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Kos: diario di una vacanza fra sole, spiagge e storia

Una vacanza a Kos: perché scegliere quest’isola

L’isola di Kos, di forma stretta e allungata, è lunga 45 km e larga 11 km nel punto più ampio. In quello più stretto misura solo 2 km, da qualsiasi altura in questa zona è così possibile vedere contemporaneamente le due coste. Kos si protende verso la Turchia, quest’ultima è visibile da diversi punti dell’isola.

Pur avendo dimensioni piuttosto contenute, Kos presenta un paesaggio piuttosto vario.
Vi sono zone pianeggianti coltivate o adibite al pascolo di capre, mucche e pecore. Altre nell’entroterra simili a certi nostri paesaggi di mezza montagna con verdeggianti pinete. Il monte più alto dell’isola si chiama Dikeos ed è alto 843m. Ci sono poi territori costieri con lunghe spiagge di sabbia fine, calette con piccoli ciotoli, ghiaia fine o scogli. Infine zone sferzate dal Meltemi, aspre e completamente brulle.

Nel corso dei secoli Kos ha conosciuto diverse dominazioni. Minoici, Dori, Persiani, Tolomei, Macedoni di Alessandro Magno, Romani, Bizantini, Cavalieri di Rodi, Turchi, Italiani, Tedeschi, Inglesi la conquistarono. Nel 1948 venne annessa alla Grecia.

Alcuni monumenti o tracce delle varie epoche sono ancora visibili, sebbene alcuni di essi non siano sempre mantenuti in buono stato di conservazione.

Nel 1933 un forte terremoto distrusse l’isola, il precedente si era verificato nel VI sec. d.C. La città di Kos venne ricostruita successivamente anche grazie all’aiuto degli Italiani.

Ai giorni nostri Kos è una rinomata meta per le vacanze estive, conosciuta per le sue belle spiagge, il mare pulitissimo ed il divertimento notturno.

Clima a Kos

Il mare a Kos: alcune considerazioni

Il mare è sempre stato limpido e trasparente in tutte le spiagge che abbiamo visitato. Prima di partire per la vacanza avevo cercato un po’ di informazioni su internet e nel sito di un tour operator si diceva che la temperatura dell’acqua oscillava fra 17 °C (in bassa stagione) e 26 °C (in alta stagione).

A luglio, mese che considerei “alta stagione”, io però l’ho trovata decisamente fredda. Ho fatto il bagno due volte in una settimana di vacanza, mi mancava il respiro ogni volta che mi immergevo. E’ andata meglio a Camel Beach, forse perchè è una piccola baia racchiusa nella scogliera.
Tutta un’altra cosa rispetto alla temperatura del mare riscontrata nelle precedenti vacanze in altre isole Greche, come per esempio Skiathos.

Camel Beach, Kos
La strada sterrata che scende verso Camel Beach

Strade, spostamenti nell’isola greca di Kos

In ultimo ma non per ultimo, bisogna pensare agli spostamenti che si intende effettuare sull’isola. Le spiagge migliori sono praticamente tutte a una certa distanza dalla città di Kos e si trovano in prossimità della parte più stretta dell’isola. Diciamo che la bici può essere comoda per brevi spostamenti o per girare nella città di Kos e negli altri centri abitati.
Negli ultimi anni sono state costruite diverse piste ciclabili, probabilmente per venire incontro ai turisti del centro-nord Europa.

Hotel Lagas Aegean Village Kos

Il nostro soggiorno a Kos

Avevo scelto l’Hotel Aegean Village perchè mi piaceva la sua collocazione vicino a un centro turistico ma non nel centro vero e proprio e la sua disposizione. Il complesso era costitituito da bianche casette a schiera a due piani disposte a gradoni sul fianco di un piccolo colle e costruite nello stile greco con serramenti in azzurro e verde in prossimità del mare.

Nell’Hotel di categoria A ci siamo trovati bene: il personale era molto gentile, la zona era tranquilla e a meno di un chilometro dall’animata e affollata (specie la sera e la notte) cittadina di Kardamena nella parte sud dell’isola. Al ristorante, a buffet, abbiamo cenato piuttosto bene: c’era una discreta varietà di pietanze (prevalentemente cucina internazionale con qualche piatto tipico greco) e la camera era spaziosa e pulita.

Le varie zone del complesso alberghiero sono collegate fra di loro con scalinate e una stretta strada che può essere percorsa solo da un servizio interno di minibus funzionante giorno e notte. In questo modo non si crea caos nelle strade che portano ai bungalow, in prossimità della reception vi sono un paio di parcheggi ove è possibile lasciare i mezzi a noleggio.

L’auto l’avevamo noleggiata dall’Italia tramite il tour operator ma è meglio affittarla in loco perchè costa meno; probabilmente a Agosto potrebbe essere un più difficoltoso noleggiarla rispetto al mese di Luglio vista l’alta richiesta ma, detto francamente, abbiamo trovato un sacco di car-rentals; per esempio sulla strada che dall’Hotel porta verso il centro abitato di Kardamena ci sono tre negozi dove si possono noleggiare i mezzi di trasporto. Uno di questi noleggia pure piccoli motoscafi.

All’Hotel Aegean Village è possibile noleggiare gli asciugamani per la spiaggia ad un basso costo per l’intera settimana, ogni due giorni è possibile farseli sostituire, occorre lasciare una piccola caparra che viene restituita a fine soggiorno.

Volo Malpensa – Kos

Depositati i bagagli in camera ci siamo concessi un po’ di relax, vista l’alzataccia del mattino (abitiamo a 140 km da Malpensa), nella spiaggia di fronte all’hotel; non è una delle spiagge migliori dell’isola ma è stato piacevole riposare un po’. Questa spiaggia di sabbia fine non è molto larga, vi sono alcuni ombrelloni e lettini e pure alcune piante frondose sotto alle quali è possibile ripararsi dal sole (ombrellone e lettini sono a pagamento anche per gli ospiti dell’Hotel), è inoltre possibile noleggiare moto d’acqua, pedalò e il “banana”.

Kardamena

Kardamena è una cittadina di pescatori nel sud dell’isola, forse è meglio dire “era” perchè adesso è un concentrato di locali notturni, discoteche, night club, disco-bar e pub all’insegna del divertimento più sfrenato.

Tutti questi locali non sono affatto caratteristici ma sono studiati apposta per i turisti del centro-nord Europa. In alcuni sono appese alle pareti le bandiere di questi stati per far capire la nazionalità della clientela che li frequenta. La sera e di notte vengono presi d’assalto da giovani e giovanissimi Inglesi, Norvegesi e Tedeschi (età media 15-20 anni) che ingurgitano cocktails e bevande superalcooliche l’una dietro l’altra. La musica disco viene pompata al massimo volume e, passeggiando per la via principale, dopo una certa ora è quasi impossibile riuscire a camminare.

Non so come facciano i locali a vivere in questa zona. Al piano terreno vi sono i locali (street bar) l’uno a fianco dell’altro su entrambi i lati della via  mentre il piano superiore delle case spesso è abitato.

In una strada parallela abbiamo trovato qualche ristorantino ma non ci sono comunque sembrati “locali tipici”. I negozi vendono praticamente tutti le stesse cose, spesso merce taroccata e non si trovano oggetti di artigianato locale o prodotti caratteristici.

Un po’ più agevole e meno caotica è invece la passeggiata sul lungomare (sea front), anche lì vi sono diversi locali ma l’aria è più vivibile. In una zona a un’estremità di Kardamena (playground) vi sono alcuni bar con tavolini all’aperto ove è possibile degustare tranquillamente un cocktail e fare quattro chiacchiere. Abbiamo scelto quest’ultima zona per goderci la serata.

Camel Beach a Kos
Veduta di Camel Beach

Le spiagge di Kos

Il costo di un ombrellone con due lettini muniti di materassino è basso, in questa spiaggia c’è anche una doccia. La spiaggia di sabbia fine è molto lunga e si può fare una bella passeggiata o corsa sulla battigia, in realtà ogni tratto di questa lunghissima spiaggia di sabbia fine ha nomi diversi: Paradise, Exotic, Magic, Sunny.

Paradise e sinonimi è uno dei nomi più classici delle spiagge in Grecia, trovatemi un’isola turistica che non abbia una spiaggia Paradise.

Con la macchina è possibile scendere fino in prossimità di Sunny Beach, un po’ più in alto c’è una taverna con un’ampia veranda dalla quale si gode un bel panorama della spiaggia e delle isole di Giali e Nissyros che si trovano di fronte.

Sunny Beach a Kos
Veduta di Sunny Beach

La spiaggia, è gestita da una ragazza di nome Jenny che scende solitamente dopo le 10 con una moto da enduro ed apre il chioschetto alle spalle della spiaggia. I suoi ombrelloni sono quelli con le foglie di palma e i materassini a strisce bianco/blu, gli altri ombrelloni e lettini sono invece gestiti da un paio di ragazze che hanno anche la taverna sulla sommità dello sperone roccioso il Camel Restaurant.

Non corre molta simpatia fra le proprietarie dei due “stabilimenti balneari”: prima che arrivasse Jenny le altre due ragazze, proponendo un prezzo scontato avevano cercato di convincere alcuni clienti a spostarsi nella loro zona. Jenny invece nel prezzo dell’ombrellone e due lettini offre anche un dolcetto (una specie di budino di latte alla vaniglia) e una Nescafè freddo shakerato a testa. Business is business!
A pranzo abbiamo mangiato un boccone al Camel Restaurant.

vacanza Kos 000

La spiaggia è un mix di sabbia e ghiaia fine ma l’accesso al mare non è agevole perchè vi sono diversi ciotoli (vi è infatti un piccolo pontile per facilitare l’entrata in acqua), anche qui l’acqua è molto fredda e c’è parecchio vento; diciamo che, a parte la vista dell’isolotto e gli scavi in prossimità del promontorio non mi è sembrata poi così sensazionale. C’è anche un po’ di rumore perchè in mezzo al mare vi sono tre piattaforme del vicino Club Med dalle quali partono i motoscafi per praticare lo sci d’acqua.

Fra la spiaggia in cui ci siamo sistemati e quella adiacente a uso esclusivo degli ospiti del Club Med c’è un promontorio sul quale spiccano una serie di resti di una basilica paleocristiana. In piedi vi sono alcune colonne e poi ovunque sono disseminati sulla sabbia pezzi di colonne, architravi, rilievi e qualche resto di pavimentazione a mosaico. Con lo sfondo blu del mare, la zona si presta a alcuni scatti fotografici.

Paradise Beach a Kos
La spiaggia Paradise Beach, Kos

In questa zona visitiamo un po’ di corsa alcuni paesini caratteristici come Lagoudi, Zia, Amaniou. Zia è il più turistico, vi sono infatti numerose bancarelle che vendono spezie varie, tessuti, souvenirs e poi diverse taverne con i tavoli e le sedie di colore blu acceso. Anche qui gli anziani conoscono qualche parola di Italiano. Rispetto ai negozi di Kardamena si trova qualcosa di particolare.
E’ qui che vengono portati i turisti dai tour operators per la serata tipica greca. Vedere il tramonto a Zia rientra tra le le cose da non perdere quando si va in vacanza a Kos. Noi però scappiamo poco prima che arrivi l’orda selvaggia di turisti.

Oltre a quelle qui elencate, l’isola di Kos ha comunque numerose spiagge, anche per nudisti e naturisti. C’è l’imbarazzo della scelta, dipende se preferite luoghi più modaioli oppure tranquilli.

Kos città

Tramite una scala si arriva alla seconda terrazza che ospita i resti di vari monumenti: l’altare di Asclepio del II sec. a.C. (Asclepio, figlio di Apollo, imparò l’arte medica dal centauro Chirone), i resti del tempio ionico di Asclepio del 300 a.C. (restano parte del basamento e due colonne), un’esedra semicircolare (una vasca?) e i resti di un tempio corinzio romano che con le sue sette snelle colonne è uno dei punti più fotografati. Da qui si accede alla prima terrazza con i pochi resti del tempio dorico di Asclepio del II sec. a.C. e dalla quale si gode un bel panorama.

Nelle giornate limpide si vedono le coste turche e l’isola di Pserimos. Quel giorno però c’era molta foschia e si faticava a vederle.

Tempio Romano II-IIIsec a.C.
Colonnato del Tempio Romano sull’Asklepion

La fontana turca a Kos
Fontana turca di Kos

Nelle vicinanze del platano plurisecolare si trova una fontana turca a forma di piccolo tempio sorretta da snelle colonne romane.
Poco lontano c’è la Moschea della Loggia con il suo alto minareto. Dietro di essa si estende un bazaar con alcuni locali e negozi di chincaglierie varie.
In un ampio giardino pubblico vi sono diversi scavi di epoca ellenistica e romana con i resti della stoà, di una basilica paleocristiana, dell’agorà romana e di un santuario con le due colonne doriche. Anche questa zona archeologica ci sembra un po’ abbandonata a se stessa pur essendoci qualche reperto pregevole.
Interessante il Museo Archeologico situato in un palazzo costruito dagli Italiani dopo il terremoto, custudisce reperti vari di epoca ellenistica e romana.

Ci dirigiamo verso l’auto con l’intenzione di andare a visitare la Casa Romana che sulla guida del Touring è segnalata con una stella. Purtroppo però è chiusa per restauri.

Percorrendo una via per ritornare all’auto ci imbattiamo in altri scavi. Forse vecchie mura o resti di abitazioni ma sono quasi completamente coperti dalla vegetazione e non ci sono cartelli per poterli identificare. Peccato!

La città di Kos non ci ha particolarmente colpito. Ci è sembrata nel complesso piuttosto mal tenuta, anche un po’ sporca e non vi sono edifici caratteristici.

L’attrazione principale è però un’area circolare, separata dal mare da grossi massi, in cui sgorga l’acqua sulfurea calda sia dal fondo che da una estremità. Proviamo a immergerci ma la temperatura è molto elevata, c’è comunque qualcuno che riesce a immergersi completamente anche nel punto in cui sgorga la sorgente!

Ci sistemiamo sui massi che sono sul lato verso il mare. Qui la temperatura è accettabile perchè l’acqua della sorgente si mescola con quella fredda del mare che passa attraverso gli scogli. L’odore di zolfo è piuttosto marcato e sarà necessario un bagno nel mare freddo per rimuoverlo.

Mentre il pomeriggio volge al termine e ci asciughiamo sulla spiaggia, ammiriamo le evoluzioni di un paio di caprette che sono arrampicate sulla roccia sovrastante, altissima e a strapiombo sul mare. E’ incredibile vedere come riescano ad arrampicarsi ovunque.

Empros Thermi a Kos
Empros Thermi

L’ultimo giorno di vacanza lo trascorriamo nell’ampia piscina dell’hotel.
Alle 12 dobbiamo lasciare la stanza e poi alle 16 dovremo andare in aeroporto a restituire l’auto ed effettuare l’imbarco per il rientro in Italia. Ovviamente, come tutti gli hotel in cui ci sono molti turisti del centro e nord Europa, si scatena fin dal primo mattino l’accaparraménto dei lettini intorno alla piscina. Nonostante tutte le spiagge belle a Kos c’è chi comunque preferisce restare nella piscina dell’hotel.

Devo dire che la settimana di vacanza è stata molto piacevole. Le spiagge non erano mai affollate e il clima è stato sempre soleggiato. Sinceramente parlando, Kos mi è piaciuta di meno rispetto a Skiathos, Rodi e Creta. Le spiagge di quelle isole ed i loro monumenti mi sono sembrati decisamente migliori. De gustibus …

Guide utilizzate

Come raggiungere Kos dall’Italia

Link utili

 

[Ultimo aggiornamento: 19/09/2020]

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8 commenti su “Kos: diario di una vacanza fra sole, spiagge e storia”

  1. Kos è un’isola che va capita, tant’è che non piace moltissimo ai viaggiatori ma io sono del parere che ogni posto, ogni isola è meravigliosa Perché è diversa ed ha una storia da raccontare proprio come Kos, così greca ma con lievi tratti turchi!

  2. Ho un debole per le isole greche, mi piace proprio l’atmosfera che si respira tra bel mare, buon cibo e storia. Tra queste Kos era una di quelle che conoscevo di meno, ma con questa guida ho scoperto un sacco di informazioni!

  3. Hai fatto davvero un bel viaggio e il tuo racconto è ricco specialmente di info utili, come piace a me. La Grecia rimane sempre uno di quei posti che devo assolutamente visitare… il viaggio da sogno insieme alla Thailandia!
    Certo, la Grecia è sicuramente più fattibile in termini di tempi e costi.

    1. Grazie Lucia, mi piace cercare di fornire quante più informazioni possibili ma a volte mi sembra di essere un po’ prolissa. Comunque la Grecia è bella, soprattutto se si riesce a visitarla fuori dalla bolgia agostana

  4. Quante informazioni! Sicuramente una guida utile per organizzare il viaggio su questa splendida isola che consiglio anche io perché non è piccolissima, ha bellissime spiagge e soprattutto è raggiungibile con volo diretto. Come hai detto, la compagnia Neos è davvero buona e comoda. Grazie dei consigli

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