Kinderdijk significa letteralmente “la diga del bambino” (kinder = bambino; dijk = diga). Secondo la tradizione, in questa zona venne trovata oltre 5 secoli fa una cesta che conteneva un bimbo ed un gatto e che era andata a arenarsi contro una diga. Il nome dell’area deriverebbe dunque da questo ritrovamento quasi miracoloso.
Kinderdijk è uno dei siti con antichi mulini a vento più spettacolari dei Paesi Bassi anche per la sua posizione sulle rive del fiume Lek. Al giorno d’oggi con i suoi 19 mulini a vento, Kinderdijk è una delle mete principali dei Paesi Bassi e, non a caso, nel 1997 questa zona è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
L’area di Kinderdijk e la sua storia
Kinderdijk si trova nel sud dei Paesi Bassi, nella provincia dello Zuid-Holland (sud Olanda), a circa 15km a sud-est della città di Rotterdam ed in prossimità della confluenza dei fiumi Lek e Noord.
Nel 1366 e nei tre anni successivi vennero scavati a mano due canali che attraversavano la regione dell’Alblasserwaard e arrivavano fino a Kinderdijk. Il loro scopo era quello di drenare l’acqua piovana in eccesso del fiume Lek.
Poichè comunque anche questo accorgimento risultò insufficiente, alcuni secoli più tardi vennero costruiti sedici mulini a vento per cercare di proteggere le terre retrostanti dalle sempre più frequenti inondazioni del fiume Lek. Otto mulini vennero costruiti nel 1738 ed altri otto un paio d’anni più tardi.
La zona ha mantenuto in buona parte il suo aspetto originario nel corso dei secoli e questo fa di Kinderdijk uno straordinario monumento storico-industriale che merita assolutamente di essere visitato per meglio comprendere quanto abbiano dovuto lottare gli olandesi per strappare la terra al mare ed ai fiumi.
Con l’avvento delle macchine a vapore e poi dei motori diesel tra il 1800 ed il 1900 l’attività dei mulini a vento di Kinderdijk è stata poi soppiantata dalla costruzione delle stazioni di pompaggio più moderne ed efficienti.
La stazione di pompaggio Smitgemaal venne originariamente edificata nel 1868. In precedenza si chiamava Van Haaften ed era una stazione di pompaggio a vapore, nel 1927 venne alimentata da motori diesel fino a quando nel 1972 venne sostituita da quella attuale. Nel corso degli ultimi anni tuttavia anche i motori diesel hanno lasciato spazio a quelli elettrici.
La stazione di pompaggio Wisboomgemaal, coetanea della precedente, era anch’essa alimentata a vapore ed aveva una potenza di 200CV poi nel 1924 diventò elettrica. La pompa è ancora funzionante e la stazione è stata trasformata nel Centro Visite di Kinderdijk.
Kinderdijk oggi: cosa vedere e fare
Dopo aver oltrepassato la locanda De Molenhoek iniziano i due sentieri che permettono di osservare i 19 mulini di Kinderdijk. Fino all’altezza del ponte che collega il mulino visitabile vi sono due sentieri affiancati, quello a destra è per i pedoni, mentre, quello a sinistra è per le biciclette (nella prima foto in alto si vedono entrambi i sentieri). Successivamente i due percorsi si riuniscono in uno solo e occorre prestare un po’ di attenzione nel percorrerlo perchè i ciclisti sono molto numerosi e pedalano velocemente
Uno dei mulini (il secondo che si incontra sulla destra dopo essersi lasciati alle spalle la locanda De Molenhoek), raggiungibile tramite un piccolo ponte che scavalca il canale, è visitabile tutti i giorni da marzo fino alla fine di ottobre dalle 9:30 fino alle 17:30 e, visto che l’interno è rimasto intatto come quando venne costruito più di 260 anni fà, è interessante visitarlo (prezzo 2008 a persona: € 3,50).
Oltre che a piedi e in bici, vengono organizzate escursioni in battello che partono ogni ora dalla banchina vicino alla locanda De Molenhoek (prezzo 2008 a persona: € 3,00), inoltre presso i custodi del parcheggio è possibile noleggiare delle audioguide.
Il parcheggio per le auto, non molto ampio, è a pagamento (prezzo 2008 a macchina: € 5,00); la zona è facilmente raggiungibile tramite le piste ciclabili e nei dintorni si snodano innumerevoli percorsi per le biciclette come si può vedere nel cartello segnaletico sottostante.
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Posizionandosi nel punto indicato dal pallino rosso, si possono vedere due diversi tipologie di mulini a vento. C’è una fila di 8 mulini con base circolare e struttura in pietra che vennero costruiti nel 1738 (ved. i numeri dall’1 all’8), distribuiti intorno al bacino di raccolta delle acque del Nederwaard e una fila di 8 mulini ottagonali con copertura in paglia costruiti nel 1740 (ved. i numeri dal 9 al 16) che si trovano nel bacino di raccolta delle acque del Overwaard. I mulini furono operativi fino al 1950 ma sono tutt’ora mantenuti in funzione perchè sono dei monumenti importanti e anche per evitare possibili deterioramenti delle strutture (alcuni di essi sono abitati). Il n° 17 , edificato nel 1740, è il Grande Mulino del Nuovo polder Lekkerland, mentre, il n° 18 è il Piccolo Mulino del Nuovo polder Lekkerland e venne costruito nel 1761. In una posiziona un po’ isolata è il mulino n° 19 chiamato Blokweerse Molen che si distingue dagli altri per la sua struttura incatramata di colore nero e per la forma. Non si sa bene quando venne eretto il primo mulino, è comunque noto che nel 1575 venne distrutto e ricostruito nello stesso posto, purtroppo nel 1997 venne in buona parte bruciato durante un incendio e successivamente ricostruito (1999-2000) utilizzando quanto possibile del precedente edificio.
Alcuni cartelli bilingue (Olandese-Inglese) posti lungo il percorso spiegano il funzionamento e le principali caratteristiche dei mulini oltre che alcuni dettagli sul posizionamento delle pale del mulino. Per esempio c’era una posizione che indicava un lieto evento (es. una nascita), quella che invece indicava un triste evento ………. insomma i mulini erano anche un modo per comunicare.
La zona ha mantenuto in buona parte il suo aspetto originario e questo fà di Kinderdijk un posto particolare che merita una visita per meglio comprendere quanto hanno dovuto lottare gli Olandesi per strappare la terra all’acqua.
Kinderdijk vale una visita?
Decisamente si, sarà anche una meta molto turistica ma vale la pena scendere fin qui per ammirare questo sito Unesco. Non c’è altro posto nei Paesi Bassi in cui poter vedere un numero così consistente di mulini a vento tutti insieme. Inoltre è interessante anche vedere le differenze costruttive dei vari mulini, qui troverete diverse tipologie.
Avendo un po’ di tempo a disposizione sarebbe anche interessante girovagare a piedi o in bici per ammirare questo particolare ambiente creato dall’uomo nei secoli e fatto di torbiere, canali, pascoli dove nidificano e vivono varie specie di uccelli ed in primavera fioriscono diverse varietà floreali.
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Orari di apertura del sito di Kinderdijk
- da marzo ad inizio novembre Kinderdijk è visitabile giornalmente tra le ore 09:00 e le 17:30
- tra novembre e fine dicembre l’orario di visita è dalle 10:30 alle 16:30, ogni giorno
- a Natale è chiuso
- il primo di gennaio è aperto fra mezzogiorno e le ore 16:00
- nella prima settimana di gennaio è visitabile fra le ore 10:30 e le 16:00, ogni giorno
- tra l’Epifania e la metà del mese di gennaio è solitamente chiuso
- da metà gennaio e per tutto il mese di febbraio è aperto dalle 10:30 alle 16:00 solamente dal venerdi alla domenica
Il mio consiglio è quello di riverificare gli orari ed i giorni esatti di visita sul sito di Kinderdijk che vi segnalo più sotto.
Costi per la visita di Kinderdijk
Il biglietto di ingresso include il giro in barca che dura una mezz’ora circa, la visione del video presso la stazione di pompaggio Wisboom, l’audio guida tramite app e la mappa del sito, la visita dei due mulini che sono aperti al pubblico (Blokweer e Nederwaard). I parcheggi si pagano a parte.
- i bambini fino a 3 anni non pagano, quelli fra 4 e 12 anni pagano euro 8.
- i ragazzi dai 12 anni e gli adulti pagano euro 19,50.
Nei giorni feriali c’è una piccola riduzione sui prezzi sopra indicati. Oltre che alla cassa (non accetta contanti) è possibile acquistare i biglietti online sul sito di Kinderdijk. La seconda opzione è preferibile per evitare attese nei weekend e nei periodi di maggiore affluenza turistica. Il biglietto acquistato online può essere mostrato all’ingresso semplicemente visualizzandolo sullo schermo dello smartphone/tablet, non è necessario stamparlo.
Il video è in olandese, inglese, tedesco, francese e giapponese.
Note
- I visitatori con disabilità hanno uno sconto sul prezzo del biglietto. L’accompagnatore, nel caso di persone che non possono muoversi da sole nell’attrazione, entra gratuitamente.
- I cani sono ammessi nel sito di Kinderdijk e nei tour in barca purché tenuti al guinzaglio, non possono entrare nei locali di ristorazione/caffetteria e nel museo.
- I biglietti acquistati online e non utilizzati non vengono rimborsati o possono essere usati in giornate differenti da quella prenotata.
- In caso di condizioni meteo non buone il tour in barca potrebbe non essere effettuato.
- A settembre per una settimana i mulini vengono illuminati di sera in occasione della “settimana della luce” (Verlichtingsweek). Sul sito sono indicate le date di questo evento.
- I prezzi riportati si riferiscono all’ultimo aggiornamento dell’articolo.
Come raggiungere Kinderdijk
- in bicicletta: parafrasando il proverbio “tutte le strade portano a Roma” in questo caso si potrebbe dire che tutte, o quasi, le ciclabili portano a Kinderdijk basta avere un po’ di allenamento!
- in auto: tramite siti/app come Google Maps oppure ViaMichelin è possibile calcolare il percorso stradale per raggiungere Kinderdijk. Il parcheggio più vicino al monumento Unesco (Nederwaard 1, 2961AS Kinderdijk) è piccolo. Arrivando entro l’orario di apertura c’è qualche possibilità di trovare stalli liberi nei giorni feriali ma già dopo le 10 del mattino oppure nei momenti di maggior afflusso di turisti diventa un’impresa riuscire a parcheggiare. Un parcheggio per auto e camper molto vasto è situato a 4km da Kinderdijk e si trova all’indirizzo Marineweg 3, 2952AZ Alblasserdam. Da qui partono giornalmente delle frequenti navette che portano all’ingresso del sito di Kinderdijk; in alternativa alla navetta ci sono le biciclette a contropedale. I parcheggi costano euro 9,50/auto/giorno, le navette e bici sono incluse nel prezzo.
- Waterbus: da Rotterdam, più precisamente dal ponte Erasmo (Erasmusbrug), parte la barca Waterbus n° 21 che in circa 40 minuti di viaggio tra i canali arriva al Molenkade di Kinderdijk che dista un paio di minuti a piedi dal sito Unesco. Le biciclette possono essere caricate sulla barca gratuitamente. Le imbarcazioni viaggiano tra le ore 08:20 e le 17:40, ogni 50/60 minuti circa c’è un battello nei giorni feriali, nei fine settimana ci sono meno corse. Il biglietto, acquistabile online, per adulti A/R costa euro 9,60 | i bambini/ragazzi tra 4 e 11 anni pagano invece euro 5 | i minori di 4 anni non pagano | gli over 65 anni pagano euro 6,34.
- in autobus: l’autobus 489 che parte da Rotterdam Kralingse Zoom arriva a Kinderdijk in circa 40 minuti di viaggio. Questo autobus parte ogni mezz’ora e viaggia tutti i giorni della settimana. Kralingse Zoom è anche una stazione della metropolitana sulle linee A/B/C quindi facilmente raggiungibile da varie zone di Rotterdam.
- in treno: le stazioni ferroviarie più comode sono quelle di Rotterdam poi occorre spostarsi con tram o metro per raggiungere i capolinea del bus 489 oppure del Waterbus per proseguire verso Kinderdijk. In questo caso il sito 9292 che indico più sotto è un ottimo calcolatore di percorsi tramite mezzi pubblici.
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Link utili
- sito di Kinderdijk
- aperture sito Kinderdijk: https://kinderdijk.nl/praktische-informatie/openingstijden/
- sito del Patrimonio Mondiale Unesco
- servizio Waterbus: https://www.waterbus.nl/en
- sito 9292.nl (bilingue olandese/inglese): https://9292.nl/
- ufficio turistico Alblasserdam: https://www.touristinfo-alblasserdam.nl/
Foto
Altre foto potete vederle nel mio album su Flickr.
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[Ultimo aggiornamento dell’articolo: 16/10/2024]
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sto accumulando informazioni, e approfitto della tua conoscenza.
Sono stata in Olanda nel 2004 con la formula bici e barca ma ora voglio tornare con la mia superpigra figlia (quindi in macchina!)per farle vedere posti che ho già visitato (vedi Amsterdam e Kinderdijk) e luoghi nuovi per entrambe( vedi il “giardino” di Keukenhof.
Credo tornerò a curiosare presto
Ciao
Simona
ti ho messo nel mio blog come amica di turismo lento e come ciclourismo