempo e trasformata in un punto di ristoro. A quell’ora vi sono già alcuni escursionisti e mountainbiker che si rifocillano nel dehor estivo ammirando il paesaggio circostante.
La strada bianca termina all’altezza della malga. Imbocchiamo il ponte in legno che oltrepassa il torrente Aurino e ci conduce sulla riva opposta. Da qui parte il ripido sentiero (segnavia 13) che porta in breve, tramite una serie di zig zag e gradoni, a quota 1.949 metri di altitudine. Questa è la prima delle salite più toste anche se non è molto lunga.
In breve arriviamo sulla sommità della cascata vista in precedenza e cominciamo a intravedere poco lontano uno scorcio della malga successiva.
Nell’ultimo tratto il sentiero quasi scompare fra le rocce, passiamo vicino a una teleferica che serve a rifornire la malga. Dopo un’ora e venticinque minuti di cammino raggiungiamo la Malga Lana (Lahner Alm, 1986m s.l.m.) dove è presente l’ultimo punto di ristoro prima di raggiungere il Rifugio Brigata Tridentina. La malga è situata in un altopiano ai piedi della Forcella del Picco (Birnlücke), valico alpino posto sul confine tra l’Italia e l’Austria.
L’anfiteatro che si apre innanzi ai nostri occhi e la posizione di questa malga mi ricordano molto la Rötalm in Valle Rossa che avevamo visto un paio di giorni prima.
Oltrepassiamo la malga e successivamente il torrente Lahner Moos tramite un piccolo ponte in legno e proseguiamo lungo il sentiero (segnavia 13) in falsopiano che attraversa un pianoro erboso ed a tratti acquitrinoso.
Il paesaggio che si apre dinnanzi a noi è molto bello, sullo sfondo vediamo l’ultima e ardua parte del percorso e sulla sommità della montagna si intravede la nostra meta. Fino ad ora è stata una piacevole passeggiata, la parte più dura del percorso sta per arrivare.
Man mano che proseguiamo sul tratturo ci voltiamo indietro: il panorama verso la Lahner Alm vista dall’alto è spettacolare.
Eccoci arrivati al punto più faticoso dell’escursione. Poco dopo aver oltrepassato la quota 2.030m s.l.m. il sentiero piega verso sinistra e si inerpica via via sempre più ripidamente sulle pendici del monte Bockegg con continui e brevi tornanti. L’unico rumore è dato dallo scrosciare di alcune cascate che in taluni casi passano in prossimità del sentiero e consentono di rinfrescarsi un pochino. Oggi è una giornata piuttosto calda.
La mulattiera lascia poi il posto ad una lunga serie di gradoni lastricati e ad altri ricavati nella roccia che in breve tempo portano subito in quota. La parte più faticosa sono le ultime gradinate che conducono in prossimità del Rifugio Tridentina anche perchè l’alzata è piuttosto elevata.
Propendo quindi per passare su uno stretto sentiero che è stato ricavato a fianco dei gradoni ma che mi consente di salire meglio ed affaticare meno il tendine di Achille che sta cominciando a darmi fastidio.
Alle 11:30 dopo 2 ore e mezza di cammino arriviamo al Rifugio Brigata Tridentina posto su un magnifico terrazzamento in prossimità della Forcella del Picco (Birnlücke). Una foto ricordo davanti alla targa con il nome del rifugio è d’obbligo.
Il Rifugio Brigata Tridentina o Birnlücken Hütte è il rifugio posto nella posizione più settentrionale dell’Italia. Venne costruito da un albergatore di Casere nel lontano 1900 e, dopo alterne e sfortunate vicende, venne ceduto a metà degli anni 70 alla sezione CAI di Brunico quando ormai era praticamente un rudere.
Negli anni successivi il rifugio venne pazientemente e completamente ristrutturato sia dal gestore Sig. Untergassmair che dalla sezione CAI di Brunico ed adesso è un punto di partenza per numerose escursioni verso il Picco dei Tre Signori (3.498m s.l.m.), La Vetta d’Italia (2.912m s.l.m.), la Forcella del Picco (2.667m s.l.m.) ed altre interessanti mete, come per esempio la camminata per l’alta via Lausitzer Höhenweg.
E’ aperto da metà giugno a metà ottobre circa, a seconda delle condizioni meteo e dispone di una cinquantina di posti letto.
Da secoli queste zone sono sempre state un punto di passaggio per le popolazioni locali che, attraverso il passo della Forcella del Picco raggiungevano le valli austriache delle Zillertaler Alpen ed il Salisburghese per effettuare scambi commerciali.
Dopo un rapido cambio di abbigliamento visto che l’aria a 2.441 metri è frizzantina ed il sole langue, ci accomodiamo a ridosso del rifugio in uno dei tavoli posti sulla terrazza che guarda verso il Picco dei Tre Signori anche se, almeno inizialmente, la cima è coperta da una spessa coltre di nubi e non si riesce a vederla.
Ordiniamo qualcosa da mangiare e nel frattempo il cielo diventa di un azzurro intenso, le nubi si diradano offrendoci così una vista spettacolare sul ghiacciaio innanzi a noi
Cominciano ad arrivare vari altri escursionisti. Alcuni, adeguatamente attrezzati, hanno prenotato un posto per la notte al rifugio con l’intenzione di partire presto il mattino successivo per scalare il Picco dei Tre Signori.
Dopo un paio di ore di sosta, alle 13:30 salutiamo il Rifugio Brigata Tridentina e la Vetta d’Italia (decisamente meno appariscente rispetto al Picco dei Tre Signori) e ci apprestiamo a scendere a valle lungo lo stesso itinerario dell’andata.
All’andata la salita era sembrata dura ma anche la discesa non scherza, le ginocchia sono in continua tensione.
Dopo circa un’ora di cammino raggiungiamo la Lahner Alm che adesso è piena di escursionisti che si ristorano o riposano sui prati vicino al ruscello.
In una ventina di minuti scendiamo alla malga Kehrer che invece è presa d’assalto da famiglie con bambini piccoli che possono divertirsi e giocare nel prato. Per le 15:50 facciamo ritorno al parcheggio di Casere.
L’escursione al Tridentina è a mio avviso molto bella, sia per la varietà dei paesaggi in cui si snoda il percorso sia per lo spettacolare panorama che si gode una volta arrivati al Rifugio Tridentina. Lo sguardo spazia a 360 gradi sulle principali vette dell’estremo nord est d’Italia e su parte della Valle Aurina lasciando ricordi indelebili.
Traccia GPS
Tramite il seguente link si accede al mio spazio su Wikiloc dove è possibile visualizzare e scaricare la traccia GPX oltre a vedere l’altimetria, i waypoint ed altre foto. La traccia GPX si riferisce solo all’andata, il ritorno si effettua sullo stesso percorso.
Link utili
- Parco Vedrette di Ries-Aurina: https://parchi-naturali.provincia.bz.it/parco-naturale-vedrette-di-ries-aurina.asp
- Birnlücken Hütte o Rif. Brigata Tridentina: http://www.pension-knappenhof.com/it-birnlueckenhuette.htm
- Meteo in valle Aurina: https://www.ahrntal.com/it/live/meteo.html
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[Ultimo aggiornamento: 01/02/2024]
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Quindi se ho ben inteso il percorso consigliato ai bambini piccoli termina alle malghe Kehrer o Adler
Ciao Giorgio, nel caso in cui i bambini siano molto piccoli e necessitino del passeggino, consiglio di effettuare il tragitto dal parcheggio alla malga Kehrer o ad una di quelle che si incontrano prima di giungere alla Kehreralm. Se invece foste dotati di zaino portabimbi si potrebbe tranquillamente procedere oltre fino ad arrivare al rifugio anche se in alcuni tratti la pendenza è notevole e la parte finale con i gradoni sembra infinita. Nel caso in cui i bambini siano un po’ più grandicelli, fate le vostre valutazioni. Il percorso conduce ad un magnifico punto panoramico (il rifugio Tridentina) ma è lungo e richiede un certo allenamento e non sempre i bambini e ragazzi apprezzano queste tipologie di escursioni più faticose di altre
Percorso fantastico. Fatto tre volte in anni diversi.
Amo la Valle aurina ed è la meta delle nostre vacanze da molti anni.
Questo percorso l’ho fatto con i bambini,all’epoca la più grande aveva dieci anni e il più piccolo ne aveva quattro emmezzo. Ricordo che sgambettavano più velocemente di noi,specialmente il piccolo. Era curioso di tutto.
La kehrer alm in fondo alla valle ancora non esisteva, c’erano dei ruderi dove ci riparavamo a mangiare e fare l’insulina alla più grande prima del ponticello che ci avrebbe portato verso la salita. Era il 1995
La seconda volta è stato nel 1999 mentre l’ultima volta volta abbiamo raggiunto il tridentina utilizzando l’alta via dei tauri.
Da Casere passando per Prastmann abbiamo eseguito il sentiero che porta al passo dei tauri poi vetta d’itaLia per poi raggiungere il rifugio brigata tridentina
Ciao Patrizia, grazie per essere passata dal blog ed aver lasciato un commento. Scusa se ti rispondo solo adesso ma nei giorni scorsi ero in vacanza in Alto Adige, questa volta però siamo stati in Val di Funes. Chissà che meraviglia la Valle Aurina negli anni 90! 🙂
Dev’essere bellissima questa escursione! Noi da anni andiamo in estate in Val Casies, ma da lì ci spostiamo anche nelle vallate vicine come la Valle Aurina. Di questa escursione mi preoccupa il dislivello. Non mi importa se un percorso è lungo, ma il dislivello mi fa mancare il fiato. Che schiappa! : DD