[Ultimo aggiornamento: 19/04/2020]
Dati tecnici:
- Partenza: parcheggio di Casere (Bz)
- Tappe intermedie: varie malghe
- Arrivo: Rifugio Brigata Tridentina
- Lunghezza percorso: circa 16 km (andata e ritorno)
- Dislivello: circa 836m (altitudine cumulativa)
- Quota partenza: 1.605m s.l.m.
- Quota arrivo: 2.441m s.l.m.
- Altitudine massima: idem c.s.
- Tempo percorrenza: 5 ore (esclusa sosta al rifugio). Andata: 2 ore e 40min, ritorno: 2 ore e 20min
- Difficoltà: E (escursionistica)
- Segnavia: 13
- Carta/mappe: carta topografica per escursionisti della casa editrice Tabacco, scala 1:25.000, foglio 035 “Valle Aurina e Vedrette di Ries”
- Traccia GPS: ved. link più sotto
- Note: il Rifugio Brigata Tridentina è aperto da fine giugno a metà ottobre circa, meteo permettendo. L’andata ed il ritorno si svolgono sullo stesso percorso. Il sentiero richiede un minimo di allenamento sia per la lunghezza che per il dislivello. In ogni caso occorrono abbigliamento e calzature adeguati alle escursioni in montagna. Fondamentale anche verificare le condizioni meteo sia prima di partire che nell’arco della giornata.
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Bambini al seguito:
La strada dal parcheggio di Casere fino alla Malghe Adler e Kehrer può essere percorsa tranquillamente da famiglie con bambini poichè la pendenza è minima e il fondo è in buono stato anche se per la maggior parte sterrato. Il tratto successivo alla malga Kehrer, invece, cambia radicalmente ed è adatto a escursionisti con un minimo di allenamento ed abbigliamento adeguato. Giusto per avere un’idea delle distanze, il tratto da Casere alla Malga Adler è lungo 2,6km mentre quello fino alla malga Kehrer è 5km.
Escursione:
Parcheggiamo l’auto e ci prepariamo per l’escursione. Fisso sullo zaino anche i bastoncini telescopici che avevo acquistato la sera precedente.
Arrivando prima delle 9 sarebbe possibile proseguire ancora per un breve tratto fino alla località Prastmann ma noi , anche se la sbarra è ancora alzata, preferiamo sostare al parcheggio e iniziare la camminata da li.
Imbocchiamo la stretta strada asfaltata che, dopo poche decine di metri, raggiunge la piccola località Prastmann dove c’è un punto di ristoro.
Sul lato sinistro passiamo accanto a verdeggianti pascoli con gli Schwedna le caratteristiche strutture per far asciugare il fieno evitando il contatto con la terra umida mentre sulla destra scorre in lontananza l’Aurino. Alzando lo sguardo verso le montagne intravediamo un’altro percorso oltre il torrente.
Cielo leggermente velato e temperatura piacevole, la camminata sarà lunga ma sicuramente lo spettacolo delle montagne appagherà ogni fatica.
Poco dopo arriviamo in prossimità di un piccolo bivio con una palina in legno che riporta una serie di indicazioni, proseguiamo diritti seguendo le indicazioni per il sentiero n° 13 con destinazione il Rifugio Brigata Tridentina o Birnlücken Hütte.

Palina in località Prastmann
Deviazione: da qui si può raggiungere e visitare la tardogotica Chiesa di Santo Spirito (Heilig Geist) consacrata nel 1455.
Fortunatamente da questo punto la strada non è più asfaltata ma diventa una bella strada bianca in falsopiano e costeggia il percorso dell’Aurino. Passiamo in prossimità delle Malghe Adler (1680m slm, punto di ristoro) e Jäger e proseguiamo lungo la strada sterrata che in alcuni punti comincia a salire leggermente tra pascoli rigogliosi e tipici masi di montagna.
Passiamo nei pressi di piccoli stagni e corsi d’acqua, dove è possibile fermarsi per una breve sosta. In alcuni tratti il torrente è più impetuoso e si formano delle piccole cascate, inoltre in diversi punti la strada è sbarrata da cancelli in legno per evitare di far scappare gli animali al pascolo (appositi cartelli ricordano ai turisti di chiuderli dopo il passaggio).

Uno dei cancelli lungo il percorso
A poco a poco cominciamo a intravedere il fondovalle sbarrato da una cascata e, in poco meno di un’ora dalla partenza, raggiugiamo la Kehrer Alm (1842m s.l.m.), ex dogana dismessa da diverso tempo e trasformata in un punto di ristoro.

La Kehrer Alm (1.842m) e vista del fondovalle
A quell’ora vi sono già alcuni escursionisti e mountainbiker che si rifocillano nel dehor estivo ammirando il paesaggio circostante.
All’altezza della malga la strada bianca termina. Imbocchiamo un ponte in legno che oltrepassa il torrente Aurino e ci conduce sul versante opposto. Da qui parte il ripido sentiero (segnavia 13) che porta in breve, tramite una serie di zig zag e gradoni, a quota 1949 metri di altitudine.
In breve arriviamo sulla sommità della cascata vista in precedenza e cominciamo a intravedere poco lontano uno scorcio della malga successiva.
Nell’ultimo tratto il sentiero scompare fra le rocce e passiamo vicino a una teleferica che serve a rifornire la malga. Dopo un’ora e venticinque minuti di cammino raggiungiamo la Malga Lana (Lahner Alm, 1986m s.l.m.) dove è presente l’ultimo punto di ristoro prima di raggiungere il Rifugio Brigata Tridentina. La malga è situata in un altopiano ai piedi della Forcella del Picco (Birnlücke), valico alpino posto sul confine tra l’Italia e l’Austria.
L’anfiteatro che si apre innanzi ai nostri occhi e la posizione di questa malga mi ricordano molto la Rötalm in Valle Rossa che avevamo visto un paio di giorni prima.
Oltrepassiamo la malga e successivamente il torrente Lahner Moos tramite un piccolo ponte in legno e proseguiamo lungo il sentiero (segnavia 13) in falsopiano che attraversa un pianoro erboso ed a tratti acquitrinoso.

La freccia indica il Rifugio Brigata Tridentina
Il paesaggio che si apre dinnanzi a noi è molto bello, sullo sfondo vediamo l’ultima e ardua parte del percorso e sulla sommità della montagna si intravede la nostra meta.
Poco dopo aver oltrepassato la quota 2030m s.l.m. il sentiero piega verso sinistra e si inerpica via via sempre più ripidamente sulle pendici del monte Bockegg con continui e brevi tornanti. L’unico rumore è dato dallo scrosciare di alcune cascate che in taluni casi passano in prossimità del sentiero e consentono di rinfrescarsi un pochino. Oggi è una giornata piuttosto calda.

Una delle parti più difficoltose del sentiero verso il Rifugio Brigata Tridentina
Girandosi indietro il panorama verso la Lahner Alm vista dall’alto è spettacolare.

Vista verso la Lahner Alm
La mulattiera lascia quindi il posto a una lunga serie di gradoni lastricati e ad altri ricavati nella roccia che in breve tempo portano subito in quota. La parte più faticosa sono le ultime gradinate che portano in prossimità del Rifugio Tridentina anche perchè l’alzata è piuttosto elevata.
Propendo quindi per passare su uno stretto sentiero che è stato ricavato a fianco dei gradoni ma che mi consente di salire meglio ed affaticare meno il tendine di Achille che sta cominciando a darmi fastidio.

Il tratto finale a gradoni
Alle 11:30 dopo 2 ore e mezza di cammino arriviamo al Rifugio Brigata Tridentina posto su un magnifico terrazzamento in prossimità della Forcella del Picco (Birnlücke). Una foto ricordo davanti alla targa con il nome del rifugio è d’obbligo.

Arrivati al Rifugio Brigata Tridentina
Negli anni successivi il rifugio venne pazientemente e completamente ristrutturato sia dal gestore Sig. Untergassmair che dalla sezione CAI di Brunico ed adesso è un punto di partenza per numerose escursioni verso il Picco dei Tre Signori (3.498m s.l.m.), La Vetta d’Italia (2.912m s.l.m.), la Forcella del Picco (2.667m s.l.m.) ed altre interessanti mete, come per esempio la camminata per l’alta via Lausitzer Höhenweg.
Dopo un rapido cambio di abbigliamento visto che l’aria a 2.441 metri è frizzantina ed il sole langue, ci accomodiamo a ridosso del rifugio in uno dei tavoli posti sulla terrazza che guarda verso il Picco dei Tre Signori anche se, almeno inizialmente, la cima è coperta da una spessa coltre di nubi e non si riesce a vederla.
Ordiniamo qualcosa da mangiare e nel frattempo il cielo diventa di un azzurro intenso, le nubi si diradano offrendoci così una vista spettacolare sul ghiacciaio innanzi a noi.

Il ghiacciaio del Picco dei Tre Signori
Escursione a mio avviso molto bella. Sia per la varietà dei paesaggi in cui si snoda il percorso sia per lo spettacolare panorama che si gode dal Tridentina. Lo sguardo spazia sulle principali vette dell’estremo nord est d’Italia e su parte della Valle Aurina.
Traccia GPS:
Tramite il seguente link si accede al mio spazio su Wikiloc dove è possibile visualizzare e scaricare la traccia GPX oltre a vedere l’altimetria, i waypoint ed altre foto. La traccia GPX si riferisce solo all’andata, il ritorno si effettua sullo stesso percorso.
Link utili:
- Parco Vedrette di Ries-Aurina: https://parchi-naturali.provincia.bz.it/parco-naturale-vedrette-di-ries-aurina.asp
- Birnlücken Hütte: http://www.pension-knappenhof.com/it-birnlueckenhuette.htm
- Meteo in valle Aurina: https://www.ahrntal.com/it/live/meteo.html
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Infine desidero ricordare che la valutazione della difficoltà del percorso è soggettiva, per cui un percorso facile per alcuni può non esserlo per altri e viceversa.
Percorso fantastico. Fatto tre volte in anni diversi.
Amo la Valle aurina ed è la meta delle nostre vacanze da molti anni.
Questo percorso l’ho fatto con i bambini,all’epoca la più grande aveva dieci anni e il più piccolo ne aveva quattro emmezzo. Ricordo che sgambettavano più velocemente di noi,specialmente il piccolo. Era curioso di tutto.
La kehrer alm in fondo alla valle ancora non esisteva, c’erano dei ruderi dove ci riparavamo a mangiare e fare l’insulina alla più grande prima del ponticello che ci avrebbe portato verso la salita. Era il 1995
La seconda volta è stato nel 1999 mentre l’ultima volta volta abbiamo raggiunto il tridentina utilizzando l’alta via dei tauri.
Da Casere passando per Prastmann abbiamo eseguito il sentiero che porta al passo dei tauri poi vetta d’itaLia per poi raggiungere il rifugio brigata tridentina
Ciao Patrizia, grazie per essere passata dal blog ed aver lasciato un commento. Scusa se ti rispondo solo adesso ma nei giorni scorsi ero in vacanza in Alto Adige, questa volta però siamo stati in Val di Funes. Chissà che meraviglia la Valle Aurina negli anni 90! 🙂
Dev’essere bellissima questa escursione! Noi da anni andiamo in estate in Val Casies, ma da lì ci spostiamo anche nelle vallate vicine come la Valle Aurina. Di questa escursione mi preoccupa il dislivello. Non mi importa se un percorso è lungo, ma il dislivello mi fa mancare il fiato. Che schiappa! : DD